GIRO D'ITALIA. Ecco l'edizione 2013

| 28/09/2012 | 08:35
Biella - Sul traguardo della città della lana, dove il vice campione olimpico Rigoberto Uran conquista il Gran Piemonte, noi dopo mesi completiamo un gioco stuzzicante che ogni autunno ci porta a tentare di anticipare la presentazione ufficiale del Giro dell’anno successivo. Non c’è astio alcuno nei confronti degli organizzatori, per carità, semmai ammirazione per un lavoro che quest’anno la coppia Vegni-Acquarone ha portato a compimento con un prodotto di caratura assoluta. Perché il Giro 2013 che verrà presentato dopodomani allo Spazio Pelota di Milano - si tenta disperatamente di avere una parziale diretta Rai, dopo la rottura e la successiva ripresa dei contatti tra le parti - ha veramente tutto, bellezze paesaggistiche e montagne mitiche, arrivi da velocisti ma anche epiloghi con strappi alla... Gilbert, trappole a metà percorso e omaggi alla storia, alla cultura e purtroppo alle tragedie del Paese più bello del mondo.

PARTENZA Subito un trittico in Campania, dopo febbrili trattative: l’inserimento della cronosquadre a Ischia del secondo giorno (sui 20 km o poco meno) ha trasformato in prova in linea la tappa inaugurale del 4 maggio, con finale sul Lungomare Caracciolo e magari in semi-notturna. Il terzo giorno, poi, da Sorrento in poi ci sarà da divulgare al mondo la bellezza della costiera amalfitana, con insidie lungo il tragitto prima di scendere verso Marina di Ascea.

SUD Eccoci alla parte più complicata, il Sud. L’inserimento di Ischia ha depennato Terme Luigiane, mentre la candidatura di Serra San Bruno è a tutt’oggi tentennante per problemi logistici e per la temerarietà del Comune interessato di pubblicare anticipatamente sul proprio sito web un invito a tutte le altre città interessate.  
L’epilogo più meridionale del Giro 2013 potrebbe comunque comprendere tratti in sterrato e strappetti per scattisti. La ripartenza avverrà più a Nord, forse da Cosenza e non Vibo Valentia, troppo distante da Matera, sede della frazione dell’8 maggio. Da lì trasferimento in Puglia per raggiungere le saline di Margherita di Savoia, provenendo da Mola di Bari.

RISALITA Attenzione alla tappa abruzzese da San Salvo a Pescara, perché si andrà anche all’interno, con saliscendi per corridori reattivi e già con la gamba buona. E poi ancora più in su, al confine tra Romagna e Marche, per la cronometro individuale Gabicce Mare-Saltara che attraverserà lo splendido Parco Naturale del Monte San Bartolo prima di terminare all’ombra del castello dei Malatesta. Sarà una crono di oltre 50 km, fatta apposta per Bradley Wiggins. Ma potrebbe piacere tanto anche a Cadel Evans. Da lì in Toscana, per la Sansepolcro-Firenze con l’impegnativo circuito dei Mondiali 2013 a caratterizzare la fase finale.

VAJONT Dopo il primo riposo di lunedì 13, si svolta a est verso in Friuli, sotto la regia del valente Enzo Cainero. Tappe come al solito pregnanti, sia tecnicamente (due arrivi molto impegnativi) che sotto il profilo umano. Il 15 maggio si arriverà infatti a Erto, transitando nel finale davanti alla diga del Vajont, per rendere omaggio ai 50 anni della tragedia che il 9 ottobre 1963 portò in cielo oltre 1.900 vite umane. Il giorno dopo si partirà da Longarone, dopo una nottata di riflessione, per raggiungere Treviso, meta di velocisti ma anche sede della famiglia Pinarello, che ricorderà il povero Andrea, deceduto l’anno scorso.

VERDI Da lì in auto o sui motorhome per raggiungere la casa di Giuseppe Verdi, l’insigne compositore di Busseto (Parma) a un secolo dalla nascita, datata 10 ottobre 1813. Il Giro è costume e festa popolare, logico che non si potesse dimenticare una figura così imponente della storia della musica. Attraverso l’Oltrepò Pavese, la Corsa Rosa arriverà nella napoleonica e cuneese Cherasco (anche qui traguardo al termine di uno strappo), prima di ripartire dalla vicina Cervere.

MONTAGNE Siamo alle prime aspertià vere. Il secondo arrivo in terra di Piemonte è ufficialmente a Bardonecchia ma in verità avverrà più in alto, sullo Jafferau dove nel Giro del ‘72 lo spagnolo José Manuel Fuente, El Tarangu, tentò l’anticipo nei confronti di Merckx. Ma il Cannibale lo “mangiò” sullo sterrato a un chilometro dalla vetta terribile, passandolo senza neppure degnarlo di uno sguardo. Sarà un week end epico, perché giorno dopo - domenica 19 maggio - si sconfinerà per l’unica volta all’estero, affrontando il Moncenisio valicato dagli elefanti di Annibale per salire sul francese Télégraph e sul mitico Galibier dal versante nord, il più terribile, quello dove Pantani mortificò Ullrich al Tour ‘98.

EPILOGO E siamo all’ultima settimana. Lunedì arrivo a Ivrea nuovamente con il Moncenisio, poi velocisti da Caravaggio a Vicenza, quindi cronoscalata Mori-Polsa di 20 km, seguita dalla spettrale Pontedilegno-Val Martello, con Gavia in partenza e poi Stelvio (60 anni dopo Coppi) e arrivo ancora in salita in Val  Martello. Finito? Macché! Nel penultimo giorno di corsa ci sarà la Silandro-Tre Cime di Lavaredo, con sicuramente il Giau prima del terrificante finale e forse anche il San Pellegrino da Moena. Quella sera tutto sarà compiuto. E nel giorno successivo da Riese Pio X (quasi certa) a Brescia (con circuito del Castello) sarà festa grande. Mentre Milano starà a guardare, incapace di trattenere sulle proprie strade la tappa finale di una creatura sportiva che per oltre un secolo ha disegnato la storia e il costume della nostra bistrattata Penisola. Brava la Rcs, un Giro bellissimo, altro che il Tour!

Paolo Viberti, da Tuttosport

LE TAPPE
Sabato 4 maggio 1ª Napoli-Napoli
Domenica 5 maggio 2ª Ischia cronosquadre
 Lunedì 6 maggio 3ª Sorrento-Ascea Marina
 Martedì 7 maggio 4ª Policastro-Serra San Bruno
 Mercoledì 8 maggio 5ª Cosenza-Matera
 Giovedì 9 maggio 6ª Mola Di Bari-Margherita Di Savoia
 Venerdì 10 maggio 7ª San Salvo-Pescara
 Sabato 11 maggio 8ª Gabicce a Mare-Saltara (crono ind.)
 Domenica 12 maggio 9ª Sansepolcro-Firenze
 Lunedì 13 maggio Riposo
 Martedì 14 maggio 10ª Cordenons-Montasio
 Mercoledì 15 maggio 11ª Cave Del Predil-Erto (Vajont)
 Giovedì 16 maggio 12ª Longarone-Treviso
 Venerdì 17 maggio 13ª Busseto-Cherasco
 Sabato 18 maggio 14ª Cervere-Bardonecchia (Jafferau)
 Domenica 19 maggio 15ª Cesana T.se-Galibier (Fra, nord)
 Lunedì 20 maggio 16ª Valloire (Fra)-Ivrea
 Martedì 21 maggio Riposo
 Mercoledì 22 maggio 17ª Caravaggio-Vicenza
 Giovedì 23 maggio 18ª Mori-Polsa (cronoscalata)
 Venerdì 24 maggio 19ª Ponte Di Legno-Val Martello
 Sabato 25 maggio 20ª Silandro-Tre Cime Lavaredo
 Domenica 26 maggio 21ª Riese PioX-Brescia
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COMMENTI
Dubbi...
28 settembre 2012 09:43 The rider
1) Non ci vuole poi molto a fare un giro più bello del tour, negli ultimi 10 anni come percorso il Giro è stato sempre superiore, anche nel 2004....
2) Domanda, non ci saranno troppi trasferimenti?

Comunque, aspettiamo la PRESENTAZIONE UFFICIALE che è meglio!
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