“Nonostante la caduta di Eva Lechner siamo tornati dal mondiale di Tabor con dei risultati buoni: abbiamo piazzato due Juniores tra i primi 10 della classifica finale, mentre tra gli Under 23 Gioele Bertolini è stato penalizzato dalla caduta altrimenti avrebbe potuto fare ancora meglio. Sono contento anche del gioco di squadra tra Braidot e Fontana tra gli Elite”. A parlare è Fausto Scotti, ct della nazionale di ciclocross, al microfono della trasmissione di Elleradio “Ultimo Chilometro”.
Il tecnico, che si è ripreso dopo il malore avuto proprio nei giorni del mondiale, a proposito della caduta della Lechner ha affermato: “Le vittorie non si portano mai da casa: avevamo preparato l’appuntamento nel dettaglio ed Eva ha dimostrato di andare forte anche nell’ultima prova di Coppa del Mondo, dove ha vinto. Però posso dire già da adesso: ritorneremo più forti di prima. La testa è già rivolta al prossimo mondiale. Nella caduta della Lechner si è rotto anche il telaio: è arrivata al box stremata dopo la corsa a piedi, ha iniziato ad inseguire facendo segnare anche il miglior tempo in alcuni giri, ma la situazione era ormai compromessa”.
Infine, riguardo la notizia che Marco Aurelio Fontana esordirà su strada correndo la Strade Bianche, Scotti ha affermato: “E’ giusto che si lavori sulla multidisciplinarietà, in merito alla quale mi sono spesso espresso già 12 anni fa, quando ho iniziato a lavorare in federazione. Insieme a Davide Cassani abbiamo deciso di dare spazio ai ragazzi polivalenti: quest’anno anche Gioele Bertolini alternerà la mountain bike alla strada, mentre Jakob Dorigoni e Stefano Sala dovrebbero provare a correre alcune delle classiche del nord, compresa la Parigi-Roubaix”.
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