PREPARAZIONE | 09/05/2014 | 12:45
Vi proponiamo l’interessante intervista a cura di Noël Labelle per agefi.com al Direttore dell’Istituto di Scienze dello Sport dell’Università di Losanna Grégoire Millet, figura di spicco nel mondo della scienza dello sport, sull’allenamento in altura. Ex atleta professionista, allenatore della nazionale di triathlon di Francia e Gran Bretagna per i Giochi Olimpici di Sydney, ha conseguito un dottorato sulle determinanti fisiologiche delle prestazioni aerobiche. Ospite regolare di conferenze internazionali ed esperto consultato da società sportive e istituzioni, recentemente con il suo gruppo di ricerca ha sviluppato un nuovo metodo di allenamento, l’RSH (allenamento ipossico con ripetute sprint), che si suppone si diffonderà rapidamente nei principali sport di squadra professionistici.Cos’è l’RSH? «Si tratta di un metodo innovativo che migliora la capacità di ripetere degli scatti. Non è un allenamento che punta a migliorare la resistenza di per sè. Nel calcio, per esempio, sappiamo che l'effetto di affaticamento limita il numero di accelerazioni nel secondo tempo di una partita ma il gioco moderno non tollera questa perdita di velocità. Per ovviare a questo, bisogna lavorare perché il muscolo sia in grado di duplicare gli sforzi. La nostra ricerca si è concentrata sullo sviluppo della fibre veloci in quota. Con un meccanismo di vasodilatazione, in altura le fibre veloci agiscono come quelle lente e si affaticano meno».
Per leggere l'intervista completa clicca qui.
Copyright © TBW
Se sei giá nostro utente esegui il login altrimenti registrati.