Martinello, faccia il piacere

ATTACCHI & CONTRATTACCHI | 25/05/2013 | 16:51
di Cristiano Gatti      .    


È  un vero piacere, nel cataclisma regalato al Giro da quel gran signore di Danilo Di Luca, leggere le reazioni rabbiosissime di tanti corridori: da Canola a Quinziato, da Modolo a Greipel, da Viviani a Malacarne. Hanno tutte le ragioni, hanno chiaramente capito che i primi a rimetterci (reputazione, opportunità di lavoro, soldi) sono proprio loro.

Ovviamente c’è sempre qualche aquila pronta a dire che i giornalisti fanno male a parlare troppo di doping, perché se chiude il ciclismo anche i giornalisti vanno a casa. Ma è una belinata infinita: se chiude il ciclismo vanno a casa i ciclisti, i giornalisti al massimo passano alla cronaca nera o agli spettacoli. Tanto per chiarire.

La cosa più importante resta comunque la veemente reazione dell’ambiente: finalmente le prime vittime dello scandalo, sindacato corridori e Acquarone, si presentano giustamente furibondi e promettono per il futuro una durezza mai vista. Tutta musica per le nostre orecchie. La musica che bisogna suonare per salvare il ciclismo dall’assalto incessante dei malfattori. Nella politica della fermezza ci sta di tutto: radiazione al primo doping accertato, multe pesantissime, risarcimenti danni a squadre e organizzatori. Ci sono tanti modi, mille leve, se esiste la precisa volontà di svoltare. Se ne può discutere, ogni capitolo ha i suoi risvolti positivi. Utilissime le discussioni.

In questo dibattito aperto, solo una certezza assoluta: basta, davvero basta, con il partito del buonismo retorico e interessato, che sul caso Di Luca ha trovato il suo splendido leader in Silvio Martinello. Ancora riecheggiano le sue parole dal video: via, non dobbiamo criminalizzare Di Luca.

Ma certo, caro Silvio: non bisogna criminalizzare questa povera gioia, che dopo una raffica di porcherie, dopo aver carpito ancora una volta la fiducia con un impareggiabile festival della menzogna, ci ha servito come piatto finale una slavina di fango sul più bel Giro degli ultimi anni, sul Giro che stavamo per definire Giro della riscossa.

Sì, geniale Silvio: sui Di Luca non bisogna infierire. Abbiamo proprio bisogno che arrivi tu, dall’alto della tua saggezza socratica, a spiegarci come Di Luca non vada fucilato, o torturato con scariche elettriche, o condannato all’ergastolo. Certo è il caso che arrivi il buon samaritano dal palco del “Processo” a richiamarci tutti sul piano della pietà umana e della misericordia.

Silvio, facci il piacere. Credimi: non abbiamo bisogno delle tue uscite da prevosto laico per sapere che Di Luca non è un criminale di guerra. Però devi sapere che siamo anche arcistufi di questo atteggiamento tuo e di quelli come te, che nel momento del crimine pensano prima al criminale e soltanto dopo alle vittime.

La verità è che nessuno chiede niente di sadico o di disumano per i Di Luca: a tutela di un intero sport, delle tante famiglie che ci vivono dentro, si chiede soltanto che i Di Luca spariscano dalla circolazione, con biglietto di sola andata. I vecchi rottami vanno smaltiti, punto e stop. Non possiamo ritrovarceli sempre tra i piedi con i loro trucchi e le loro bugie, pronti a distruggere quello che gli altri faticosamente ricostruiscono.

Lo capisci, questo, vecchio Silvio? O proprio non ce la fai a contenere il tuo narcisismo, questa personcina che ti spinge a dire cose poetiche (“non bisogna criminalizzarlo”) solo per uscirne migliore e magari passare per il più illuminato tra gli Inguardabili che ti circondano?

No, caro Silvio: non riuscirai a farci sentire – noi e tutti gli indignati dal tradimento Di Luca – delle belve assetate di sangue. Siamo soltanto persone normali che hanno voglia di giustizia e normalità, per voltare pagina e guardare avanti con qualche speranza in più. Se puoi, allora, risparmiaci il tuo pistolotto umanista.

E già che ci sono, vuoi che te la dica proprio tutta? Io penso che sul doping gli ex corridori della tua generazione dovrebbero quanto meno astenersi. Un dignitoso silenzio sarebbe molto più decoroso. Non mi chiedere perché.
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COMMENTI
Prima di scrivere Sarebbe meglio riflettere
25 maggio 2013 17:52 cesco381
E si questa volta il sig Gatti cristiano se la poteva risparmiare questa filippica nei confronti di Martinello!! Intanto vorrei ricordare al sig Gatti della bruttissima figura che ha fatto fare al sig Martini, perché queste posizioni da saccente che pontifica tutto e tutti se le può tenere riservate per i suoi accoliti. Per quanto riguarda l'ultimo capoverso relativo al sig Martinello si deve solo che vergognare. Martinello e' un Campione Olimpico che ha rappresentato l'Itlalia e non spara cavolate; possiamo dire che ci sono giornalista a libro p.... è per questo devono smettere tutti di scrivere? Ma mi faccia il piacere e metta in sincronia cervello-bocca-mano penna! Grazie

Dott. Gatti,
25 maggio 2013 17:59 Fra74
ancora una volta debbo complimentarmi con Lei:preciso ed obiettivo.
La frase del giorno: "NON SI SPUTA NEL PIATTO DOVE SI E' MANGIATO PER ANNI E SI CONTINUA A MANGIARE".
Francesco Conti-Jesi (AN).

chapeau!
25 maggio 2013 18:11 falappala
Per una volta concordo con cristiano gatti.
Soprattutto nel finale:
"penso che sul doping gli ex corridori della tua generazione dovrebbero quanto meno astenersi. Un dignitoso silenzio sarebbe molto più decoroso. Non mi chiedere perchè"
e martinello lo sa il perchè. non per niente correva all'epoca di super mario.

Martinello
25 maggio 2013 18:30 Partanna
Come sempre.....come da corridore.....si stacca dall IGNORANZA media di giornalisti ed addetti ai lavori più o meno attaccati all importanza di guidare una macchina del GIRO. Signori svegliatevi che la vita e' un altra. C' e' un momento che bisogna diventare uomini, quello che ha detto Silvio , sta volta e' giusto. Che Danilo nn h abbia un intelligenza decisamente media ....nn e' neanche colpa sua....forse prima di parlare a ca..o bisogna contare fino a 10.....da primo scinto e qui chiudo il discorso. Se poi a qualcuno quello che dico nn le sta bene, mi faccia sapere dove vuole trovarsi che glielo spiego meglio a voce.
Ma vi rendete conto o no che in Italia c e ancora in Rai sgarbozza che oltre alle pastiglie( ....è giornalmente ne da ampia dimostrazione) si è mangiato pure il tubetto?????
Ma nn diciamo min ...ate

ridicoli
25 maggio 2013 18:35 sorbo
ridicoli, pagliacciata

Addio abbonamento
25 maggio 2013 18:51 SantGiac
Pessimo articolo, fazioso come al solito purtroppo. Disdirrò l'abbonamento alla vostra rivista appena possibile. Delusione totale

Non concordo
25 maggio 2013 19:03 Per89
Al posto di parlare di Martinello, perchè bisognerebbe capire il contensto della frase e non estrapolare la frase da un discorso... Tra le altre cose Martinello è l'unico al processo che cerca di mettere un po' di pepe, perchè per la De Stefano sono tutti bravi e belli e l'unica domanda che sa fare è "Vincenzo Rachele non sarà gelosa per il rossetto sulle guance" e che trovo inadeguata per una trasmissione che si chiama processo... Forse Gatti avrebbe dovuto scrivere ACCPI faccia il piacere, infatti è l'unico sindacato che va contro il proprio lavoratore, io sono il primo a condannare Di Luca, ma il sindacato che si fa grande dopo un caso di doping, tra l'altro senza aspettare le contro analisi, è una cosa ai limiti del ridicolo... Dov'era il sindacato quando fu scoperto dal presidente dell'AIMEC il baco nel sistema di gestione dei dati clinici degli atleti, forse dovrebbe interessarsi di queste cose e non di Di Luca, che è un atleta finito è come sparare sulla croce rossa....

acarona
25 maggio 2013 19:06 FORCING
CONTINUO A VEDERE DI LUCA A BRACCIA ALZATE QUI A DESTRA MI FATE IL FAVORE DI TOGLIERLO GRAZIE

Martinello
25 maggio 2013 19:34 Partanna
Meno male che c e ancora qualcuno oltre me che ne capisce qualcosa......insto preciso momento sento Parlare Paolini.....ma ci rendiamo conto....altro che disdire abbonamento....

De Stefano
25 maggio 2013 19:35 Partanna
Se si levasse dalle pa..è in maniera definitiva dal mondo del ciclismo nn ne sentiremmo la mancanza.

Martinello
25 maggio 2013 19:37 paree
parlo a nome di un gruppo di abbonati rai, non guardiamo più il giro sulla rai perdhè non si possono ascoltare i commenti del PROFESSOR Martinello, hanno lasciato a casa Savoldelli che era il Miglior opinionista Rai per tenere Martinello e Sgarbozza......

Paree
25 maggio 2013 19:48 Partanna
.....ecco un altro che nn capisce un ca..o.....ci mancava sto genio.u

Prevosto 4 President
25 maggio 2013 19:49 ruotone
Carissimo Cristiano,
è sempre un piacere leggere chi scrive anche cose scomode e si mette per passione in posizioni scomode.
Ma mi permetto di dissentire totalmente dalla frustrazione tramutata in parole di questo articolo.
Il diritto non è buonismo, il diritto è il solco della convivenza degli uomini.
Poi se qualcuno si ritiene libero di pulirsi il q con il diritto deve anche aspettarsi le conseguenze, sempre nefaste, nell'arco di qualche anno.
Silvio Martinello sarà magari un accanito sindacalista della sua categoria e per fortuna che qualcuno c'è.
Sarà magari un prevosto della sua piccola (ma non tanto) parrocchia, ma non vedo cosa ci sia di negativo nell'essere dei prevosti amati dalla propria comunità, pure dai più laici ed anticlericali della stessa come pure da chi in quella comunità ha sbagliato e parecchio.
Dissento con forza dal furore generazione immotivato che sta alla base dell'articolo; ha detto bene l'Ing. Pinotti al riguardo. Ed un buon giornalismo (che Gatti, se vuole, sa fare) va alla radice dei problemi, senza inseguire i tweet dei tanti bimbiminkia che non mancano mai nella rete.
Certamente molti tweet erano sinceri, ma qualcuno era puramente una leccata di ... all'ipocrisia vigente.
Ad ogni modo è meglio non sollecitare od incensare certi fenomeni di proselitismo a buon mercato.
Magari, poi, prima di chiedere un ricambio generazionale tra i lavoratori del pedale perchè non lo si pretende prima fra una dirigenza che ha fatto di tutto per screditare questo sport, fabbricando campioni di plastica od avendo alle spalle anni di complicità con il doping.
Troppo facile chiedere pene sommarie e pecuniarie per poveri ciclisti illusi (talvolta velleitari) - non è il caso di Di Luca ovviamente - che si pagano già lo stipendio, manipolati dai tanti maneggioni che conosciamo bene.
Vogliamo renderli criminali oltre che cornuti e mazziati?
Prestiamo attenzione a certe norme sullo status delle squadre che rischiano di passare sotto silenzio e aumentare a dismisura queste degenerazioni prodromiche delle cattive abitudini.
La politica della fermezza ha per chi scrive un ricordo storico a dir poco infelice e rammentarlo qua dopo oltre 15 anni di terrorismo doping suona letteralmente sinistro.
Capisco la rabbia, è comune a tutti i veri appassionati, ma è in questi momenti difficili che si deve dimostrare di essere uomini migliori e quindi sport maturo e cosciente dei propri problemi.
Non dividiamoci davanti alla ghigliottina, ma sulle soluzioni, tante ancora necessarie per uscire da questa lunghissima, infinita notte.
Con fiducia e speranza, cerchiamo il meglio nel nostro patrimonio intellettuale, non nei muscoli irrigiditi da sola tanta rabbia.

NON RECEDONO NEANCHE.......
25 maggio 2013 20:06 jaguar
Certa gente che scrive qui non recede neanche di fronte all'evidenza, attaccare Gatti che redarguisce chi cerca di giustificare è incredibile......non dimentico che Bulbarelli fece una lunghissima intervista a Ferrari durante un tour ...mancava il monumento...poi mi parlano di antidoping!!!!

Ruotone
25 maggio 2013 20:27 Partanna
.....ma dovrà' esserci un motivo se io è Lei la pensiamo sempre alla stessa maniera. Io sarò più sintetico e con un linguaggio meno forbito del suo, sicuramente lei è una persona più istruita, mi fa piacere però vedere che le idee collimano.
Mitico

@Jaguar
25 maggio 2013 20:29 ruotone
Martinello non ha giustificato nessuno. Magari per la tua sensibilità sono sfumature, ma rifletti sulla gravità, probabilmente inconscia, di quello che hai scritto.

E basta!
25 maggio 2013 21:05 gianni
E' stucchevole questo batti e ribatti del blog. Non serve a nulla. Piuttosto ribadiamo due concetti: il ciclismo non può più permettersi scandali per doping e se un Giro pulito si concludesse anche a 34 di media non ce ne importa nulla; anzi, forse lo spettacolo migliora.
Bisogna programmare una prevenzione all'uso farmacologico e nel contempo essere drastici con le punizioni: al punto in cui si arrivati, per doping grave (trasfusioni, epo, ormone della crescita,, steroidi e simili) non ci può che essere da radazione al primo caso oltre a penali per il danno procurato al proprio gruppo sportivo, agli organizatori e al movimento.
gianni cometti

Gatti, Martinelllo e "veristi" vari
25 maggio 2013 21:37 Bartoli64
Dico la verità, a me gli articoli del Dr. Gatti (solitamente provocatori e abbastanza sterili) piacciono poco ma, almeno stavolta, mi riesce abbastanza difficile dargli contro.

Silvio Martinello è un fior di opinionista, finissimo conoscitore dell’ambiente in tutti i suoi particolari, e credo anche che – a livello mondiale – non ci sia altra persona capace di commentare un ultimo km. come lo sa fare lui.

Inoltre è una persona di grande garbo ed eleganza di modi, anche se ebbe il suo bel ruolo durante i “mitici anni ’90” (ma non credo che lui stesso si ritenga fortunato ad averli vissuti da corridore).

Per questo ritengo che, il monito di “astenersi su certi argomenti” che gli ha rivolto il Dr. Gatti ci stia, anche se non al 100%.

Diciamo che stavolta il buon Silvio è stato un pò troppo “sindacalista” nei confronti di un ex collega, che da quegli stessi “mitici anni ’90” non riesce proprio ad affrancarsene (anche allora correva tra i dilettanti).

Però Dr. Gatti, anche Lei, si rende conto che con questo suo articolo è passato dalla parte di quelli che vogliono “demolire” il ciclismo? Ora anche Lei finirà sulla lista dei “dannati giornalisti” che non si fanno i czi loro, e che non rispettano le regole del caro vecchio “mestiere”!

Vorrei concludere con la frase del giorno: “La politica della fermezza ha per chi scrive un ricordo storico a dir poco infelice e rammentarlo qua dopo oltre 15 anni di terrorismo doping suona letteralmente sinistro”. cit. dal post a firma di Ruotone (detto il "verista" anche se avaro di punteggiature).

Infatti non bisogna essere affatto fermi... che sia meglio chiudere un occhio o, meglio ancora, tutti e due?

Sia mai che qualcuno questa volontà di ferma quanto giusta repressione (in un momento dove il ciclismo stenta ancora a ritrovare la sua credibilità) possa associarla agli “anni di piombo”!

Probabilmente i (TANTI) corridori (ONESTI) che oggi sono arrivati sulla Tre Cime di Lavaredo avranno maledetto tutta la neve che gli è venuta addosso.

Io credo, invece, che tra qualche giorno si troveranno a benedirla, perchè è stato grazie a quella stessa neve che il loro sforzo e la loro professione - almeno agli occhi di qualcuno disposto a non vedere il marcio dappertutto - sono apparsi in tutta la loro umanissima dimensione e che nulla vuol più avere a che fare col doping e coi dopati.

Bartoli64

Quanta ipocrisia.
25 maggio 2013 21:40 valentissimo
Chiariamo che Di Luca è indifendibile e che io gli toglierei tutte le vittorie passate, così come darei la radiazione e la cancellazione dagli albi d'oro per tutti i dopati per sostanze pesanti ma, dare in testa a Martinello per aver avuto un pensiero per l'uomo e non per il pessimo atleta, mi pare degno di chi ha scritto questo articolo.
Perchè non ha fatto notare che l'associazione corridori, si è guardata bene dal chiedere la radiazione alla prima squalifica per doping pesante?
Agli ipocriti come lei, vanno bene le finte richieste di risarcimento verso chi è un fallito nella vita e nel conto bancario.
Sig. Gatti, la prossima volta scriva qualcosa di serio per migliorare questo ambiente e non cerchi sempre le foglie di fico dietro le quali nascondersi.

giornalismo?
25 maggio 2013 22:36 panyagua
Fare in articolo prendendo una singola frase è come fare una pernacchia e dire che è musica.

Bella la foto a destra del "killer".

La comprensibile indulgenza di Martinello
25 maggio 2013 22:59 pickett
Essendo stato corridore,sa perfettamente che si dopano tutti,oggi come e + di prima,e quindi non è giusto lapidare quei pochi disgraziati che si fanno beccare,e adorare come divimità,magari per sette anni di fila,quelli che la fanno franca.Ma lei,Signor Gatti,queste cose non le ha ancora capite?Eppure é da un po' che si occupa di ciclismo,perbacco!O forse,FA FINTA di non aver capito,perchè altrimenti crollerebbe tutto il carrozzone.Saluti.

26 maggio 2013 00:03 uybello79
l'articolo è musica per le mie orecchie!!! io ho smesso di comprare BS perché pur interessante lo trovavo estremamente retorico, buonista e acritico. mi piace leggere chi non ha paura di prendere posizioni, magari anche scomode...

Ruotone Vs Partanna
26 maggio 2013 00:59 Veleno
Che bello leggervi, nella realtà uno è uno dei recenti "trombati" di Levico e che probabilmente con il ciclismo non avrà più nulla a che fare (speriamo),potrà però continuare a proporci le sue filippiche e le sue critiche visto che forse scrive per mestiere, oltre ad essere che uno di quelli che a suo tempo ha contribuito a cacciare Martinello dalla FCI.
Partanna probabilmente è un suo "confinante" che se sapesse chi è altro che dire "la pensiamo allo stesso modo", probabilmente lo andrebbe a prendere sotto casa ... Non ho seguito la trasmissione oggetto della discussione, continuo però a ritenere Silvio Martinello uno dei commentatori più preparati ed obbiettivi che il sevizio pubblico possa proporre, se poi è scivolato sul caso Di Luca mi dispiace, ma non cambio opinione, come non cambio opinione sul giornalista Cristiano Gatti, sempre attento, pungente e preparato.
Insomma, io continuerò a guardare le telecronache di Martinello e a comperare Tuttobici, non voglio offendere nessuno, non vogliatemene male ...

Gent.mo Gianni Cometti
26 maggio 2013 01:35 ruotone
Gianni i blog sono fatti per ribattere (glissiamo sul battere che suonerebbe male).
Hai pieno diritto di ribadire i TUOI concetti, ma non averne se altri non li fanno loro. Non vedo grandi novità rispetto al passato in quei concetti. Se credi che la radiazione possa eliminare il problema, proviamoci. Dopo però avremo solo da chiedere il carcere alla giustizia ordinaria. Riguardo alle "penali per il danno procurato al proprio gruppo sportivo, agli organizzatori e al movimento" mi permetto di porgere una domanda.
A chi dovrebbero pagare le penali i tanti che corrono inseguendo un sogno (ahimé sporcandolo con la scorciatoria) che corrono gratis o pagandosi lo stipendio con lo sponsor personale? Al Gruppo Sportivo di appartenenza?!
Se introducono una cosa del genere, la mattina seguente mi faccio un gruppo sportivo continental o continental pro e mi prendo una decina di schiavi con lo sponsor personale e col miraggio di diventare grandi prof. Li faccio contattare dal druido (da cui mi faccio dare la commissione sulle bombe), dopo di che li faccio beccare dall'antidoping e quindi mi faccio rimborsare la penale dalle famiglie. Incasso da ogni dove e senza rischi. Degli sponsor me ne frego perché non sono miei.
Non male come business. Ovviamente io non sono un simile CarCarlo Pravettoni, però qualcuno potrebbe anche farci un pensierino.
Le cose, a volte, sono un pochino più complesse di quanto sembrino.
Al Qaida non la bombardi, la combatti con altri strumenti, di intelligence e culturali.
Regole e cultura nuova.
Chi si bomba non ha i valori fisici a posto. Basterebbe utilizzare il passaporto biologico ed altri screening medici per inibire l'attività per ragioni di tutela della salute, senza tante streghe.
Come dice bene Grassi di Cicloweb:
- "Dobbiamo arrivare a poter dire, grazie ai dati del Passaporto Biologico, "caro Di Luca, lei ha una situazione fisica non in linea con quel che dovrebbe essere, sia ciò per una malattia, o perché si è dopato, o perché s'è scolato una bottiglia di Barolo, fatto sta che si deve fermare, le diamo 2 mesi di tempo per rientrare nei parametri, dopodiché potrà tornare a correre oppure no". La pesante alterazione esogena dei propri parametri, in tal modo, sarebbe del tutto inutile, visto che a priori non ci si troverebbe in linea con quanto previsto dal proprio personale Passaporto Biologico, e quindi l'effetto del doping non potrebbe comunque essere messo a frutto. Tanto varrebbe, a quel punto, evitare pratiche rischiose o contra legem."

Tutto ciò non avviene invece perché finché c'è bomba c'é speranza!
Sulle bombe ci lucrano in tanti, non solo alcuni (meno di una volta) ciclisti e maneggioni.
Ci campano pure coloro che il doping lo usano per dettare legge.
E non vorrai toccare loro il giocattolo. Cumannari è megghiu ca futtiri

@Bartoli64: tu anche se apri gli occhi non puoi vedere, hai le fette di salame.
Tu puoi parlare solo di una repressione, quella che ti avvolge nell'arco della cupa vita che traspare dai tuoi pensieri forcaioli. Apri la finestra, vivi, libera il tuo corpo dalla tristezza dei cupi pensieri.

devio un po' dalla discussione
26 maggio 2013 05:55 SoCarlo
ho letto l'articolo e poi mi son chiesto se questo e' lo stesso Gatti che scrive sul Giornale.

W tutti M la De Stefano
26 maggio 2013 09:55 mdesanctis
Vergognosa più di Martinello. Avete sentito ieri come ha glissato argomento Di Luca dopo un'intervista dell'ex maglia bianca favorevole alla radiazione per i dopati? "Torniamo alla corsa..." dove peraltro non stava succedendo niente.
Insopportabile e inutile con il suo processo da bar.
mdesanctis

@CainoeAbele - in realtà solo Caino
26 maggio 2013 10:00 ruotone
Ho contrubuito a cacciare Martinello dalla Fci?
Altri deliri e vaneggiamenti non ne hai?
Qualcuno ha le visioni.
Ho visto chi sei dai vecchi post, è bastata una ricerchina "cainoeabele site:tbw" di google.
Ho visto anche il lavoro che fai.
E va bene, capisco la rabbia cieca nello scrivere così a casaccio.
Giusto per intendersi.
Qualcuno un giorno si chiederà

a pennaroli!
26 maggio 2013 12:48 zemmel
per non dire a str.....

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