CANCELLARA. «Non sento la pressione, so di essere forte»

PROFESSIONISTI | 19/03/2014 | 11:05
“Penso che questa Tirreno-Adriatico sia andata abbastanza bene, non solo per me ma anche per tutta la squadra, visto le buone prove di Arredondo e Kiserlovski. Per quanto mi riguarda, ho fatto quello che bisognava fare, adesso devo recuperare un po’ per poi iniziare con le grandi corse. Cercherò di riposare, mangiare poco, dormire bene e rilassarmi.”. Con queste parole Fabian Cancellara commenta ai microfoni della trasmissione di Elleradio “Ultimo Chilometro” la sua marcia di avvicinamento verso le grandi classiche, non solo la Milano-Sanremo ma anche il Giro delle Fiandre e la Parigi-Roubaix, che lo scorso anno riuscì a vincere.

“Penso di aver dimostrato, in questo inizio di stagione, che le cose vanno bene - prosegue il corridore della Trek Factory Racing - non devo chiudermi e non devo avere paura di nessuno. Mancano quattro giorni alla Milano-Sanremo, ma non sento la pressione: lo scorso anno ho vinto il Giro delle Fiandre e la Parigi-Roubaix oltre ad essere salito sul podio a Sanremo, i miei avversari non sono riusciti a fare così bene e quindi quest’anno la pressione è più su di loro che su di me. Loro per vincere devono menare, quindi lo stress ricade più su di loro che su di me”.

In Italia ha fatto discutere molto il percorso della Sanremo, che non vedrà più l’inserimento della Pompeiana, ma un cambiamento importante c’è stato in passato anche in un’altra grande classica, il Giro delle Fiandre, con l’esclusione del Muro di Grammont dal percorso: “Io ho vinto il Fiandre sia con il Grammont che senza - spiega Cancellara - è una salita in meno, ma anche il percorso nuovo presenta tante difficoltà, perciò per me non cambia nulla. Si tratta sempre di una corsa molto particolare e difficile. E’ cambiata un po’ la storia del percorso, però il Fiandre è il Fiandre, quindi quando vinci è sempre bello”.

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