CICLOCROSS | 31/01/2015 | 16:14
Pauline Ferrand Prevot è la nuova "Cannibale" del ciclismo mondiale: «Sono molto felice per questo successo,
è una grande soddisfazione che arriva dopo la vittoria del mondiale su strada. Emozione e
sorpresa sono identiche a quelle provate a Ponferrada... Sapevo le rivali più temibili
sarebbero state Cant e Vos e così è stato in corsa. Il cross? Lo pratico da quando ero una bambina,
così come la strada e la mtb: quest’anno ho affrontato le prime gare con il solo obiettivo di preparare la stagione su strada, ma dopo Zolder ho visto che la gamba
girava bene e così ho deciso di puntare al mondiale. Nelle prossime
stagioni cercherò di continuare a disputare sia strada, mtb e cross: dosando le energie e senza fare i calendari completi nel ciclismo
femminile si può fare. La scelta di affrontare tre stagioni “accorciate” sta funzionando,
quindi continuerò così».
Un filo di delusione, invece, sul viso di Sanne Cant: «Analizzando la corsa dico che sono dispiaciuta, mi sento di aver perso l’oro più
che di aver vinto l’argento. La corsa è stata equilibrata, ho provato a forzare ma
non sono riuscita a staccare Pauline prima della volata e alla fine l’ha
spuntata lei».
Più soddisfatta, invece, Marianne Vos: «Ho dato il 100 per 100 oggi, più di così non potevo anche se stavo
meglio di settimana scorsa. Per me è una medaglia inaspettata, sono felice. Ho
conosciuto Pauline quando era juniores e vinceva già in tutte le
discipline, non mi sorprende vederla in maglia iridata, è forte
fisicamente e di testa, si dedica molto al ciclismo. Oggi indossavamo
maglie diverse perché lei è francese e io sono olandese, ma è un piacere
correre assieme a lei».
da Tabor, Giulia De Maio
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