LAMPRE MERIDA. Brent Copeland è il nuovo team manager

MERCATO | 29/10/2013 | 10:58
Competenza, rinnovamento e internazionalità. Sono queste le tre direttive individuate dal Team LAMPRE-MERIDA come cruciali per trovare l’adeguata collocazione nel ciclismo contemporaneo con lo sguardo rivolto al futuro. Di conseguenza, questi tre orientamenti guideranno l’operato e le scelte della formazione blu-fucsia-verdi in vista della prossima stagione.

Rientra in tale ottica la scelta di inserire nell’organigramma societario, col ruolo di team manager, la figura di Brent Copeland. Come testimoniato dal percorso professionale e da una preparazione completa in tutti gli ambiti del ciclismo, Copeland vanta grande esperienza su scala internazionale nel mondo dello sport in generale nonostante la giovane età (41 anni).

L’avventura ciclistica di Copeland parte dal Sud Africa con un’esperienza che lo porta a correre nel 1994 in Europa nella categoria élite tra le fila del Velo Club Lugano, compagno del futuro campione del mondo Oscar Camenzind e di Rubens Bertogliati, atleta che ha regalato alla Lampre (allora abbinata a Daikin) la maglia gialla al Tour de France del 2002.

Sceso dalla bici, il poliglotta Copeland entra nel ciclismo professionistico unendosi alla Lampre nel 1999 come direttore sportivo ad appena 27 anni: Brent nasce infatti a Johannesburg il 29 febbraio 1972, da una famiglia anglosassone di origine scozzese. Negli anni trascorsi sull’ammiraglia blu-fucsia, Brent dirige i campioni del mondo Camenzind e Igor Astarloa, oltre a salutare il passaggio tra i professionisti di Alessandro Ballan nel 2004. Nello stesso periodo è anche commissario tecnico della Nazionale del Sud Africa in tre edizioni dei Mondiali.

La collaborazione di Copeland con la squadra Lampre si estende una prima volta fino al 2009, prima del passaggio di Brent alle due ruote a motori. Nel 2010, Brent entra infatti nel mondo della MotoGP come coordinatore delle attività del centauro americano Ben Spies, accompagnando per tre stagioni il pilota nel suo percorso nel mondo delle due ruote di massimo livello, un ambiente col quale Copeland è ancora in contatto e dal quale ha appreso nuove prospettive e competenze gestionali.

Il ritorno al ciclismo avviene nel 2013, anno in cui Copeland è stato chiamato a organizzare in prima persona il varo della prima squadra africana ad ottenere lo statuto di Team Professional, ovvero la MTN-Qhubeka, formazione in grado di vincere con Gerald Ciolek la Milano-Sanremo della tormenta.

La carriera di Copeland, la sua capacità di lavorare in organizzazioni sportive strutturate e l’apprezzamento ricevuto a livello internazionale ha convinto la dirigenza del Team LAMPRE-MERIDA ad affidargli il ruolo di team manager, incarico che comporterà,  oltre alla direzione dell’intero staff operativo della squadra, la gestione dell’area sportiva, a stretto contatto con i direttori sportivi, con lo staff medico e con il responsabile della programmazione agonistica e della preparazione atletica.

L’assunzione di tali competenze da parte del manager sudafricano, nella stagione in cui il Team LAMPRE-MERIDA allineerà di nuovo un campione del mondo (il portoghese Rui Alberto Faria da Costa), consentirà a Giuseppe Saronni di concentrare maggiormente la propria operatività nelle intense e complesse attività di ricerca e gestione di finanziatori, sponsor e partner.

L’inserimento in organigramma di Brent Copeland è in linea con il percorso di rafforzamento strutturale della Società, che nei 12 mesi più recenti vanta anche gli inserimenti di Michele Bartoli (responsabile programmazione agonistica e preparazione atletica) e di Angelo Zomegnan (senior advisor).
Nuove idee, capacità varie che arricchiscono la storia della squadra e offrono sviluppi interessanti per il futuro.

Copeland spiega: «L’invito ad assumere il ruolo di team manager della squadra è motivo di orgoglio: la Lampre è infatti la mia famiglia italiana, mi ha accolto quasi quindici anni fa e sono sempre stato legato ai colori blu-fucsia.  La scelta di accettare l’incarico è stata quindi semplice, anche se non dettata principalmente da motivi di sentimento. Apprezzo in particolare la volontà della società di coinvolgermi nel percorso di internazionalizzazione e perfezionamento della squadra, di adattamento agli standard del ciclismo moderno. Sono pronto e determinato a favorire questa transizione, sapendo di poter contare su un gruppo di persone che rappresentano, ognuna nella propria specifica professionalità, delle eccellenze.
Si potrà quindi lavorare tutti assieme, partendo già da un ottimo livello di competenze e di esperienza, per aprirci a una dimensione sempre più ampia, internazionale e che possa porre i giovani come risorsa fondamentale per il nostro futuro».

Già nella giornata di domani, il team manager si riunirà con Michele Bartoli e lo staff tecnico della LAMPRE-MERIDA per avviare, assieme i capitani della squadra, i lavori di programmazione dei principali appuntamenti agonistici.
 

 
Tasks, restructuring and internationality. These are the three main guidelines that Team LAMPRE-MERIDA considers to be crucial in order to find the correct balance between professionalism and organization in today's cycling world, looking ahead, these are the ideas that will be decisive for the blue-fuchsia-green team to work towards the future.

This is the reason for the teams’ decision to nominate Brent Copeland as team manager into the organization.
As guaranteed by his professional path and with a complete knowledge in all the cycling fields, despite he’s young age (41 years old) Copeland has a vast experience on an international level in the sporting world.

Copeland’s cycling career began in South Africa, coming to Europe for the first time in 1994, racing in the élite category with Velo Club Lugano, racing with team mates such as future world champion Oscar Camenzind and Rubens Bertogliati, who as we know gave Lampre (at the time with the name of Lampre-Daikin) the yellow jersey in Tour de France 2002.

When Brent stopped racing he turned his interests to working in the cycling world hanks to the opportunity professional cycling Lampre gave him in 1999, at the time Brent was sports director at the young age of 27 years old: he was born in Johannesburg on February 29th 1972, in an Anglo-Saxon family with Scottish origin.
During the years he spent with the blue-fuchsia team car, Brent directed world champions Camenzind, Igor Astarloa and Alessandro Ballan. Meanwhile, he was also nominated South African National team manager in three editions of the world championships.

Copeland’s relationship with team Lampre carried on until 2009,  Brent then moved to motorbikes. In 2010, he joined the MotoGp world as coordinator of the activities of American biker Ben Spies, travelling with the rider and MotoGP for three seasons gaining vast experience in this top level sport of the motorbike world with which Copeland is still in touch and in which he has gained various management skills.

In 2013 he made his return to cycling: Copeland was called upon for organizing and the launch of the first African team to obtain Professional team status, MTN-Qhubeka, which saw them go on to win the memorable Milano-Sanremo thanks to Gerald Ciolek.

Copeland’s career, together with his knowledge and skills and the appreciation he received on an international level convinced Team LAMPRE-MERIDA to put this trust in him and offer him the role as team manager: he will be responsible for the management and organization of the team, both staff and riders working in close contact with the sport directors for the sporting area, the medical staff and responsible for the training, logistics and race program.

The undertaking of these tasks by the South African manager, during the season in which Team  LAMPRE-MERIDA will have in its roster the world champion once again (the Portuguese Rui Alberto Faria da Costa), will give Giuseppe Saronni the chance to concentrate and focus more on the research and management of financial backers, sponsors and partners for the team.

The nomination of Brent Copeland in the teams organization is consistent with the restructuring path which the team is moving in, this can be seen that in the past 12 months professional personalities such as Michele Bartoli (responsible for training and race program ) and Angelo Zomegnan (senior advisor).
New ideas, various skills and knowledge that enrich the teams history and offer new progression for the future.

Copeland explains: «The request of taking on the role of team manager makes me proud: Lampre has always been my Italian family, they welcomed me fifteen years ago, there has always been a special bond with the blue-fuchsia colors. The choice to accept this responsibility has been easy, even if it was not based only on sentimental reasons. In fact, I appreciate been involved in these changes of internationalization and the evolution of the team, an evolution which we working towards finding the perfect balance of professionalism and organisation in this modern world of cycling in which we find ourselves.  I’m ready and determined to support this challenge of transition and I know I can rely on a group of excellent people that are professional in each one of the indicated areas.  This is a team effort which I am looking forward to working in, we starting from a good level of experience, which we want to broaden into a wider international dimension, this is a fundamental resource for our future”.
Tomorrow, team manager is going to take part to a meeting with Michele Bartoli and the technical staff in order to begin, with the team leaders, to plan the topic agonistic appointment of the season»
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COMMENTI
Brent
29 ottobre 2013 11:33 limatore
Buona scelta... grande persona!

Sig. Saronni,
29 ottobre 2013 16:48 Fra74
io posso essere assunto come addetto-stampa?!? Non è una critica al Sig. COPELAND, per carità, solo della semplice ironia...scherzosa...per confermare il fatto che, forse, è più opportuno ingaggiare dei giovani talenti del ciclismo e/o puntare su altri già maturi e con esperienza, sono loro che pedalano e portano risultati...agonistici, sportivi, intendo...
Francesco Conti-Jesi (AN).

X conti
29 ottobre 2013 21:49 LORY
Che lei sia pro scarponi lo sanno tutti!!!
Forse non E' ben informato che la Lampre ha preso i due migliori italiani giovani in circolazione !
Un cerco Conti ( per fortuna solo omonimo ) e un certo Bonifazio !! Ha nelle sue file il giovane talento che di cognome fa Ulissi !! Mha .... Veda lei !!!!
Buona serata
Lory

In Bocca al lupo
29 ottobre 2013 23:22 mailman
In bocca al lupo a tutto lo staff e gli sponsor che tengono alto il nome del ciclismo italiano nel mondo.
A voler trovare il pelo mi piacerebbe che a fianco di Bartoli, sulle cui doti non discuto, ci fosse chessò un ... centro mapei un Lg ... Insomma oggi il ciclismo è costruito sui numeri e occorre allenarsi in questo senso..
M. Nardò

Non sono per i ritorni di fiamma
30 ottobre 2013 09:50 venetacyclismo
Scusate , ma non era già stato questo signore in Lampre? i ritorni non sono mai stati fruttiferi, ma poi che un Sudafricano venga ad insegnare a noi il ciclismo ......sono un po' perplesso, in ogni caso in bocca al lupo.

Caro Sig. Lory
30 ottobre 2013 10:02 Fra74
Io sono informato, se è per questo la Lampre ha anche ingaggiato JAN POLANC, CATTANEO MATTIA, per carità, ma ha perso un certo ADRIANO MALORI, se Lei non lo sapesse...la mia è una riflessione generale e non populista (!!!!), se mi permette, ci sono tanti ragazzi talentuosi in giro, non penso che il sottoscritto o Brent Copeland o Lei debba suggerirli al Sig. Saronni Giuseppe: comuqnue, ne faccio un paio di esempi: PENASA, TALIANI, SIMION, ZURLO, ROTA, VELASCO, etc..etc...ce ne sarebbero...solo in Italia, di giovani e giovanissimi su cui investire...

IO, PRO-SCARPONI MICHELE?!? Non mi pare, io l'ho pure attaccato su queste pagine al marchigiano MICHELE SCARPONI, ma se Lei intende che uno è pro-Scarponi-UOMO, quello SI, glielo CONFERMO, assolutamente...ah, invece non sono del tutto e proprio PRO-SARONNI, (!!!!!).

Francesco Conti-Jesi.

Giovani (quanto) talentuosi?
30 ottobre 2013 15:18 Bartoli64
Mi rifaccio ad alcuni precedenti post dicendo che di giovani talentuosi in Italia ne abbiamo tanti, ma che poi a passare sono sempre i “soliti”.

Quali sono dunque questi “soliti”? Quelli che portano uno sponsor (per ovvie ragioni di soldi) e quelli che orbitano nel giro della Nazionale (per ovvie ragioni di controlli).

Da ciò se ne deduce che i Top Team (quelli che non hanno bisogno del neo-prof. con sponsor privato al seguito), hanno ormai imparato molto bene che in questa seconda categoria di “giovani talentuosi” (pur sempre abbastanza “garantiti”) non sono poi così in tanti…

Sarà forse per questo che gente che nel suo palmares annovera vittorie di corse con nomi altisonanti non riesce comunque a passare professionista?

Certamente si, ed allo stesso discorso soggiace un po’ anche chi corre in squadroni che monopolizzano troppo le gare dei dilettanti ma che poi, al contrario, non permettono di apprezzare fino in fondo le qualità di questi ragazzi.

Gli ingaggi (anche di un neo-professionista) costano soldini, e qua… nessuno è fesso.

Bartoli64

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