ANALISI. La Sanremo di Alessandro De Marchi

PREPARAZIONE | 26/03/2014 | 12:54
Anche quest’anno la Milano-Sanremo non ha deluso le attese: incerta fino alla fine, alla portata di molti, grandi Campioni a giocarsi la vittoria, ma alla fine uno solo può festeggiare e godersi gli onori della Vittoria. Per tutti gli altri un mix di delusione e recriminazioni, di “se” e di “ma”, che però non modificano l’inappellabile ordine d’arrivo.
Già, forse la Sanremo è per molti aspetti la corsa “del giorno dopo”, quella in cui le analisi, le pagelle, i giudizi e le critiche fanno probabilmente più clamore della cronaca della corsa stessa.
Ed anch’io, che dell’analisi ho fatto il mio mestiere, non potevo esimermi dal fare un resoconto della gara utilizzando gli strumenti a me più familiari, garanzia di precisione e di oggettività: grafici e numeri!

Grazie ad uno degli Eroi che è riuscito a portare a termine l’edizione di quest’anno, e che mi ha gentilmente inviato il suo file SRM, cercherò di portare alla Vostra attenzione gli aspetti più interessanti e rilevanti della sua prestazione. E non è un partecipante qualsiasi quello di cui analizzeremo le gesta, ma uno che è stato protagonista prendendo una bella dose di vento in faccia in testa al gruppo nelle fasi finali di corsa: stiamo parlando di Alessandro De Marchi! Il friulano in maglia Cannondale, infatti, ha fatto un grandissimo lavoro a supporto del suo capitano, Peter Sagan, sulla salita della Cipressa e sull’Aurelia tra la fine della discesa della Cipressa e l’inizio del Poggio.

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COMMENTI
De Marchi
26 marzo 2014 21:57 ciano90
Non conosco le doti da velocista di Alessandro ma avendo corso anche su pista qualche capacità la deve pure avere. Penso che debba essere maggiormente valorizzato in Cannondale perchè il motore c'è. Una tirata di circa 15 km come ha fatto lui non è da tutti! Se fosse partito con i gradi di capitano come Peter avrebbe potuto cogliere anche un podio. Forza Alessandro!

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