
Lorena WIEBES. 10 e lode. Un capolavoro, uno dei tanti, nel quale emerge la sua classe, la sua condotta tattica, la grande lucidità. Non getta al vento un solo watt, fa quello che deve fare, soprattutto quando trova chi il lavoro lo fa per te (Lotte Kopecky, voto 8: si sacrifica).
Marianne VOS. 10. A 37 anni è ancora lì a battagliare come una ragazzina, in mezzo alle ragazzine.
Noemi RUEGG. 10. La 23enne campionessa svizzera si fa trovare al posto giusto nel momento giusto e fa un balzo sul podio.
Demi VOLLERING. 7. Non è corsa che gli si addica completamente, visto che la differenza la può fare solo in salita, ma su strappi ben diversi da Cipressa e Poggio, che per le sono semplicemente Cipressa e Poggio.
Kimberley PIENAAR. 7. La 28enne atleta delle Mauritius trova il mare e quasi il podio.
Chloé DYGERT. 7. È una passista fantastica, ma in un arrivo veloce è un po’ troppo lenta.
Elisa BALSAMO. 6. È brava ad arrivare lì, a giocarsela, ma nella volata finale paga la fatica di una corsa esigente.
Elisa LONGO BORGHINI. 8. Fa quello che doveva fare: provarci con un’azione da vera finisseuse. Non le riesce il colpo, ma il suo sparo si fa sentire: ed è stato bello sognare. Fino a pochi metri dal traguardo.
Pauline FERRANAD-PRÈVOT. 6. Accende la corsa, prova a far saltare il banco, ma non trova alleate, solo chi si accoda.
Marta CAVALLI. 7. Restano davanti solo dodici atlete, la crema della crema: per lei, per noi, è una giornata dolce.
Katarzyna NIEWIADOMA. 5. La 30enne atleta polacca è tra le grandi che perde contatto dalle grandi.