Dopo il Convegno dei direttori sportivi delle squadre professionisti e la consegna del 2° Premio Franco Ballerini al c.t. Paolo Bettini, due i momenti significativi della giornata finale presso il monastero dei Padri Carmelitani a Santa Lucia alla Castellina. Il primo la celebrazione della Santa Messa da parte del Vescovo di Prato, Gastone Simoni, ed a seguire il ritrovo dei campioni italiani in onore dei 150 anni dell’Unità d’Italia, con l’intervento e la premiazione di decine di ex corridori che hanno vestito la maglia tricolore. Mons. Simoni ha quindi assistito alla cerimonia di premiazione, salutando con simpatia ed affetto i campioni del ciclismo anche perché il Vescovo di Prato nativo della zona del Valdarno Superiore, ha sempre seguito con piacere l’attività ciclistica, specie quando era in Seminario, e non manca mai occasione per ricordarlo. La consegna di un premio speciale allo stesso Vescovo di Prato ed agli ex tricolori presenti (Mealli, Adorni, Bitossi, Paolini, Vittorio Algeri, Corti, Faresin, Moreni) ha aperto la lunga premiazione conclusasi con i cinque premi speciali. Il premio Filotex per i fratelli Gabriele e Marcello Mugnaini, il Memorial Mario Sani al giovane juniores Alberto Bettiol, l’Ammiraglio D’Oro a Valerio Piva tecnico del campione iridato Mark Cavendish, i due premi “Coraggio e Avanti” quello femminile (prima istituzione) a Monia Baccaille (12 titoli italiani in carriera), quello per gli uomini alla giovane promessa Elia Viviani, velocista della Liquigas. Il tutto alla presenza di una chiesa gremita e di tanti personaggi tra i quali il presidente della Federciclismo Renato Di Rocco, Alfredo Martini, il c.t. azzurro degli juniores Rino Di Candido, Edita Pucinskaite, Monica Baldi, Andrea Bartali. Alla fine grande soddisfazione per gli organizzatori, bravi e appassionati, dai Padri Carmelitani Agostino Gelli e Raffaelle Duranti, a Giacinto e Gianfranco Gelli, Alessandro Troni, Luca Limberti, Luigi Abbacchini, Piero Pieroni e quel magnifico gruppo di giovani della Comunità Secolare “La Famiglia”.
ANTONIO MANNORI
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