
Nella giornata in cui gli statunitensi hanno dominato la Parigi-Nizza, Matteo Jorgenson ha potuto finalmente tirare un sospiro di sollievo, portando a casa la seconda vittoria consecutiva nella corsa francese. Nonostante il team olandese sia andato all’attacco fin dalla prima tappa, prendendo poi il comando della classifica generale, i giorni di corsa non sono stati facili a causa del maltempo e delle cadute, con la forzata rinuncia a Jonas Vingegaard, caduto a terra nella quinta tappa e costretto al ritiro.
«Questa giornata per me è un vero sollievo e conta più di ogni altra cosa - ha detto Jorgenson - Ora mi sono liberato di una gran parte di stress accumulato e posso tornare a respirare». Non è stata facile la corsa per i giallo-neri. C’è stato il freddo, la pioggia e perfino la neve a rendere le giornate estremamente dure e pericolose, poi è arrivata la caduta di Vingegaard, che ha messo in allarme la squadra e anche se il danese non ha riportato fratture, per tutti è stata una situazione di grande stress da dover gestire. «Ho pensato solo a questa corsa negli ultimi quattro mesi. È bello averlo finita, sapere che ho fatto tutto il possibile e che i miei sforzi sono stati ripagati. È pazzesco poter dire di aver vinto la Parigi-Nizza per il secondo anno consecutivo».
La Parigi-Nizza era uni degli obiettivi principali dello statunitense, che lo scorso anno, si era assicurato il successo finale della corsa solo nell’ultima giornata. Jorgenson ha dimostrato di saper gestire bene lo stress e anche nei momenti più difficili, è riuscito a mantenere la lucidità.
«Sono contento che si sia capito quello che ho fatto dal punto di vista mentale. Sia ieri che a La Loge des Gardes ho sofferto molto il freddo, per la prima volta nella mia carriera. Forse sono diventato un po' troppo magro. Ieri indossavo i guanti da sci e non avevo sensibilità alle mani e ai piedi. Di certo non è stata una settimana facile, poiché ogni giornata presentava le sue sfide. Ho affrontato ogni giornata come se fosse una gara di un giorno e sono contento che sia finita. Adesso potrò dormire per una settimana».
La vittoria di Jorgenson non è arrivata per caso e la Visma-Lease a Bike ha fatto un lavoro straordinario per portare lo statunitense al successo. «Devo ringraziare tutti i ragazzi. Perdere Jonas è stata una delusione per tutti, ma penso che abbiamo risposto nel miglior modo possibile. I miei compagni mi hanno sempre sostenuto e abbiamo usato al meglio i nostri punti di forza. Poter dire di aver vinto la Parigi-Nizza per il secondo anno consecutivo è qualcosa di veramente unico».
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