Wall Street Journal: nuovi sospetti su Lance Armstrong

| 03/07/2010 | 12:55
Ancora nuovi sospetti su Lance Armstrong nel giorno del via al Tour de
France. Tre suo ex compagni ai tempi della Us Postal hanno confermato quanto denunciato già da Floyd Landis.
Inun'intervista apparsa oggi sul sito internet del Wall Street Journal hanno ammesso che il loro vecchio team ai tempi in cui nella squadra c'era il texano faceva uso di doping. Il giornale non rivela i nomi dei tre ciclisti ma sottolinea che «hanno rivelato al Journal che si faceva uso di doping
all'epoca in cui Armstrong era il loro leader. Uno di loro ha ammesso che lui stesso si è dopato».  Il giornale ammette comunque che «numerosi altri corridori hanno dichiarato di non aver mai seguito questo genere di attività in squadra». 
Il Wall Street Journal pubblica inoltre anche una lunga intervista a Landis in cui l'altro ex compagno di squadra di Armstrong, che in passato ha già accusato il sette volte vincitore del Tour, rivela nuovi particolari sulle pratiche di doping alla Us Postal negli anni compresi tra il 2001 e il 2004.
Armstrong ha sempre respinto ogni accusa mettendo in  dubbio la
credibilità di Landis, che nel 2006 fu trovato positivo al Tour al testosterone e che prima della sua 'confessione' aveva sempre e reiteratamente negato ogni accusa. Nella nuova intervista emergono dettagli inquietanti sul passato di Armstrong e su una vicenda che definisce come «una delle più grosse e complesse e coordinate cospirazioni truffaldine nella storia dello sport». Landis ammette di aver
fatto uso di Epo e fa addirittura una cronologia delle pratiche di doping cui si sarebbe sottoposto alla Us Postal. Racconta che nel 2001 subito dopo aver firmato l'accordo con il team Armstrong lo avrebbe invitato una sera a Austin in Texas a un festino a base di cocaina in compagnia di alcune spogliarelliste. «In quel momento mi sono fatto l'idea che
c'era un'immagine, mentre la realtà era un'altra» ha commentato Landis. Selezionato dalla squadra per il Tour del 2002 Landis racconta che il direttore sportivo del team Johan Bruyneel lo avrebbe invitato a portare dei cerotti di testosterone «due notti su tre», oltre a sottoporsi a trasfusioni per migliorare l'ossigenazione del sangue.
Armstrong stesso gli avrebbe dato la prima occasione per doparsi nella sua carriera consegnandogli una ventina di cerotti e gli avrebbe anche spiegato «la complessa logistica delle trasfusioni» per evitare i controlli.
Landis in particolare parla di due trasfusioni presente Armstrong. La prima risalirebbe al Tour del 2004: dice che sarebbe stata praticata in una stanza d'albergo che fu deciso di prendere appositamente per lo scopo. L'altra sarebbe avvenuta direttamente sul pullman della squadra, che fu fatto fermare «su una strada di montagna isolata». Rivela infine di aver
scoperto che per coprire i costi del doping l'Us Postal si rivendeva le bici messe a disposizione dal proprio fornitore Trek.
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COMMENTI
NON PROVO SORPRESA DALLE ULTERIORI CONFESSIONI.....
3 luglio 2010 14:10 renzobarde
...perchè sono tra quelli che NON hanno mai esaltato per chi correva UNA SOLA GARA ALL'ANNO e a quella gara finalizzava energie e "qualcos'altro" ! O no ? Mi sono affezionato al ciclismo con chi correva per vincere a PANE e ACQUA e le gare in linea di primavera e le gare a tappe in estate e le classiche in autunno. NEL NOME DELLO SPORT ETICO : un ricordo nostalgico. Renzo Bardelli

I medici che non curano gli ammalati
3 luglio 2010 16:04 LorenzoFiuzzi
I medici che drogano i corridori, bisogna impalare i medici che drogano i corridori.
Perchè sei costretto ad andarci.
COSTRETTO, SE VUOI CORRERE E NELLO STESSO TEMPO SE NON VUOI CASCARE NELL'ANTIDOPING.

Armstrong
3 luglio 2010 16:58 maulot
Nuove accuse su Armstrong? Ma dai non ci credo!!! Con tutto il rispetto per Lance, ma se sono anni che corre liberamente e ha vinto 7 Tour de France da dopato autorizzato ...

Fanini sei un grande
3 luglio 2010 17:12 harlock
Allora tutto quel che Fanini, patron dell'amore e vita dice prima o dopo viene sempre fuori che è vero . Vai continua cosi , e non dar retta a tutti quelli che parlano solo per invidia

NON SUCCEDERA' NULLA
4 luglio 2010 00:40 jaguar
Ha parlato Simeoni e non è successo nulla, ha parlato Landis e non succederà nulla, ora hanno parlato altri corridori ma non succederà nulla.Così ha deciso l'UCI che ha preso sotto la sua protezione Armstrong ormai da anni, e si è presa pure 100.000 dollari regalategli dall'americano!!!!Ma vi ricordate quello che fece Armstrong ad un Tour a Simeoni in fuga? Nessun organismo prese provvedimenti Ma quando Simoni disse chiaramente di Basso dopato (ora considerato dai media il messia Io lo considero un mezzo atleta ed un uomo di scarso valore)fu subito squalificato e dopo ( alla luce dei fatti) nessuno gli ha chiesto scusa. E così sarà per Armstrong....nel doping incappano solo quelli del giro piccolo.

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