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Francesco Rosa, un passato
da juniores all’US Montecorona (7 vittorie nel 2012), nato a Laives il
23.05.1994, U23 del Team Colpak, rompe il ghiaccio e coglie il suo primo
successo tra i dilettanti, bruciando allo sprint il campione cronoindividuale
di Romania, Eduard Grosu (Oversall) dopo uno sprint molto combattuto. Il mio
compito,era quello di chiudere sempre su Zhupa (Trevigiani) e, quando ho chiuso
su di lui a pochissime centinaia di metri dall’arrivo, ho pensato bene di non
fermarmi e rilanciare uscendo all’esterno e resistendo poi alla forte rimonta
di Grosu, uno che allo sprint ci sa veramente fare. Ed eccomi qui a festeggiare
questa mia prima vittoria tutta dedicata ai compagni di squadra, il signor
Colleoni, i Tecnici tutti e i miei genitori Silvana e Marcello.
Si, penso al ciclismo ma
anche agli studi, sono studente diplomando al Liceo Scientifico Leonardo da
Vinci di Trento. Questa la carta d’identità di questo vincitore, diciamolo con
tutto il rispetto, quasi a sorpresa ma, una sorpresa che non si rivelerà più
tale molto presto perché, sono sue parole, devo ancora scoprirmi, tengo in
salita e sono abbastanza veloce, vorrei diventare come Thor Hushovd….
Intanto la corsa che, con
l’organizzazione del Gruppo Ciclistico intitolato al grande campione del nostro
ciclismo, per il 79° anno onora la memoria di Libero Ferrario, primo italiano
ad indossare la maglia irididata a Zurigo nrl 1923, scatta dal Centro Sportivo
Comunale “Venegoni-Marazzini”, nel contesto della 16° Festa dello Sport
parabiaghese ed il prestigioso Patrocinio dell’Amministrazione Comunale.
Sono 164 i cordiro che
prendono il via per pedalare su di un circuito completamtente piatto di km.
11,250, ripetuto 13 volte attraverso il capoluogo e le frazioni di San Lorenzo
e Ravello per un totale di km. 146,250.
Già dai primi giri si
evince che non sarà proprio una passeggiata perché la media del primo giro,
supera i 48 kmh. e il gruppo marcia a ranghi compatti.
Poi sarà un susseguirsi di
scatti, controscatti e tentativi vari che però si spengono nel giro di pochi
chilometri. Tra questi tentativi segnaliamo anche quello dello svizzero Olivier
Beer (Mendrisio), per lui un vantaggio massimo di
E nasce qui il tentativo
definitivo promosso da una ventina di corridori tra i quali tutti i primi 10
dell’ordine d’arrivo e, Tizza e Spreafico (Fgm), Schnyder (Ch-Mendrisio),
Bocchiola (Colpak), Toffali (General Store), Sterbini (Palazzago), Zhupa
(Trevigiani), Scherini (Gerbi), Bonissi e Scerbo (Valseriana) e Coffinardi
(Team Idea) che pedalando in perfetto accordo lasciano ben presto il gruppo a
circa 2 minuti, un vantaggio che all’inizio dell’ultimo giro è chiaramente
incolmabile poi, la volatona finale senza i soliti “Treni”, molto artigianale
osiamo quasi dire ma, assai ripagante soprattutto per chi, come Francesco Rosa,
(Colpak), Eduard Grosu (Overall) e Luca Pacioni (Colpak), hanno capito che
l’audacia aiuta sempre chi osa.
Ma loro oggi non hanno
proprio né osato né usurpato niente, si sono semplicemente dimostrati corridori
di talento con tanto avvenire che, agonisticamente, è solo nelle loro mani.
Ma le premesse ci sono e
per tutti. Questo è l’importante.
Vito
Bernardi
Ordine d’arrivo,1.Francesco Rosa (Team Colpack) km.
Corridori Iscritti, 210; Partiti,
164; Ritirati,68; Classificati 96.