Si apre con tre giorni di gara e ben 400 iscritti la stagione agonistica del Velodromo “Attilio Pavesi” di Fiorenzuola d’Arda (Piacenza): da oggi pomeriggio a mercoledì infatti vanno in scena tre manifestazioni di livello nazionale per tutte le categorie e di tutte le discipline. Oltre cento i partecipanti che oggi si sfideranno nel Gp Rolando Tosi, ciclista fiorenzuolano vincitore del Campionato Italiano Allievi di Velocità nel 1933. Non a caso, quindi, il Gran Premio Tosi è dedicato agli sprinter, provenienti da tutta Italia per mettersi in mostra davanti al Commissario Tecnico della nazionale Marco Villa, che ha designato questa gara quale prova indicativa per le squadre nazionali che disputeranno poi diverse gare internazionali fra cui spiccano proprio quelle previste nel mese di luglio a Fiorenzuola (Talents Cup, classe 2 UCI, dall’1 al 3 luglio, e Sei Gironi delle Rose dal 14 al 19 luglio). Il programma prevede omnium delle specialità sprinter per tutte le categorie (Esordienti, Allievi, Juniores ed Elite). Per le categorie giovanili sono in palio punti preziosi per la challenge "Boccioli di Rose" che quest'anno vede le prove nei tre velodromi dell'Emilia Romagna (Cento, Fiorenzuola, Forlì) con finali a Fiorenzuola durante la 6 Giorni delle Rose. Nelle prime prove svolte a Cento e Forlì la challenge ha riscontrato un grandissimo successo, partecipazione record con centinaia di Esordienti, Allievi, Donne Esordienti e Donne Allieve (le categorie previste dalla “Boccioli di Rose”).
Il ritrovo è fissato alle 14.30 e l’inizio delle gare è previsto per le16. Queste le gare in programma:
Esordienti: Velocità e Corsa a Punti
Allievi: Omnium (Velocità, Giro Lanciato e Keirin)
Juniores – Elite: Omnium (Velocità, Giro Lanciato e Keirin)
Per info dettagliate sulle gare e sulla “Boccioli di Rose”, con le classifiche aggiornate: http://www.fiorenzuola2014.it/a49_boccioli.html
Le caratteristiche delle gare in programma oggi pomeriggio
Corsa a punti: Gara con sprint intermedi a punteggio per i primi quattro classificati (5.3.2.1). Vince l’atleta con il maggior punteggio. Ad eventuali atleti che guadagnano un giro vengono attribuiti 20 punti, meno 20 punti in caso di perdita del giro. In caso di parità di punteggio vale il miglior piazzamento dell’ultimo sprint.
Giro Lanciato: Il tempo viene rilevato sulla linea di arrivo, un giro (sull’anello di Fiorenzuola) misura 394 metri.
Velocità: Le qualificazioni avvengono tramite i 200 metri lanciati. Poi si disputano le sfide dirette su 2 giri di pista.
Keirin: gara con turni tra i 3 e i 7 atleti che per 1400 metri seguono la moto e negli ultimi 600 lanciano lo sprint finale. La moto dovrà avere una velocità che salga in modo graduale tra i 30 e i 50 orari.
Omnium: classifica di più prove con punteggi che compongono la classifica finale della gara. In caso di parità di punteggio vale il miglior tempo complessivo delle prove cronometrate.
Chi era Rolando Tosi
[a cura di Graziano Zilli]
Vincitore di un titolo italiano tra gli Allievi, Rolando Tosi passò comunque alla storia del ciclismo piacentino come una grande promessa inespressa. Nato l’11 gennaio 1916 a Fiorenzuola d’Arda, il padre Pasquale (a sua volta ex corridore, nonché costruttore di biciclette ed organizzatore di competizioni ciclistiche: nel 1929 fu direttore della gara inaugurale del Velodromo di Fiorenzuola, vinta da Costante Girardengo) lo mise in sella ancora giovanissimo e lui non tardò a regalargli soddisfazioni. Già nei primi due anni di attività mise insieme un buon numero di vittorie su strada, iniziando anche l’attività su pista, sotto la sapiente guida dell’esperto Amedeo Sesenna. Formatosi sull’anello di Fiorenzuola, il 9 luglio 1933 si laureò campione d’Italia nella Velocità Allievi al velodromo “Nafta” di Genova, battendo in finale il bolognese Loatti. Peraltro, a causa di un intoppo burocratico, il titolo non ebbe un riconoscimento ufficiale immediato: la competizione fu infatti denominata “Criterium Allievi” e, anziché la maglia tricolore, al vincitore venne fatta indossare un’anonima casacca azzurra. Comunque, sotto l’aspetto puramente tecnico, si trattò di un vero e proprio titolo nazionale: infatti, ancora oggi, l’albo d’oro ufficiale del campionato riporta il nome di Tosi. Quell’anno, tra strada e pista, Rolando raggiunse una ventina di affermazioni.
Astro nascente del ciclismo nazionale, nel 1934 il giovane sprinter passò dall’U.s. Fiorenzuola allo Sport Club Focesi di Milano, continuando a mietere successi tra gli Allievi, soprattutto su strada. Una serie di corse sfortunate lo fecero però presto sprofondare in una crisi più psicologica che fisica, dalla quale non riemerse per un paio d’anni, arrivando a meditare il ritiro definitivo dall’agonismo. In effetti, restò per diversi mesi inattivo; ma nel 1936, passato Dilettante, sembrò avviato alla ripresa. Purtroppo, nell’ottobre di quell’anno, mentre stava disputando il Trofeo Val Chero di Carpaneto, rimase vittima di un terribile incidente. Caduto dopo un contatto con un altro concorrente, una moto al seguito della gara lo investì in pieno, procurandogli la frattura del femore destro. Fu questo il dolorosissimo epilogo di una carriera incompiuta, ricca di successi e promesse, ma troppo breve e segnata in modo determinante dalla sfortuna. Curiosamente, proprio in quella corsa di Carpaneto, il campione olimpico Attilio Pavesi (a cui è dedicato il velodromo di Fiorenzuola) ottenne la sua ultima vittoria su strada.
Lasciata la ribalta sportiva, Rolando Tosi proseguì l’attività di meccanico iniziata dal padre nel suo paese natale. Morì nell’agosto del 1994.
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