CASO SANTAMBROGIO. Si giudica chi non era giudicabile

LETTERA APERTA | 20/12/2014 | 11:19
Angelo Francini è uomo di ciclismo: tantissimi lo conoscono, molti no. Da anni, dopo aver ricoperto diverse cariche come organizzatore e consigliere federale, oggi è un incredibile topo di biblioteca, che spulcia tra le “ram” del computer alla ricerca di codici e cavilli. È una sorta di dottor Azzeccagarbugli del Terzo Millenio: se volete sapere qualcosa in materia di regolamenti, potete tranquillamente rivolgervi a colui che più di una volta ha partecipato alla stesura dello Statuto Federale. Questo per dire che la sua non è un opinione che fa Cassazione, ma certamente non è da prendere sotto gamba, per questo la pubblichiamo più che volentieri.


Caro direttore,

ho letto molti commenti su questa vicenda di Santambrogio con i quali non mi trovo d’accordo. Non conosco i particolari più profondi, ma ho voluto fare una ricerca sui siti istituzionali di Uci e Coni per fare delle verifiche.

Nell’elenco RTP del NADO-CONI, pubblicato nel mese di maggio 2014, il nome di Santambrogio non compare, quindi vuol dire che l’atleta è stato tolto dall’elenco pubblicato in precedenza. Tale cancellazione avviene quando, riscontrata la perdita dei requisiti che impongono l’inserimento dell’atleta nell’elenco, da parte della Segreteria generale del Coni che solitamente la comunica all’atleta ed alla Federazione nazionale.

Nell’elenco RTP dell’UCI, l’ultimo è datato 14 agosto, il nome di Santambrogio non compare. Dalla lettura della Gazzetta di oggi ho appreso che Santambrogio ha reso le sue dichiarazioni alla CIRC dell’UCI nello scorso mese di giugno. A questa Commissione d’indagine dell’UCI doveva illustrare i motivi, i modi, i nomi (se vi erano dei nomi) che lo avevano portato a fare uso di doping in occasione dl Giro 2013.

Vi è poi da rilevare che Santambrogio non è mai stato oggetto di procedimenti, quindi delle conseguenti sanzioni da parte del TNA del CONI: questa è un’altra stranezza di questa storia. Un atleta squalificato non è tenuto a richiedere il certificato di esenzione terapeutica «TUE» per fare cure che comportano l’uso di sostanze vietate contenute nella lista WADA: quindi sotto questo aspetto Santambrogio non ha commesso alcuna superficialità.

Ultimo aspetto, ma non meno importante a mio parere, credo si riscontri nel fatto che Santambrogio nel 2014 non era un tesserato alla FCI o di qualsiasi altra Federazione, per il semplice fatto che lui era oggetto di una squalifica che scadeva nel maggio/giugno 2015.

Mi auguro che Santambrogio abbia solo avuto l’accortezza di dichiarare nel modulo relativo alla verbalizzazione del controllo, che gli è stato fatto su mandato dell’UCI, quali prodotti ha usato e le relative prescrizioni.

Detto questo leggendo il certificato medico pubblicato, datato 7 luglio, si rileva che gli erano stati prescritti una serie di esami clinici. Essendo esami relativi ad una patologia non influente sulla sua attività sportiva ritengo abbia usufruito dei servizi offerti da una struttura pubblica del SSN, come qualsiasi altro comune cittadino, e quindi potrà dimostrare con la documentazione relativa a quegli esami (prescrizioni, ticket ed esiti) la fondatezza delle sue ragioni.

In questa deregulation totale e senza criterio dell’applicazione delle norme non mi piace vedere una demonizzazione mediatica dei corridori sui social: credo che proprio in considerazione delle recenti vicissitudini di Santambrogio ci vorrebbe un poco più di cautela nell’esprimere giudizi sul web, specialmente se trincerati dietro un fantomatico ed irriconoscibile nickname, e valutare quanto ha affermato.

In attesa che la vicenda all’UCI abbia il suo naturale decorso che, stante la volontà espressa (che condivido) di non richiedere le controanalisi, ritengo sarà breve.

con immutata stima auguro a lei e a tutti i lettori di tuttobiciweb.it un sereno Natale

Angelo Francini
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COMMENTI
Gazzetta dello Sport di oggi - intervista a Cookson
20 dicembre 2014 12:23 angelofrancini
Ho letto la lunga intervista fatta a Brian Cookson, presidente dell'UCI.
Beh penso che al CONI faranno salti di gioia .... per quello che ha detto:
la nuova normativa antidoping varata dall'UCI prevede la centralizzazione all'UCI dei procedimenti per i fatti di doping con il TAS come organo di ricorso (2° grado).
Ma questo vale solo per il ciclismo e non per gli altri sport!
Ma questi signori mi pare siano presi da una sorta di onnipotenza che rasenta la follia o la megalomania: sanno che le loro regole non possono superare le legislazioni dei paesi sovrani?

Questo per dire che forse bisogna veramente fermarli: come dice anche l'avvocato ALessi in un altro articolo si fa solo INGIUSTIZIA.

E fermarli vuol dire riportarli all'interno dell'alveo normativo che gli compete: che non é quello di gestire il circus del ciclismo internazionale come fosse la F1.

20 dicembre 2014 12:33 FarEmi
Angelo sei sempre preciso e puntuale.... complimenti e BUON NATALE
Ciao
E.Farulli

condivido le tue parole al 100%
20 dicembre 2014 15:10 roger
bravo Angelo. Tutto davvero importante e costruttivo. Complimenti e speriamo che tutto si risolva per MS nel migliore dei modi.

20 dicembre 2014 17:41 geom54
è arrivato il momento di fermare l'Unione Castronerie Internazionali chè come tutte le Unioni, escluso la STELLE/STRISCE, la storia insegnato, fondano sulla diffidenza e sulla arrogata immunità dei suoi "soci fondatori".

bravissimo dottore
20 dicembre 2014 18:24 daniele01
lei è proprio leader dei regolamenti internazionali peccato che è un ex dirigente perché gente come lei la federazione dovrebbe tenerzelo stretto. Mi auguro che al prossimo mandato possa rientrare nel consiglio federale e magari davvero con il presidente PIER AGUSTO STAGI.in bocca al lupo a Santambrogio

redazione tuttobici
20 dicembre 2014 18:49 Paola2paola
Mi stupisco di come potete pubblicare certe notizie senza un minimo di verifica. Infatti tutti sanno che un atleta ex RTP qual'ora torni in attività dopo un periodo di inattività (qualunque sia il motivo), deve comunicare almeno 60 giorni prima del primo collegiale e/o gara e/o attività ufficiale con il gruppo sportivo tale intenzione e con decorrenza immediata viene inserito nuovamente in tale elenco. Con stessa tempistica deve comunicare anche con modulistica ufficiale TUE eventuali richieste di uso terapeutico.
Con questo non si vuole incolpare nessuno, anzi certi della buona fede di tutti, ma forse il ciclismo ha bisogno di gente preparata e competente e non di chi vive di ricordi o di sentito dire.

Verifica di quale regolamento?
20 dicembre 2014 20:21 ruotone
- minimo di verifica
- un atleta ex RTP qual'ora torni in attività dopo un periodo di inattività (qualunque sia il motivo), deve comunicare almeno 60 giorni prima del primo collegiale e/o gara e/o attività ufficiale.
http://www.coni.it/images/documenti/antidoping/normativa/1731AllegatoCircolareTUE.pdf
Qui uno si sveglia e parla a cactus offendendo l'età degli altri come fossero argomenti importanti. Paola mi perdoni ma questo modo di fare lo trovo squallido.

Lei i "60 giorni" da chi li ha "sentiti dire"? Sarebbero 30, ma "tutti sanno" 60.

L'UCI onnipotente ..
20 dicembre 2014 20:39 lgtoscano
Non crederò all'efficacia della guerra al doping e al movimento ciclismo fino al giorno che l'UCI sarà totalmente estranea per i controlli antidoping, scusate ma io non mi fido di questo movimento che gestisce il ciclismo.

@ Paola2paola
20 dicembre 2014 21:02 angelofrancini
Primo
Non é corretto quanto lei afferma sui sei mesi: in base all’art 7 del regolamento antidoping UCI, che rinvia agli art. 84 e 325, un corridore che torna a correre, dopo aver annunciato il suo ritiro, deve osservare un periodo di sei mesi di controlli prima di poter tornare alle corse. Ma questo non è il caso di Santambrogio, che non ha mai annunciato ufficialmente all’UCI o alla FCI l’intenzione di ritirarsi dalle gare.

Secondo
Santambrogio cosa avrebbe dovuto comunicare e soprattutto a chi eventualmente doveva comunicare qualcosa, e che cosa?
Lei non può saperlo, ma Santambrogio in quei giorni del controllo (fine ottobre) stava trattando una sua possibile sistemazione con un club continental italiano: quindi non l’Amore&Vita che è affiliata in Ukraina.
Non essendo tesserato, per un’anomalia propria del sistema ciclistico della FCI, nessun atleta prof squalificato per doping è tesserato: cosa incredibile, ma vera.

Terzo
Per poter accedere alla richiesta di esenzione TUE, cosa che non è prevista nel caso essendo tale prassi richiesta per coloro che, dovendo partecipare ad una gara, si sono sottoposti a trattamenti con sostanze proibite nei 30 giorni antecedenti la gara stessa.
La richiesta di esenzione prevista dalla normativa TUE deve essere inoltrata all’organizzazione nazionale NADO, ossia il CONI: ma Santambrogio non la poteva richiedere perché era un NON TESSERATO, ed il CONI considera il possesso della tessera federale una condizione “sine qua non” per accedere a qualsiasi tipo di richiesta.
Vi è inoltre da rilevare, cosa che Lei non sa, che il CONI aveva escluso Santambrogio dal RTP da fine aprile 2014, avendo Santambrogio perso i requisiti di atleta che ne giustificavano l’inserimento.
Ed inoltre per il CONI Santambrogio, come Facchin o Agostini ed altri, non é nemmeno uno squalificato per doping: perché al CONI non é mai stato comunicato!

Credo quindi di averlo dimostrato chi è preparato e chi non lo é.
Mi permetto un consiglio: quando vuole scrivere e valutare le persone dovrebbe avere il coraggio di usare il suo nome e cognome. E’ facile tirare il sasso nascondendo la mano.
Vedo io valuto le regole e come vengano applicate e rispettate, mai giudico le persone: ma usando il mio nome e cognome, per rispetto degli altri che è giusto che sappiano da chi ricevono critiche.

Per una volta faccio un’eccezione al mio comportamento, perché qui si parla della vita di un ragazzo e non di me, e quindi non posso accettare il suo commento: vuole passare per informata, ma probabilmente é lei che vive di sentito dire o peggio ancora scrive quello che qualcuno gli suggerisce senza comprenderne il significato.
Buona sera.

Ma....
20 dicembre 2014 21:10 FrancoPersico
... se è vero come dice Paola2paola, sig. Francini e gentilissima redazione perchè passate le notizie non completamente? Forse è iniziata la campagna elettorale per le sedie della FCI?

dubbi
20 dicembre 2014 23:39 Paola2paola
1) forse si, la campagna elettorale è si iniziata visto che si vuole dare colpa a CONI e FCI quando fa comodo e in altre occasioni affermare che le Federazioni o regolamenti sono altri
2) I tempi dei 30 gg riferiti alla TUE sono per le normali richieste di TUE e nulla hanno a che fare con le riprese dell'attività agonistica di alto livello.
3) Per quanto riguarda gli articoli citati del regolamento antidoping UCI forse è il caso di estendere anche l'interpretazione che l'UCI stessa da a tale articolo e soprattutto a cosa intende il fatto che un atleta riprenda l'attività
4) Come mai il corridore aveva comunicato a UCI i farmaci assunti? e come mai era stato predisposto un controllo (magari da un'agenzia tedesca per conto della UCI) proprio poco prima dell'inizio dell'attività? Non risulta che questi girano abitazioni a caso facendo controlli antidoping e come mai il corridore si è ugualmente sottoposto? Ah domanda, mio nonno che non corre non ho mai avuto motivo di comunicare i farmaci che prende all'UCI e non ha mai sentito questa necessità.
5) Chiedo scusa se qualcuno si è sentito attaccato. Non volevo. Il mio intervento era solo per far si che prima di scrivere notizie ci fosse un vero approfondimento dell'argomento da parte della redazione
6) Il mio nome non ha importanza. Conta il concetto e non chi lo esprime altrimenti il rischio è che una cosa diventa importante non per il fatto in se ma da chi lo ha detto. E ripeto, nessuna mia volontà nel andare contro uno o l'altro, ma è solo un intervento per arricchire la conversazione. Scusa Angelo se ti sei sentito colpito. Non volevo.

Parliamo della vicenda in questione per cortesia
21 dicembre 2014 00:11 ruotone
Ma chi se ne frega della campagna elettorale sciura Paola ... mi perdoni.
Mi sia consentito di chiederle sulla base di quale regolamento afferma quanto indicato al punto 2).
E da cosa fa derivare l'estensione dell'interpretazione di cui al punto 3)?

Sennò io mi posso anche inventare che lei è una che dice queste cose perché ha litigato con la parrucchiera della mamma di Santambrogio. Siamo a questi livelli.
Se si vuole discutere veramente ed essere utili ad un sano confronto bisogna anche evitare di accusare i "sentito dire" per poi scrivere senza alcun riferimento normativo.

@Paola2paola
21 dicembre 2014 00:24 angelofrancini
Siccome parliamo italiano, non pigliamoci in giro per favore.
Io non sono in campagna elettorale dal giorno che è terminata l’assemblea di Bellaria del 2001 in cui ero candidato alla Presidenza della FCI.
Santambrogio staccherà la tessera FCI per l’Amore&Vita (validità dal 01.01.2015) come gli altri suoi colleghi italiani di questo club affiliato in Ukraina.
Sulla sua tessera italiana vi sarà scritto categ. Elite (dilettante) e non categ. Elite Pro (professionista), come per tutti i corridori delle squadre continental.
Dove hai appreso che il corridore ha dichiarato le cure all’UCI: io ho solo letto che Santambrogio ha dichiarato di aver fatto mettere a verbale del controllo le cure che stava facendo e che terapie seguiva.
Si è sottoposto perché il Regolamento antidoping dell’UCI, che è identico a quello della WADA e del CONI. lo prevede:
Controlli fuori competizione
7. I corridori sono sottoposti a dei controlli fuori competizione anche quando stanno scontando un periodo di squalifica o di sospensione provvisoria, come durante il periodo che precede il loro ritorno alle gare ai sensi degli art. 84 e 325.

Il nome di chi scrive conta quando si fanno certe affermazioni: se sbagli con il tuo nome e la tua faccia ti sputtani, se sbagli con il nickname Paola2paola da domani puoi scrivere con il nickname Luisa1luisa e questo non è corretto.
L’interpretazione che tu vuoi accreditare, quella dell’UCI, è proprio quella che causa questi disguidi e che non ha alcun valore: quelle interpretazioni, il regolamento della CIRC, la registrazione delle squadre e dei corridori, i diritti di registrazione, l’accentramento a L’Aigledi tanti poteri SONO CONTRARI alle competenze che prevede lo Statuto UCI, votato dall’assemblea delle Federazioni nazionali aderenti alla stessa UCI. Tutte queste competenze sono esclusivamente affidate alla Federazioni nazionali.
Ma poiché i padroni del vapore dell’UCI sono gli stessi padroni del vapore delle principali federazioni nazionali nessuno fiata.
Continua a fare quello che fai nel ciclismo e lascia perdere la politica sportiva. Competenza vuol dire saper applicare i regolamenti per quello che sono non per quello che il dirigente di turno presente interpreta.
E quelle interpretazioni che l’UCI invia buttale via e studia i regolamenti dal vero: vedrai che imparerai a capire quante porcate vengono fatte con le “regole di casistica”.
Nella FCI esistevano fino alla fine degli anni ’70 più o meno e poi furono buttate proprio perché quelle regole diventavano alterazione dei regolamenti.
Quello che avviene oggi sia in ambito internazionale che a livello nazionale.

ipergarantismo
21 dicembre 2014 09:13 MrBarilla
Non vuole bene a questo sport chi si aggrappa ai codicilli e cavilli per aiutare qualcuno a farla franca; un atleta professionista che ha già subito una squalifica deve essere immacolato e al di sopra di qualsiasi cosa; considerato il momento del nostro sport io sarei addirittura per la radiazione in molti casi (Santambrogio è uno di questi)

risposta
21 dicembre 2014 10:29 Paola2paola
"Si è sottoposto perché il Regolamento antidoping dell’UCI, che è identico a quello della WADA e del CONI. lo prevede:
Controlli fuori competizione
7. I corridori sono sottoposti a dei controlli fuori competizione anche quando stanno scontando un periodo di squalifica o di sospensione provvisoria, come durante il periodo che precede il loro ritorno alle gare ai sensi degli art. 84 e 325"
Quindi a quanto pare si è risposto da solo sig. Francini... quindi tutto il suo dire lo ha contraddetto lei stesso con questa affermazione altrimenti sarebbe inutile effettuare un controllo antidoping no?
Con questo chiudo.
ah dimenticavo, le regole di casistica sono esistite e riformulate sino al 2010 e non negli anni '70 e a livello UCI ancora esistono (altrimenti per quale motivo ad esempio le telecamere sulle biciclette a volte sono ammesse e a volte no? ad esempio)
buon natale

MrBarilla
21 dicembre 2014 10:30 Monti1970
Ci sono regole da rispettare e nel ciclismo sono particolarmente ferree.non si può condannare un uomo a priori

Giustizialisti ad oltranza
21 dicembre 2014 14:50 jaguar
Non sopporto i giustizialisti e questo blog è occupato da questa gente.......ormai li ignoro.
Complimenti ad agelofrancini persona che non conosco ma reputo molto preparata, giusta,perbene e serena.IL RESTO E'NOIAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA

@Paola2paola
21 dicembre 2014 17:02 angelofrancini
Molto probabilmente sei tu che dovresti domandarti qualcosa.
Io so che Santambrogio (forse) era obbligato a sottomettersi al controllo antidoping, anche se squalificato, in base alle normativa vigente, solo nel caso che tutte le condizioni regolamentari fossero rispettate.
Forse il tuo “consigliori” invece non sa che Sntambrogio avrebbe, se solo avesse voluto creare un problema internazionale (cosa che al suo posto io avrei fatto) fra UCI e CONI, potuto rifiutarsi di fare il controllo in quanto lui alla data del controllo ed ancora oggi:
a) non era tesserato alla FCI dal 31.12.2014 e non lo sarà fino al 01.01.2015
b) non è mai stato giudicato e squalificato dal Coni
c) era impossibilitato a fare la TUE con il CONI non avendo, per colpa non sua, lo status di tesserato.
Pertanto mai ho affermato che non doveva fare il controllo: ho detto che è stato posto nella condizione, come tanti altri che si trovano nelle sue stesse condizioni, di non poter fare quello che il regolamento prevedeva: e questa colpa va suddivisa in modo paritario fra la FCI e la CIRC dell’UCI.
Responsabilità che derivano al CIRC/UCI e alla FCI per l’aver posto in essere norme che aggirano le Leggi italiane vigenti in materia sportiva: mi auguro che il caso Santambrogio permetta di scoprire tutte le gravi irregolarità poste in essere dalla UCI, negli ultimi 20/25 anni, ed avallata dalla dirigenza italiane che operava in quell’organismo.
Vedo che non hai negato la tua appartenenza alla categoria dei commissari: come solito bravi a dire quello che debbono fare gli altri dimenticando quello che non dovreste fare (leggasi istruzioni della vostra CNGG).
Per tua informazione le regole di casistica in ambito nazionale sono andate in disuso credo esattamente dal 1989/90 più o meno, e non dal 2010 come tu affermi.
E quelle in ambito internazionale semmai sono solo istruzioni comportamentali ai commissari designati in servizio nelle gare internazionali.
Ma molto probabilmente tu le “regole di casistica”, quelle vere cui io mi riferisco, non le hai mai viste.
Buone feste

Another hole in the water
22 dicembre 2014 10:05 Bartoli64
Mah, il Sig. Francini è sicuramente un grande azzeccagarbugli (che spessissimo lasciano il tempo che trovano), ma sempre a favore, sempre garantista, di un certo “modo” di interpretare il ciclismo, e mi spiace che il Direttore di Tuttobiciweb non se ne sia ancora accorto dandogli spazio.

E così oggi, dopo un suo imbarazzante e perdurante silenzio a seguito delle ultime scottanti vicende di doping (leggasi i ripetuti casi Astana e le ultime rivelazioni della Gazzetta sui movimenti del “Dottor Mito”), l’attentissimo Sig. Francini non trova di meglio che andare a spulciare elenchi di corridori che erano passibili di controlli UCI tra i quali - a suo personalissimo dire - non figurava il buon Santambrogio.

Mal gliene incolse, però, poiché questa brillante e preparata blogger (Paola2paola che ringrazio anche per la sua pazienza) gli rende la pariglia con argomentazioni e riferimenti normativi difficilmente confutabili.

In ogni caso dov’è il problema?
Non si agiti tanto Sig. Francini, perché se le cose stanno davvero come afferma Lei con la Sua ricerca ha fornito un eccellente assist che anche il più scalcinato degli avvocati può utilizzare per intentare una causa contro il complotto che la cattivissima UCI ha subdolamente orchestrato contro un corridore dal peso inesistente.

Temo, però, che farà un altro buco nell’acqua Sig. Francini… l’ennesimo.

Bartoli64

Ma chi è questo sapientone
22 dicembre 2014 12:03 Citius
O direttore ma chi è questo sapientone che n'ha sempre per tutti?
Adesso l'è pure in grado di decidere chi deve far parlare o tacere il tuttobici.
E poi mi sta qua che questo usa il nome del mio amico Michele che ad uno così non darebbe neanche la mano, cosa dico, il mignolo.
Si vergogni signore appassionato delle condanne degli altri e si guardi dentro che lei sarà uno di quelli che deve avere il terrore di affrontare la sua coscienza. Non sono che una persona umile, ma nella vita non ho bisogno di trovare sempre i difetti negli altri, cerco di migliorare me stesso.

con amicizia e passione per questo nostro sport

@Bartoli64
22 dicembre 2014 12:51 angelofrancini
Io sono un semplice conoscitore delle regole e non a favore di un "certo modo di interpretare il ciclismo", come Lei scrive. Non le permetto di sotto intendere che io sia a favore del doping o di coloro che si dopano.
Certo che sono garantista, al 100%, come dovrebbe esserlo anche Lei: uno è innocente sino a che non sia ragionevolmente dimostrato che non lo è!
Altrimenti si diventa solo dei forcaioli…..

Il garantismo deriva da una semplice considerazione. Nel ciclismo le “regole” sono molto chiare, basterebbe rispettarle: cosa che debbono fare anche le istituzioni nell’applicarle dette regole.
Non siamo nel calcio ove durante la partita il risultato sovente è determinato dall’interpretazione soggettiva e personale dell'arbitro. Nel ciclismo, tranne per i “fatti di corsa” decisi dai giudici di gara, si decide a bocce ferme dietro ad una scrivania e quindi non è concesso all’istituzione di sbagliare: se lo fa i motivi possono essere solo due, incapacità o malafede.

Per rispondere sul mio silenzio sul caso Astana: molto semplice, non avevo nulla da dire di nuovo su cose che pur essendo vecchie di due anni sono state spacciate per nuove.
Poiché voglio mettermi sul suo stesso piano, le chiedo: come mai non ho letto una sua riga di commento sui recenti sviluppi del caso Schwazer ove sono stati tirati in ballo i nomi del dott. Fiorella, del dott. Fischetto, e dell’avv. Ioffredi, ove mi pare che era stato fatto il nome del dott. Ferrari?
Forse perché quei tre nomi erano troppo ingombranti per le “buonissime” FCI ed UCI?
Vede di domande sui ruoli ricoperti da questi tre Signori in ambito FIDAL che contrastavano con quelli che gli stessi ricoprivano in ambito FCI ed UCI se ne possono porre molte come io, al contrario di Lei, ho scritto.

Su Santambrogio forse farebbe meglio a rileggersi quanto ho scritto, poiché non ho mai detto che non potesse essere controllato, semmai ho scritto che poteva rifiutare di farsi controllare: la sanzione per un “mancato controllo OC” è più leggera che quella per una positività.
Ed ho motivato tale concetto (rifiuto del controllo) con il fatto che dal 31.12.2013 Santambrogio non risulta essere più tesserato alla FCI (ne ad altra Federazione) tanto che il Coni lo ha cancellato dal RTP per aver perso la qualifica di atleta: di chi è questa colpa? Di quel sistema che Lei invece difende.
Per assurdo il 1° gennaio 2015, data da cui ha effetto il nuovo tesseramento con l’Amore&Vita, Santambrogio potrebbe vedersi contestato dalla FCI, in applicazione dell’art. 24 comma 3 del Regol. Giustizia, il fatto che deve scontare il periodo di squalifica dal 01/01 al 02/11/14 poiché non essendo tesserato l’esecuzione della sanzione è stata sospesa.
Quindi eviti di fare confusione, come molti blogger, che si atteggiano a conoscitori delle regole mentre non le conoscono: ho scritto che Santambrogio, come molti altri corridori italiani che risultano squalificati dalla CIRC dell’UCI per motivi legati al doping, non sono mai passati al giudizio del TNA del Coni.
Questo per Lei è regolare, stante le Leggi vigenti in Italia? E quando cito di Leggi dello Stato non mi riferisco solo a quelle che trattano la materia sportiva, ma anche a quella Legge che riguardando la Tutela della salute e la Lotta al doping, ha risvolti di carattere penale che nessun regolamento “penale “ (nel senso proprio del caxxo) emesso dall’UCI può pensare di aggirare.

@l Sig. Francini + Citus
22 dicembre 2014 14:03 Bartoli64
Egregio Sig. Francini,
ma abbia pazienza, se Lei non ha nulla da dire sul caso-Astana (che poi con le ultime rivelazioni su Ferrari non è affatto datato come Lei prova a camuffare), perché dovrei commentare qualcosa io su una vicenda che riguarda un altro sport su cui, peraltro, non ho grande competenza?

Quando poi parlo del Suo garantismo rafforzo il concetto: è un garantismo A SENSO UNICO giacché molto bene si ricordano le (Sue) prese di posizione nei confronti di autentici paladini dell’Anti-doping (es. il Prof. Donati).

Ci risparmi poi i Suoi sofismi sul fatto che Lei non ha mai scritto che Santambrogio non poteva essere controllato (ma che poteva però rifiutarsi di essere sottoposto a controllo), perché altrimenti si rischia davvero di sconfinare nel ridicolo e per questo c’è già un infelice titolo che (credo) sia stato scelto dalla Redazione per il Suo post iniziale.

Stesso discorso vale per gli eventuali risvolti penali della vicenda su cui Lei ha immancabilmente "parolato", poiché in mancanza di una “notitia criminis” ancora sufficientemente fondata (esistono dei certificati medici da verificare), non possono proprio essere avviati, fermo restando che le inchieste della Magistratura Ordinaria rispetto a quella sportiva (e per fortuna direi) viaggiano con ben differenti tempistiche e modalità investigative.

Per tutto il resto, come ho già scritto, basta e più che abbondantemente quello che ha scritto la blogger Paola2paola al riguardo, il resto lo dirà la Giustizia sportiva e se avrà ragione Lei sarò il primo a dargliene atto!

Quanto all’”umile” Citus che mi ha tirato in ballo, ribatto solo che - da utente di questo sito - ho come tutti gli altri il pieno diritto di criticare e commentare le cose che ritengo, e se la cosa “u’n ti garba” prova a farmi bannare dal blog.

Quanto alla mia coscienza stai pur tranquillo, perché ci posso letteralmente disinfettare te e la tua becera “umiltà” del menga.

Bartoli64

@Bartoli64
22 dicembre 2014 15:11 angelofrancini
Io non ho mai giudicato le persone, ma i fatti. Mi risponda su quelli, però non con cavolate propagandistiche alla Cetto Laqualunque.

Ho parlato della Legge penale italiana con riferimento agli atleti già squalificati dalla CIRC dell'UCI (anche Santambrogio per la vicenda Giro 2013), e non per la vicenda di questi giorni: nomi che l'UCI non ha mai comunicato al CONI.
Se vuole sapere i nomi prenda l’elenco degli squalificati dal sito UCI e lo confronti con il data base del TNA del Coni e vedrà che sono almeno una decina.

Ribadisco i concetti che ho espresso: le regole dicono che l’atleta Santambrogio poteva essere controllato nel periodo di squalifica (art. 7 Regol. Antidoping WADA/UCI/CONI), mentre le stesse regole dicono che il cittadino Santambrogio volendo poteva rifiutare il controllo dal momento che è un non tesserato.
E lei dovrebbe sapere che per essere puniti per "Missed test" bisogna commetterne tre in 18 mesi....

Per quanto attiene alle sue competenze vorrei avere il piacere di conoscerla per capire veramente quali siano?

Afferma che non ha tempo da dedicare ad altri sport in riferimento ai nomi che ho citato nel caso Schwazer.
Ha perso un’occasione per non dire una stupidaggine. Mi permetto quindi di aggiornarla.
Dott. Fiorella Pierluigi
nella FIDAL è il Medico federale dei marciatori
nell’UCI era al controllo passaporti biologici dei corridori
professionisti
Dott. Fischetto Giuseppe
nella FIDAL è il Medico federale dei marciatori
nella FCI era nella Commissione Medica Nazionale, quella che
valuta i profili Tutela della Salute
Avv. Ioffredi Vincenzo
nella FIDAL era il Procuratore Federale all’epoca di Londra 2012
nella FCI era il Presidente della Comm. Disciplina Federale
Nazionale all’epoca di Londra 2012

Come un attento sostenitore di Donati non rileva queste stranezze.
Ove si evidenzia che la Procura della Fidal non apre per mesi alcuna inchiesta su Schwazer, e nel frattempo il dott. Fiorella ed il dott. Fischetto scompaiono dal panorama FCI/UCI.
E poi vuol parlare di doping?
Non le pare che in questa vicenda il doping (atletica) e l’antidoping (ciclismo) erano due braccia comandate dallo stesso corpo?
Chieda spiegazioni a Donati. La saluto.

ma non si permetta!
22 dicembre 2014 15:14 Citius
Caro il mio signor bartoli64, lei parla tanto di giustizia, ma lei non sa ne pure dove sta di casa la giustizia. La sua bocca promana solo parole d'odio. Lei sarà anche avvelenato con il mondo e l'avrà anche le sue ragioni ma non si permetta di mancarmi di rispetto.
Non so di dove l'è lei, ma non sono giunto a settantanni per farmi offendere da un energumeno così offensivo e codardo. Guardi che non mi vergogno di essere toscano e persona umile.

Si disinfetti lei la bocca e comunque mi pento di averle scritto la mia.
Non pensavo che anche nello sport del ciclismo ci fosse tanta violenza.
Mi scuso con l'altri che amano lo sport del ciclismo e non vogliono leggere delle simili polemiche.
Il mio sfogo l'è terminato qua e ci penserò non due ma tre volte prima di scrivere ancora.

MA NON TI PERMETTERE TU PIUTTOSTO!!
22 dicembre 2014 17:00 Bartoli64
Ma non tu permettere tu Citius!

Razza di caf*ne che non sei altro, che prima dai del “sapientone” a chi neppure conosci e poi giochi pure a fare lo scandalizzato e finto non-violento!
Ma taci piuttosto, che neppure comprendi di quello su cui si dibatte, e pensa al tresette del bar del tuo paese piuttosto!

Quanto a Lei, Sig. Francini, ora ho finalmente capito: chi si occupava dell’antidoping nel ciclismo faceva però doping nell’atletica (o sbaglio?)

Azz!! Neppure la STASI sarebbe stata capace di tanto, ma meno male che c’è Lei sempre attento ad aprire gli occhi sulle manovre complottistiche di “Palazzo H” ai danni del povero ciclismo, ma che poi si chiudono (appena un po’) quando dal ciclismo seguitano comunque ad uscire storiacce di doping a gogò.

Un ultima riflessione ancora, ma i successi sportivi dello sport italiano, a maggior ragione quelli che derivano da sport importanti come il ciclismo (al quale il CONI ha pure destinato maggiori risorse finanziarie), non hanno lo stesso peso?

Mah, forse sbaglio. Vuoi mettere? La marcia ha molti più praticanti rispetto al ciclismo :-D

In ogni caso tranquillo… lo farò presente al Dott. Donati.
Mi stia bene.

Bartoli64

per Paola2paola e Bartoli64
22 dicembre 2014 19:40 pietrogiuliani
Dalle spiegazioni del dr Francini risulta tutto talmente chiaro e semplice che persino chi non è competente di regolamenti e quant’altro dovrebbe capire che il caso di Santambrogio è puro terrorismo mediatico ed esistenziale.
Anche un bambino di 10 anni capirebbe che Santambrogio è stato gettato nella fossa dei leoni. Tutti ormai hanno capito la situazione tranne voi Paola2 e Bartoli64. Forse non avete niente di meglio da fare di star li a criticare, peraltro in modo scorretto. Non avete capito che Santambrogio ha basi importanti per chiedere anche un grande risarcimento danni!!! Andate a leggere il comunicato di Amore e Vita. Non occorre fare altri commenti perché la verità parla da sola anche se troppe volte a gente come voi fa male…

Verità che fanno male e pelosi vittimismi
22 dicembre 2014 21:40 Bartoli64
Caro Pietrogiuliani,
sgombriamo il campo dagli equivoci, nella mia vita non cambia assoltamente nulla se Santambrogio viene nuovamente squalificato o meno (Le assicuro che ho cose ben più importanti a cui pensare).

Di Santambrogio, anzi, Le posso assicurare che fui (forse tra i non moltissimi) ad esultare quando vinse la Tre Valli varesine da neopro, ma poi, passato in BMC, si comprese che forse il suo limite era bello che arrivato (come poi confermato dallo schifo combinato alla Vini Fantini).

Io però sono libero di pensarla come meglio credo, e sono convinto che le motivazioni addotte dal Paola2paola siano più che pertinenti.

Lei dice che Francini è stato chiarissimo? Io invece non la vedo affatto così, e Le dirò che - come spesso fa questo esperto “maximo” - si sia stra-parlato addosso, peraltro buttandola pure in caciara su argomentazioni di carattere penale dove (ed è evidente) dimostra di non avere competenza.

Com’è che dice poi? Che Santambrogio è stato gettato nella fossa dei leoni? Ma cosa si saranno mai mangiati questi leoni lo sa solo Lei, visto che stiamo parlando di un corridore che nel ranking UCI ha un peso specifico pari a zero.

Ma la pianti piuttosto con stò vittimismo peloso, che le vere vittime nel ciclismo sono ben altre (e che il Sig. Francini & Co. non tuteleranno mai)!!

In conclusione, che si fa di bello in tutto questo blog? Nel “mare magnum” di blogger che non credono affatto alle scusanti di Santambrogio (e che lo mettono nero su bianco) si dà addosso solo alla competente Paola2paola ed al cattivissimo Bartoli64... già, chissa perché(?)

La verità fa forse davvero così male? Si caro Pietrogiuliani, ma non certo a me!
Mi stia bene pure Lei.

Bartoli64

X la Direzione di Tuttobici
22 dicembre 2014 21:47 gass53
Mi rivolgo ESCLUSIVAMENTE ALLA DIREZIONE DEL BLOG: Capisco che più pepe mettiamo e più viene frequentato il Blog, ma allo stesso tempo porgo una domanda, Come fate a permettere questo tipo di BECERUME OFFENSIVO E PURE RAZZISTA??? Siamo arrivati a delle vere e propie OFFESE, tirando in Ballo se uno è Toscano o Milanese ecc ecc................. si parla di offese vere e propie a livello di denuncia dei diretti interessati!!! ma quanto vi conviene di far andare avanti queste IGNOBILI DISCUSIONI!!! Poi mi fanno ridere quelli che scrivono dicendo di usare il propio nome e cognome..............Io Mi chiamo Michelangelo Buonarroti!!

@ Bartoli64
23 dicembre 2014 15:36 angelofrancini
Chi la butta sempre in caciara, offendendo gratuitamente le altre persone, sei solamente tu: un conto é non condividere le idee od i pensieri degli altri, liberissimo di farlo è un tuo diritto ci mancherebbe, un altro é offendere coloro che le esprimono dicendo che non capiscono nulla.
Quindi il caciaro sei tu sempre e solo tu: forse che sia un’usanza del Club Bartoli di Pisa….?

Io non mi parlo mai addosso, mentre tu lo fai continuamente nei miei ed altrui confronti.
Esprimi pure le tue opinioni, ripeto nei hai diritto, ma impara a non dare patenti a coloro che, pensandola diversamente da te, esprimono altre opinioni o pareri.
Perché tanto dovresti aver capito che comunque chi deve decidere lo fa solo seguendo i suoi interessi. Che non sono mai concordanti con i tuoi, con i miei o con quelli degli interessati di cui si parla, e soprattutto mai nel rispetto delle regole scritte che quindi non contano nulla.
In questo forse puoi avere ragione! Anche se sono molti i casi in cui io ho avuto ragione e loro torto: ma non lo ammettono mai. Piuttosto di scrivere in un comunicato ufficiale il mio nome si inventano che il ricorso è stato fatto da Valentino Sciolti della Vini Fantini (che non lo ha mai fatto)……

Vorrei poi sapere quali sono le altre vittime del ciclismo che non sarebbero mai da me tutelate: caro Bartoli64 io nel mondo sportivo ho sempre pagato personalmente per difendere principalmente i diritti degli altri e mai i miei....
Quindi pubblica un elenco di queste mancanze, in modo che possa replicare, perché lasciare le cose in sospeso non mi piace: non puoi tirare il sasso e nascondere la mano.
Fai un’accusa: completala. Non ci vuole molto, tanto hai il nick … che ti tutela.

Buon Natale a tutti.

Le (note) posizioni del Sig. Francini
23 dicembre 2014 20:01 Bartoli64
Egregio Francini,
mi spiace che, imperterrito, continui a rovesciare su questo blog valanghe di parole… ormai dovrebbe aver capito che (almeno con me) non attacca.

Ho già avuto il modo di esprimere la mia ammirazione per quanto ha fatto nel ciclismo da organizzatore di gare e quant’altro, peccato non poter dire altrettanto nella Sua veste di “azzeccagarbugli” (come simpaticamente la definisce il Direttore Stagi).

Vede Francini, in questa precisa veste di profondo conoscitore dei regolamenti (ma che a mio avviso Paola2paola ha fortemente messo in discussione), io non l’ho MAI vista e DICO MAI prendere una posizione che sia minimamente a favore di chi l’anti-doping lo esercita tutti i santi giorni, sia esso un tecnico, un medico, un poliziotto, un magistrato o un procuratore del CONI.

Per Lei, infatti, sono nemici i Procuratori alla Torri, sono nemici i Capodacqua, sono persino nemici i Donati! E questo basta già per connotarLa, o meglio per far comprendere chiaramente, come tutto questo Suo “sapere regolamentare” sia sempre e puntualmente rivolto verso chi dalle maglie dell’antidoping deve sfuggire; ma MAI e RIPETO MAI, per condannare singoli colpevoli ed il “sistema” che li ha arruolati.

Mi sembra dunque evidente che per Lei la parte avversa è il CONI, la FCI che è una sua Federazione e tutto l’impianto medico/tecnico/giuridico che in esso lavora… a prescindere da singole colpe che pure esistono e che si spera vengano finalmente a galla (caso Schwazer docet).

Il perché Lei ce l’abbia tanto con l’establishment dello sport italiano non lo so (e francamente non me freg@ nulla), ma per quel che mi riguarda NON sono disposto a farmi prendere per i fondelli da un esperto che usa la “scienza” (ma senza coscienza) e che non si fa nemmeno scrupolo di attaccare chi - come Donati e Capodacqua - hanno PAGATO E PAGATO CARO per le loro denuncie contro il c.d. “doping istituzionalizzato”, tra l’altro imperante anche nel ciclismo.

D’altro canto, se sta ancora qui a chiedere a me quali siano le vere vittime del ciclismo, Lei si è ancora una volta “qualificato” da solo.

Bartoli64

@ Bartoli64
24 dicembre 2014 09:29 angelofrancini
purtroppo non c'è più l'abitudine di pubblicare per trasparenza i verbali dei Consigli Federali. Però da qualche parte ci dovrebbe essere la possibilità di leggere quelli vecchi, quelli di prima del 2001 quando io ero in Consiglio Federale. Leggendo in alcuni di quelli avrà modo di smentire da sé le dicerie riguardo le mie opinioni sul doping, che lei ripete ossessivamente per creare delle contrapposizioni inesistenti e solo strumentali alla sua battaglia solo "psicologica".
Riguardo invece ai presunti miei "nemici", posso dirle di avere avuto di recente con uno di questi addirittura un proficuo scambio di opinioni via facebook.
Avere idee diverse non significa essere nemici.
Criticare il Coni e la Federazione di cui ho fatto parte come tesserato non significa considerarli nemici, anche perché uno critica qualcosa a cui tiene particolarmente.
Di motivi per avanzare critiche ve ne sono moltissimi, non solo per quanto attiene al doping, ma quelli più generali sull'ingiustizia sportiva: questo é il problema che forse le sfugge el sistema ciclismo: la federazione (i suoi organi) non rispettano quei regolamenti che chiedono ai tesserati di rispettare.
Se di questo non le frega nulla, come può comprendere e giudicare il mio pensiero? Lei è animato da sterile e cristallina ostilità fine a se stessa.
Ho tentato fino all'ultimo di discutere nel merito, ma ogni volta si ritorna a parlare delle sue ossessioni e della crocifissione di eroi che lei ha mentalizzato in modo un po' eccessivo.

Ad ogni modo l'occasione mi è propizia per inviare gli auguri di Buon Natale alle persone da lei impropriamente citate, oltre che alla direzione ed ai lettori tutti di Tuttobiciweb.

Angelo Francini

per il club Bartoli
24 dicembre 2014 11:10 pietrogiuliani
Bartoli64…dici che le vittime del doping sono ben altre….però è buffo usare al posto del proprio nome un nick recante quello di un CAMPIONE che comunque al tempo aveva assunto rapporti con il dr. Fuentes usando come nickname il nome del suo cane Sansone (basta cliccare questo link http://archiviostorico.gazzetta.it/2007/maggio/25/Spunta_Bartoli_Codice_Sansone_Come_ga_10_070525061.shtml per leggere l’articolo della Gazzetta dello Sport) e che adesso fa il preparatore della Lampre e soprattutto ad Ulissi che in questo periodo mi sembra che abbia più problemi di Santambrogio legati al doping (vedi Gazzetta di oggi). E’ forse lui la vera vittima del doping di cui fa riferimento…???

Rispondo (e di nuovo) a Pietrogiuliani
24 dicembre 2014 11:49 Bartoli64
Egregio Pietrogiuliani,
sono stato tifoso (mi si passi il termine) di Michele Bartoli in un periodo in cui guardavo con maggior disincanto il ciclismo rispetto a quanto faccia oggi, e non ci vedo nulla di male se poi, come nick, ho usato il nome del Campione pisano.

La vicenda alla quale fa riferimento Lei la conosco bene, e se vuole Le dico pure il nome del cane che (sarebbe) stato di Michele.

C’è però un piccolo particolare del quale (un po’ colpevolmente a mio avviso) Lei non tiene conto, vale a dire che oltre quel “rumors” nulla - MA PROPRIO NULLA – si è potuto poi imputare al Michele Bartoli rispetto ai suoi (sempre presunti) rapporti con Fuentes, e vorrà spero concordare con me che un solo file con il nome di un cane sia un po’ poco per poter formulare un’accusa.

Vede caro Pietrogiuliani al contrario di quanto certi blogger vogliano far credere, il sottoscritto non è certo un “forcaiolo” e riprova ne sono i miei ripetuti post sulle tardive inchieste che (solo oggi) vorrebbero far luce su un periodo tragico per il ns. sport dove il doping era ormai “sistemizzato” ed “istituzionalizzato”.

Discorso collaborazione con la Lampre e con Ulissi: Bartoli si occupa (molto bene direi) di tabelle di allenamento e valutazioni funzionali e non vedo dove sia il problema.

Cosa poi faccia Ulissi a casa sua non lo so, così come non so quali persone frequenti nell’ambiente, in ogni caso il mio parere sulla sua vicenda l’ho già espresso e non è stato affatto tenero anche se il livornese è un accolito di Miky.

Spero di aver soddisfatto le Sue perplessità ma debbo però farLe rilevare che, se il Suo intento era quello di mettermi in difficoltà, davvero non ci è riuscito.

Cordialità.

Bartoli64

Bravo Angelo Francini
25 dicembre 2014 00:57 Monti1970
Lei è un vero competente e amante di questo sport. Abbasso invece i nemici del ciclismo coloro che lo stanno distruggendo ovvero i vari Torri ,Capodaqua e Donati e ultimamente anche Gialanella e tutta la Gazzetta

"Una tessera da amatore non si nega a nessuno" (Francini dixit)
26 dicembre 2014 00:17 Bartoli64
Questa è una Sua famora frase caro Sig. Francini (una delle tante) che Lei scrisse nero su bianco su questo stesso blog CRITICANDO la famosa normativa-Santilli che (finalmente) butta definitivamente fuori da ogni competizione gli amatori che si sono resi responsabili di fatti di doping.

Una frase che in sole 9 parole esprime senza ombra di dubbio tutto il suo astio nei confronti di chi sta tendando di fare pulizia almeno in un ambiente come quello amatoriale ancora pieno di inquietanti ombre (e lo si nota praticamente ad ogni controllo anti-doping).

Per Lei, infatti, queste sono solo operazioni di marketing furbescamente orchestrate da chi con le gran fondo ci guadagna ai danni di quei poveri amatori (e sono molti) che sono incappati in “peccatucci” di “robba”.

E lei sta ancora qui a parlarmi del merito delle questioni? Lei sta ancora qui a parlami di quello che le fece mettere a verbale negli atti federali di prima del 2001? Lei dà a me dell’ossessionato quando le sue posizioni (DI PARTE) sul problema sono chiare come l’acqua tanto che non si fa nemmeno scrupolo di DIFENDERE senza il minimo pudore i lerci interessi questi autentici CIALTRONI disposti a mandarsi dentro di tutto per primeggiare nelle garette della domenica?

La pianti caro Francini perchè, come le ho già detto, del suo stra-parlare ne ho piene le tasche e non sono disposto a leggere ancora delle Sue prese per il qlo (mascherate da dotta scienza regolamentare e da garantismo a senso unico).

Bartoli64

Forza Francini
26 dicembre 2014 09:43 Berto65
Continui così,non molli,lo faccia per la passione che ha del ciclismo e per tutti coloro che lo stimano

risparmiare sui tribunali in tempi di crisi
26 dicembre 2014 10:37 ruotone
Non mi è ancora chiaro se certi post siano una sorta di libero sfogo per patologie ... o utili contributi ad una discussione sulla convivenza sportiva all'interno del rispetto delle normative nazionali o internazionali.
Perché costituire tribunali antidoping e spendere soldi quando c'è già chi giudica gratis e con mano ferma (sulla ghigliottina)?

@ Bartoli64
26 dicembre 2014 11:41 angelofrancini
Non ritengo di dover sprecare una sola parola per definire il suo modo di porre argomentazioni: lo capiscono da solo gli altri lettori.
Vorrei solo rammentarle quanto ho scritto per corretta valutazione di tutti.
Stante le regole attualmente vigenti nei regolamenti UCI e nello Statuto FCI, le “regole Santilli” emanate con le norme attuative della SAN, non dovrebbero essere applicate essendo illegittime: ho anche scritto che sarei favorevole ad una proposta che modifichi il Codice WADA affinché, nei confronti dei Master, sia prevista la radiazione alla prima positività. Ma questa norma deve essere deliberata dall’UCI ed introdotta in ambito mondiale: non può essere applicarla dalla sola FCI.
Quindi non sono un paladino del doping-free, come Lei vuol far credere: sono un orgoglioso paladino del garantismo, nel senso di rispetto delle regole esistenti all’interno delle quali non vi è spazio per le regole Santilli, rese applicabili in Italia solamente da un sistema di giustizia incapace di fare vera giustizia sportiva.
Quando ad un soggetto viene negata per RAGIONI ETICHE una tessera da Master, ma nel medesimo momento allo stesso soggetto VIENE RILASCIATA una tessera da Elite vuol dire che la RAGIONE ETICA è solamente una SOSTANZIALE PALLA priva di legittimità: una REGOLA ETICA vale per tutti, non solo per una categoria.
D’altronde é lo stesso Santilli, con l’articolo pubblicato il 13/09 sul sito FCI ed ora stranamente scomparso, ad ammettere che la FCI è la prima federazione ad aver introdotto quelle regole e ad affermare che per le stesse aveva richiesto all’UCI nello scorso aprile di deliberarne l’estensione a tutte le altre Federazioni: questa è l’ammissione di aver applicato, per una categoria agonistica internazionale quali sono i Master, una regola non prevista dai regolamenti UCI?
Certamente Lei troverà modo di smentire anche questi fatti che dimostrano la totale scorrettezza dell’agire di questi falsi paladini dell’antidoping che si fanno forti, per interessi di altri tipo, di quel “garantismo a senso unico”, di cui lei mi accusa, inteso come applicazione del principio che chi comanda diventa il padre-padrone: questo non è proprio di un sistema garantistico, ma è proprio di un SISTEMA DITTATORIALE.

Questo concetto lo ha espresso in questi giorni il Presidente del Coni Malagò, a proposito del caso Kostner, affermando che «a livello umano mi dispiace per Carolina, ma ci sono delle norme da rispettare e le norme in questo momento sono queste».
Se questo concetto vale per la Kostner, perché non dovrebbe valere anche in ambito FCI, ove parafrasando Malagò tranquillamente mi sento di affermare: a livello concettuale concordo con Santilli, ma ci sono norme da rispettare e le norme in questo momento sono altre.
Perché se è regolamentare punire la Kostner, in applicazione del Codice WADA, sarebbe altrettanto corretto sul piano regolamentare riconoscere che, per lo stesso Codice WADA, non può essere applicata la squallida regola “non etici” voluta da Santilli?

Comunque si metta il cuore in pace poiché queste regole verranno presto cancellate, proprio in nome di quel garantismo di cui lei mi accusa, dall'UCI che dovrà affermare tale illegittimità, come in altri casi fra me e la FCI.

26 dicembre 2014 19:56 geom54
ripropongo in altra maniera più diretta e stringata:
ho letto tempo fa su questo blog per "sua stessa dichiarazione scritta" e N.B. non si tratta in assoluto modo del SANTAMBROGIO, che nel corso di una gara ciclistica a cui lo stesso partecipava in veste di cicloamatore, pure se punto da una vespa, si il conosciuto e famigliare insetto, lo stesso in barba al dolore anzi felice di ciò ha vinto quella gara;
mi chiedo ancora se quell'insetto era effettivamente una vespa e molto probabilmente si, lo era;
ma, parimenti, mi chiedo se quell'insetto gli abbia trasmesso anche il dono dell'infallibilità del proprio verbo;
anche per costui valga il dire: "ma và a ciapà i rat"

Incoerenze e disonestà intellettuali senza fine
26 dicembre 2014 23:13 Bartoli64
Ma bravo Francini! Continui pure con le Sue belle elucubrazioni regolamentari!!
Dunque, quella dei master è una categoria internazionale le cui regolamentazioni sono sotto l’egida dell’UCI? E “stìca” non ce li ha messi?

Forse a Lei sfugge che in Italia gli amatori (pardon “master” che poi è la dizione prevista dall’UCI) sono tesserati ANCHE da tanti altri Enti di promozione sportiva che non si chiamano FCI e che, pertanto, NON rispondono direttamente all’UCI?

Forse Lei non sa che al momento della loro creazione (primi anni ’70) le categorie amatoriali NON erano (e non lo sono ancora) inquadrate come categorie agonistiche bensì promozionali?

Forse Lei non sa che quello del doping negli sportivi amatoriali (in primis nel ciclismo) è un problema di vaste dimensioni, che impegna oltre il dovuto FF.PP. e Magistratura Ordinaria e che ha ormai assunto dimensioni di allarme socio-sanitario davvero preoccupanti?

Forse Lei non sa che in Italia (mentre all’estero non sembra essere così) basta uno straccio di controllo svolto al termine di una corsa amatoriale per beccare sempre qualche “zozzo” di turno?

Ah, quante cose Lei non sa caro Francini (o meglio che fa finta di non sapere), tutto proteso com’è nella ricerca spasmodica del cavillo buono per smentire chi deve assumere decisioni (spesso molto difficilI) in materia di doping, mentre Lei - e bella gente come Lei - nei vari marasmi regolamentari dove l’UCI fa la sua bella parte ci sguazzano e, sovente, ci riescono persino a tirar fuori dalla mer** i colpevoli!

Ed il bello sa qual’è? E’ che poi (con un’incoerenza abissale ed una disonestà intellettuale da mettere i brividi) sta pure qui a parlare di ingiustizia sportiva e di incapacità della stessa giustizia sportiva!!

Qui siamo IN GUERRA CONTRO IL DOPING ed a tutti i livelli caro Francini, le Sue saccenti seghe mentali presentate in punta di fioretto non producono nulla di buono se non il creare ulteriore confusione in una materia che di confusione ne ha già troppa di suo!

Lei NON è affatto un garantista come vorrebbe far credere ai gonzi che pendono dalla Sua scienza alla Balanzone... Lei è semplicemente PERICOLOSO, ed è una autentica fortuna che - estromesso o per sua scelta - sia ormai fuori dalle leve del potere di questo sport.

Nel Suo sterile (e pericoloso ripeto) dilettarsi tra regole, regolette e cavilli, altro non fa che contribuire ad alimentare quella, putroppo ancora larga, schiera di pseudo-appassionati che al doping ed a tutte le sue nefandezze sono dispostissimi a strizzare l’occhio.

D’altro canto basta vedere i vari blogger che Le tengono bordone (tra cui qualcuno che usa vergognosamente doppi nick come RUOTONE/ROMARIO), tutta gente che - ed a più riprese - le sue brave posizioni sulla materia le ha già manifestate apertamente (e sono sempre in netta contrapposizione con il sottoscritto).

Io non so quanti anni abbia Lei Signor Francini, ma da quello che capisco ha ormai una certa età.
Spero solo che nel prosieguo della Sua esistenza si renda finalmente conto di quello che fa... e ne provi infine VERGOGNA.

“Per fare buone leggi occorrono buoni uomini, ed uomini ancora migliori per applicarle” (Charles-Louis de Secondat - Montesquieu)

Bartoli64

P.S. dice che queste regole (quella voluta da Santilli) saranno presto cancellate? Staremo a vedere...

Montesquieu rotea nella tomba
27 dicembre 2014 14:34 ruotone
"Un impero fondato sulla guerra deve conservare se stesso con la guerra."
(Charles-Louis de Secondat - Montesquieu)

Leviamo impero e mettiamo "dirigenza". Togliamo "guerra" e mettiamo "antidoping".
Il concetto sarà perfetto grazie a Montesquieu.
Che un forcaiolo bolscevico si metta a citare un liberale ... è davvero troppo.

Leggendo i nomi di certi paladini viene l'orticaria per lo schifo ributtante che ispirano.

MANICOMIO ???
27 dicembre 2014 14:57 gass53
Alla direzione una richiesta già l'avevo fatta, al riguardo di questo blog e in particolare di questa discussione !!! Probabilmente sono in ferie prolungate natalizie...................Visto che nessuno interviene le soluzione sono: oh gli stà bene così(manicomio) oppure come appena scritto sono Tutti in Ferie.

Il blogger RUOTONE, ecco chi è veramente!
27 dicembre 2014 23:36 Bartoli64
Vedo che qualcuno, quando si parla si disonestà ed incoerenza, si sente davvero punto sul vivo!

Vedi caro Ruotone, se tu sapessi almeno un pò cosa si intende per schifo dovresti provarne davvero tanto per te stesso e dunque tacere.

Ma siccome sei una persona di una bassezza senza limiti e non conosci la vergogna sei ancora qui a scrivere senza che qualcuno ti abbia ancora BANNATO DAL BLOG (come sarebbe giusto per chi usa un DOPPIO NICK per scrivere le sue panzane madornali e poi dirsi pure bravo da solo).

Eeehh si signori miei, perchè il blogger RUOTONE è stato smascherato poichè - in conteporanea - usava anche il nick di ROMARIO!

E pensate che il nostro è talmente “gaggio” da aver una volta aperto una discussione con il nick di RUOTONE e poi si è firmato con quello di ROMARIO.

Già, perchè prima Ruotone ci deliziava delle sue czte e poi - massimo a distanza di due post - puntualmente interveniva il suo “amico” Romario a dargli man forte... MA ANCORA HAI IL CORAGGIO DI SCRIVERE?

Se avessi almeno un pò di percezione del ridicolo magari nella tomba a quest’ora ti ci rivoltersti tu e non il Montesquieu.

Comunque noto che il tuo “amico immaginario” non scrive più da tempo (e ti credo con quella figura di “M”!) ma tu RUOTONE sei, e rimani sempre, il solito BUFFO** ed io chi sei veramente lo ricorderò SEMPRE!!

Bartoli64

Lo strillone del malaugurio
28 dicembre 2014 11:25 ruotone
Ultime notizie!
Il blogger RUOTONE, ecco chi è veramente!
A voi il Corriere del Manicomio. 20 cents signore ... Vuole anche l'allegato? E' un libro di un italiano esperto sul doping signore. Si chiama Donati. Mezzo dollaro signore.

A proposito di account multipli. Come mai questo sito è invaso dagli adepti del profeta Donati? C'è Donati dappertutto. E' uscito un nuovo libro?

Excusez moi, non si stava parlando di Santambrogio? Possibile restare in tema e non rompere le pxlle con le solite paranoie dei profeti di sventura?



@ Pier Augusto STAGI
28 dicembre 2014 19:08 angelofrancini
Caro Pier non rispondo più alle cose scritte dal solito blogger.
Anche se questo mi costa fatica.
Non rispondo perché dovrei scendere al suo livello, anziché parlare di regole o regolamenti.
Credo però che debba essere posto un limite alle offese sul piano personale e mantenere la discussione sulle "regole".
Io so cosa sono i Master dal 1996, anno in cui l'UCI li creò come categoria agonistica, dividendoli da quel "ciclismo per tutti" che in Italia é definito Cicloturismo.
Caro Pier Augusto Stagi, tu che eri l'addetto stampa di quel Consiglio Federale, vuoi solo sottolineare le mie battaglie su questa questione in quei Consigli.

E poco conta quello che fanno gli altri EPS, conta quello che fa la FCI che deve rispettare le regole UCI.

Bravo angelofrancini
29 dicembre 2015 23:23 Monti1970
É inutile perdere tempo con chi offende e basta

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