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Dovevi esordire al GP Nobili, invece…
«Il 16 marzo scorso per colpa di un folle l’ho rischiata davvero brutta. Era mezzogiorno e stavo pedalando con un amico, un mio ex compagno di squadra tra i dilettanti che ora pedala per divertimento, nei pressi di Ceramica di Ton in direzione di Cles. Da lontano abbiamo sentito un clacson suonare all’impazzata. Avvicinandosi l’auto non smetteva di suonare così ci siamo messi prontamente in fila indiana. Era una Bmw grigia e invece di passare tranquillamente, non c’erano altre auto ad occupare la carreggiata in quel momento, ci ha letteralmente puntati, cercando di “spalmarci” contro il muro alla nostra destra».
Per fortuna avete evitato l’impatto.
«Proprio e solo per una questione di fortuna perché eravamo in discesa quindi stavamo andando forte, siamo finiti con le ruote sulla ghiaia a bordo strada. Passata l’auto, il mio amico è rimasto sulla destra ed io mi sono riportato sul centro della strada, lanciato in discesa ai 45-50 km/h. La vera follia è che a quel punto il conducente, un uomo sulla cinquantina, invece di proseguire per la sua strada, ha inchiodato senza motivo né preavviso. Io, essendo “a tutta”, non ho potuto evitare di tamponarlo. Per l’impatto sono stato catapultato sopra l’auto, finendo tra la macchina e il guardrail. Ho davvero avuto paura».
A quel punto, che è successo?
«Il conducente della Bmw, come se non bastasse, è sceso dalla macchina e ha iniziato a insultare pesantemente noi e i ciclisti in generale. Io ero sotto shock ma il mio amico ha avuto la lucidità di memorizzare la targa dell’auto e di dirgli che avremmo chiamato i carabinieri. Per tutta risposta ci ha mandato a quel paese ed è sfrecciato via. Proprio ieri ho sporto denuncia nei confronti di questo soggetto, un vero pericolo pubblico. I carabinieri gli hanno imputato molti reati: lesioni, omissione di soccorso, fuga, ingiuria…».
A parte il brutto ricordo, che conseguenze hai riportato da questa disavventura? «Ho un grosso e profondo ematoma al quadricipite destro. Da 15 giorni non tocco la bici e per spostarmi devo usare le stampelle. Speravo di averle salutate per sempre risolti i problemi con le ginocchia, invece…».
Quando tornerai a gareggiare?
«Mentre sto parlando con te sto andando a Parma per sottopormi a un’ecografia, che spero escluderà uno strappo grave. Sono in via di recupero ma non riesco ancora a muovere la gamba. Se i medici non riscontreranno una lesione grave potrei riprendere a breve ad allenarmi, in caso contrario mi toccherà stare fermo un altro mesetto. Già avevo ritardato l’inizio di stagione per colpa di una brutta scivolata durante l’inverno che mi aveva provocato lo stiramento di un polpaccio, con conseguenti 20 giorni di stop, questa proprio non ci voleva. Spero di tornare quanto prima in gara e a farvi scrivere di me, ma non per un infortunio. Ne ho avuti abbastanza (sorride, ndr)».
Giulia De Maio