SANREMO. Pagelle. Non toccatemi Nibali e Colbrelli, ma Sagan...

PROFESSIONISTI | 23/03/2014 | 19:17
Voti a perdere, anche per chi oggi alla Sanremo in modi diversi ha vinto.

SANREMO. 9. Adrenalina pura. Nibali infiamma la corsa sulla Cipressa, poi la tensione ci accompagna fino a corso Italo Calvino. Vince Kristoff, ma la Classica in versione veloce piace eccome. Senza Manie e senza Pompeiana. Magari riportiamola in via Roma, quello si.

Alexander KRISTOFF. 9. La Katusha l’aveva battezzato: tutti per Alexander. Lui, questo ragazzo norvegese di 26 anni (nato a Oslo il 5 luglio 1987, vive a Stavager), figlio di due medici (papà Setin è cardiologo e mamma Anna è ginecologa), li ha ripagati con una gara da antologia. Volata di testa e in testa: sbriciola le ambizioni di tutti. Per Alexander (che ha due fratelli, Philip e Katerina) è la seconda vittoria stagionale, prima di oggi aveva vinto la seconda tappa del Giro dell’Oman. Bronzo olimpico a Londra nel 2012, quando ha vinto la volata del gruppetto alle spalle di Vinokourov e Uran. È professionista dal 2006. L’anno scorso 6 vittorie, ma risplendono buoni piazzamenti nelle grandi classiche: 8° alla Sanremo, 4° al Fiandre e  9° alla Roubaix. Velocista? Uomo di fondo con spunto da grande sprinter. Please.

Luca PAOLINI. 8. Guida, controlla, consiglia, poi tira… Alla fine, undici anni dopo la fantastica vittoria di Paolo Bettini e il suo fantastico terzo posto, un’altra grande vittoria in nome e per conto: questa volta di Alexander.

Fabian CANCELLARA. 8. Cosa vuoi dirgli? Cambia tattica, e agevolato anche dalla sua maglia, si nasconde come un topolino, per uscire poi come un leone nella volata finale di chi ne ha di più. Dopo la vittoria del 2008, l’ennesimo secondo posto (il terzo), che si aggiunge ad un terzo (l’anno scorso). Quattro podi negli ultimi quattro anni. Immenso.

Ben SWIFT. 7. Lemme lemme quatto quatto resta lì con i migliori e poi si porta a casa un podio che vale una vittoria. E forse una consapevolezza nuova.

Mark CAVENDISH. 5. Era il grande favorito della vigilia, ma resta da solo troppo presto, anche se lui si muove con grande autorevolezza e intelligenza. Alla fine però si presenta alla volata con le gambe vuote e legnose. Cannonball con le polveri bagnate.

Peter SAGAN. 4. Inizia la volata e lui si siede. È sicuramente un talento. Le vittorie lo dicono in maniera inequivocabile. Ma sul fondo – inteso come resistenza - qualcosa va detto, e soprattutto lui e il suo staff qualcosa dovranno pur rivedere.

Sonny COLBRELLI. 7. Fare i processi a questo ragazzo di 23 anni perché si è fatto prendere dalla foga giù dal Poggio e ha provato il colpo a sorpresa mi sembra un tantino esagerato. Prova e sbaglia: punto. Poi fa la sua volata e porta a casa un sesto posto: migliore italiano. Se facciamo i processi a lui, agli altri cosa dovremmo dire?

Sacha MODOLO. 6. Doveva arrivare a giocarsi la volata e ci arriva. Ci arriva con le gambe in croce come Cavendish e Sagan, ma lui per il momento è Modolo e tutto deve essere proporzionato.

Daniele BENNATI. 5. Arriva li, per la volata. Ma resta là.

Salvatore PUCCIO. 7. Fa un grandissimo lavoro nel finale. Un siciliano che insegue un siciliano (Nibali): ma andava fatto.

André GREIPEL. 4. Velocista. Velocista vero come il giovane André Demare, ma la Sanremo non è corsa per soli uomini veloci. Rimbalzato.

Alessandro DE MARCHI. 7. Nibali attacca, e lui si spolmona da solo per non far perdere il treno per Sanremo a Sagan. Eroico.

Diego ULISSI. S.V. L’influenza lo blocca. Peccato.

Vincenzo NIBALI. 8. Non è la sua corsa, ma lui prova a farla sua. Attacca nel punto in cui andava fatto: sulla Cipressa (certo, qualcuno dirà, se attaccava sul Poggio… bene, si attacchi), ma resta isolato, nessuno gli va dietro. Twitterà: «Non ci sono più corridori con le palle…» e ha ragione. Ad ogni modo, con la condizione al 70%, lui da sempre il 100%. Grazie.

da Sanremo, Pier Augusto Stagi
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COMMENTI
Giusto
23 marzo 2014 20:12 thered
Concordo in pieno quanto sopra, pero' ha ragione anche Nibali a lamentarsi che non ci sono piu' i corridori di una volta!
Speravo che Sagan quando l'ha visto partire, gli andasse dietro, ed invece si vede che era gia' senza gambe!E qiundi per adesso Sagan e' rimandato!
Grande Colbrelli, Voto 8 Primo perche' dopo una gara del genere, era ancora con i primi, secondo perche' comunque ci ha provato.

pompeiana
23 marzo 2014 23:44 filos71
Sono d'accordo con l'analisi, ma proverei la pompeiana... Nibali la meriterebbe la Sanremo

e la lampre
24 marzo 2014 07:30 nikita
la lampre cera alla san remo invece che portare pozzato che praticamente non si è mai visto avrei portato roberto ferrari che almeno una bella volata l avrebbe fatta visto poi che sacha quando incontra i migliori al mondo finisce sempre esimo. forza ferro . va beh dai pozzato tenterà di vincere il fiandre o la roubaix visto che sono solo 10 anni che ci prova

Critiche
24 marzo 2014 07:55 SantGiac
Spesso vi critico, ma sta volta avete azzeccato alla grande i voti. Un altro sito di ciclismo ha fatto il processo a Colbrelli, Nibali stesso e al percorso in maniera FAZIOSA E RIDICOLA

Dottor Stagi,
24 marzo 2014 10:28 Fra74
volutamente o non, si è dimenticato di dare il voto (sportivo, ben inteso) al Sig. FILIPPO POZZATO, ci penso io, se vuole: N.P., nemmeno senza voto, proprio NON PERVENUTO, mai in gara, mai al centro di una inquadratura televisiva, sarà, ma per ora, RIMANDATO CICLISTICAMENTE.
Sul voto di CANCELLARA, mi permetto di aggiungere: MOSTRUOSO.
Per gli altri VOTI, concordo.
Francesco Conti-Jesi (AN).

Bennati ennesima sfortuna!!!
24 marzo 2014 13:46 trame
Ancora una volta il Benna trova nel suo cammino la sfortuna!!Rottura del cambio a 700 metri dal traguardo!!!piee Piero stagi la si informi.

Milano Sanremo 2014
24 marzo 2014 14:06 warrior
Il buon Pozzato arriva 30°. Vorrei dirti una sola cosa caro Stagi : cambia disco, perché suonare sempre la stessa musica stanca, se puoi, ogni tanto ricordati di un certo Davide Rebellin che avrà sì la sua età, ma di corridori come lui, in giro, se ne vedono ancora pochi. Grazie.

Mi dispiace
24 marzo 2014 14:36 Fra74
per Daniele Bennati, non sapevo, giusta la precisione e la chiarezza!!!!!
Per il Sig. Warrior, ma Rebellin ha corso ieri?!? Scusi la mia battuta, la facile ironia, ma mi permetta la battuta:"..,e per fortuna che in giro se ne vedono pochi di corridori come Davide Rebellin"!!! la mia è una battuta, scherzosa, sarcastica, che a Le non piacerà, ma sa meglio di me a cosa mi riferisco, ovviamente,al passato di squalifica di due anni relativi al Sig. Rebellin, che, per carità, oggi potrà ed avrà pure il diritto di gareggiare, piazzarsi a 41 anni di età, mi pare, ma se permette, il PASSATO NON SI SCORDA MAI, ovvero, il sottoscritto non SCORDA FACILMENTE il RECENTE PASSATO di tali ciclisti, che non include solo il Sig. Rebellin, ma pure Ivan Basso, Filippo Pozzato, e tanti altri corridori ancora in circolazione ed in attività...
Francesco Conti-Jesi (AN).

pompeiana
24 marzo 2014 14:53 canepari
Per chi non l’avesse ancora capito ecco perché Mauro Vegni ha voluto inserire tra la Cipressa e il Poggio la salita di Pompeiana. Se Nibali avesse trovato dopo la formidabile discesa non 12 chilometri di pianura taggiasca ma un’ altra salita, saremmo qui a commentare un diverso risultato finale. E’ importante, per non fiaccare i tentativi coraggiosi, inserire questa altra difficoltà per annullare “l’effetto gruppo” che inesorabilmente distrugge i sogni di chi attacca dopo Imperia. Pochissimi tentativi iniziati a Cipressa sono andati a buon fine forse un paio… Ha vinto un outsider, come l’anno scorso, ma non un “carneade”. Onore al norvegese che ha prevalso su i più forti velocisti del mondo che forse non hanno preparato la corsa come si deve. Mark Cavendish disse che non avrebbe mai più corso la Sanremo sputando nel piatto che gli ha dato gloria e ricchezza. Ci ha ripensato. Ieri, senza la Pompeiana, l’ha corsa ma non ce ne siamo praticamente accorti….

influenza???
24 marzo 2014 16:23 lumachina
Che manica larga nei confronti dei Merida boys, caro Stagi!
Una domanda: la fantomatica influenza che avrebbe bloccato Ulissi ieri l’aveva forse colpito anche in occasione dei Mondiali di Firenze e del Lombardia 2012? Lo chiedo perché si era trattato anche allora di corse lunghe, dure e bagnate, e il risultato era stato lo stesso.
Andiamo, è ormai non provato ma straprovato che Ulissi, drago nelle corse minori e di basso chilometraggio, soffre moltissimo sia i chilometraggi importanti che il maltempo. Basta con gli alibi, un bel 3 in pagella è quello che merita. Perlomeno fino a quando si ostinerà a correre da capitano queste corse e non da gregario come sarebbe opportuno.
Quanto a Pozzato, va bene che per sapere che era in corsa bisognava scorrere la lista dei partenti, ma glissare sulla sua partecipazione non mi sembra corretto; e in fondo al traguardo lui è arrivato, anche se staccato, a differenza del compagno Ulissi, quindi un bel 4 se lo è meritato.

Sig. Conti
24 marzo 2014 17:32 warrior
Su Rebellin la penso in maniera differente da Lei. E' stato l'unico a chiedere il DNA per provare la sua innocenza ma non glielo hanno permesso. Chissà perché. E poi Lei sa bene della moltiplicazione delle provette. Ci sono voluti 10 anni per per capire qualcosa sul caso Pantani. Eppure all'epoca quasi tutti (soprattutto la stampa) gli voltarono le spalle. E poi io cito Rebellin perché ad altri squalificati non è stato riservato lo stesso trattamento, anzi sono tornati in squadre world tour e delle loro squalifiche non si parla più (vedi Basso).
Da piccolo i miei insegnanti e i miei parroci mi hanno insegnato che chi sconta una pena dopo non deve essere emarginato. Mi scuso, se ho avuto cattivi insegnamenti ma non è colpa mia.

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