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Siamo al secondo giorno in Oman e l’Olanda ha già segnato il due su due nei confronti delle altre nazioni. Sembra un ritornello che si ripete, ma è chiaro che qui gli atleti dei paesi bassi sono arrivati per fare sul serio e fare le prove generali in vista delle grandi corse europee. Oggi è stato il turno di Olav Kooij che nella tappa inaugurale si è reso protagonista di uno sprint letteralmente regale con cui si è imposto su tutti gli avversari confermandosi uno degli uomini da tenere d’occhio quando si tratta di arrivi in volata.
«Non poteva esserci inizio di stagione perfetto e devo dire che oggi è andato tutto alla perfezione, non abbiamo sbagliato assolutamente nulla. Non ero mai venuto in Oman, ma l’ho scelto per mettermi alla prova e provare anche diversi tipi di percorso. Ormai è diventata un’abitudine iniziare la stagione in Medio Oriente anche se non è sempre facile correre in queste temperature. Quando sono partito da casa in Olanda era inverno e correre già ieri al caldo è stata una faticaccia, una grande botta che però mi è servita ad abituarmi. Sapevamo che il chilometro finale sarebbe stato il più difficile, era fondamentale rimanere davanti in vista dell’ultima curva verso sinistra. In fondo vedevamo lo striscione di arrivo, poteva sembrare vicino, ma non lo era, sapevo che dovevo restare calmo e scegliere il momento giusto e sono contento di esserci riuscito » spiega Olav Kooij a tuttobiciweb subito dopo l’arrivo. Proprio ieri il forte sprinter olandese ci aveva parlato della sua difficoltà di adattarsi alle alte temperature di questi giorni, ma dopo questo successo sembra proprio che si sia perfettamente acclimatato.
La cosa che ha più sorpreso oggi in Oman è stato l’incredibile lavoro della Visma Lease a Bike trainata da un giovanissimo Pietro Mattio che ha fatto un lavoro incredibile per tenere sotto controllo la situazione. «Sono venuto in Oman alla caccia di una tappa e con la squadra sapevamo benissimo che avremmo dovuto prenderci tutta la responsabilità di controllare la corsa - prosegue Kooij- tutti i ragazzi del team sono stati fondamentali, Pietro in particolare si è messo totalmente a mia disposizione per tutta la giornata, ha lavorato a lungo ed ha dimostrato di essere pronto per il grande salto nel mondo dei professionisti. Siamo in Oman con una squadra di atleti esperti ma anche di ragazzi giovanissimi che hanno la possibilità di confrontarsi con grandi campioni e grandi realtà, credo che sia una cosa bellissima. Ormai il ciclismo cresce in fretta, ci sono giovani talenti pronti a sbocciare, ma hanno bisogno di fare esperienza, di mettersi alla prova, di respirare l’aria del ciclismo vero. »
Dopo questa tappa inaugurale gli occhi di Kooij sono già puntati sulla quarta frazione in cui cercherà di lasciare nuovamente il segno. Dopo la rassegna Omanita si trasferirà all’Uae Tour per poi passare al calendario italiano con Tirreno Adriatico e Milano Sanremo per poi concentrarsi sul Giro d’Italia.
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