
Strepitoso è l’aggettivo giusto per qualificare il 2011 di Maria Giulia Confalonieri? E’ sufficiente a riassumere tre titoli italiani junior su pista, uno nel ciclocross, due titoli europei sempre su pista e il mondiale nella corsa a punti? Più un bronzo nella cronometro italiana, il quarto posto in quella europea e il quinto nella rassegna continentale su strada? Se avete in mente un’altra parola, ditecelo. Intanto la 18enne ciclista seregnese del quartiere di Sant’Ambrogio, divoratrice fra una gara e l’altra di libri gialli, si gode questo bendidio e si prende tutto il tempo che può – entro fine mese la decisione - per scegliere la sua nuova squadra che l’accompagnerà nel salto fra le Under 23…
Quindi si chiude il matrimonio con la Cicli Fiorin, durato…
…sette anni, quanti sono quelli che corro in bici. E i ricordi sono tantissimi e tutti belli.
Il primo che ti viene in mente?
Forse il titolo italiano da Allieva a Marcianise nella corsa a punti. E’ stata la vittoria più bella, ma anche più sofferta, quella che mi è costata più sacrifici.
Più bella del titolo mondiale di Mosca in pista?
Anche quella una straordinaria soddisfazione. Ancora di più vincere con addosso l’iride come è accaduto ai campionati italiani di corsa a punti a Montichiari. Sarebbe stata la prima e ultima volta che avrei potuto gareggiare con la maglia di campionessa del mondo juniores e volevo onorarla a tutti i costi.
Vinci e gareggi su tutti i terreni. Ma qual è la disciplina che ti “sciala” di più?
La corsa a punti. E’ la “mia” gara, la corro da quando sono Esordiente.
Ne sei diventata ottima interprete con una tattica che non cambi mai, vero?
Sì, parto tranquilla. Cerco di piazzarmi e fare punti nelle prime volate e siccome non sono velocissima do tutto nel finale per cercare di guadagnare il giro. Sfrutto le mie qualità sul passo. Le mie vittorie sono arrivate quasi tutte così…
Strada, crono, cross, pista. Fai tutto e sei brava in tutto, ma è tempo di scelte, qualcosa dovrai pur abbandonare!
Il prossimo inverno niente cross. Riposerò un po’. A dire il vero anche l’ultimo anno ho corso poco. Solo cinque volte…
…Ma ne hai vinte tre, fra cui la maglia tricolore! E le altre discipline?
Sicuramente tanta attività su strada, voglio migliorare nella crono e di sicuro non abbandono la pista. Le società con cui finora ho parlato sono d’accordo con questo programma.
Ma c’è anche la scuola. Frequenti il liceo scientifico di Desio, riesci a conciliare gli impegni?
Per ora sì. Sono in quinta, a giugno c’è la maturità, poi mi iscriverò all’università, ma non ho ancora deciso a quale corso. Voglio completare gli studi. Per una donna che fa ciclismo è importante pensare anche ad un futuro lavorativo. Da noi non girano gli stessi soldi e sponsor come tra gli uomini…
da L'Esagono a firma Roberto Sanvito
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