Sono giorni frenetici in casa Uae Adq, dopo la piccola pausa di off season sono già iniziati i preparativi in vista del 2025 con il primo ritiro, i primi programmi e le prime uscite. Silvia Persico è atterrata in Spagna due giorni fa, giusto il tempo di ambientarsi che subito sono iniziati gli allenamenti. «Primo giorno e già quasi quattro ore di salita, qui non scherziamo» ci dice ridendo la bergamasca con il suo solito modo di fare. Nella mattinata di martedì ha fatto la prima uscita ufficiale con solo ragazze italiane, una specie di elitè ristretta come aggiunge lei scherzando; al suo fianco c’erano infatti Erica Magnaldi ed Eleonora Camilla Gasparrini, ma anche le nuove arrivate Greta Marturano ed Elisa Longo Borghini, un gruppo già solido che è pronto a fare scintille. Abbiamo approfittato del press day della squadra emiratina per farci accompagnare da Silvia Persico in un viaggio tra gli obiettivi del 2025 e i tanti insegnamenti che le ha lasciato una stagione veramente difficile.
«Per me il 2024 è stato lunghissimo, come se non finisse mai. Ci sono state tante cose positive, ma purtroppo anche tante negative che mi hanno quasi bloccato – ci racconta la bergamasca – ho iniziato tardi per colpa del problema al ginocchio, poi sono arrivati dei problemi famigliari, altri stop, il covid, ero sfinita. Tutto questo però mi ha fatto imparare tanto, ogni stagione è piena di montagne russe, bisogna avere il coraggio di salirci, ma non mollare mai, provare a cogliere le cose positive e farne tesoro. Fortunatamente accanto a me ho avuto le persone giuste e una squadra che mi ha dato un buon supporto e le energie necessarie.» Sentendo parlare Silvia non può che venirci in mente il suo secondo posto alle Tre Valli e quando sotto il palco nel freddo e nella pioggia di Varese ci aveva raccontato come tutto quello fosse una specie di rinascita. «Finalmente avevo ritrovato la voglia di pedalare» ci ripete, eppure nel suo difficile 2024 è arrivata anche la realizzazione del sogno quando a Parigi si è presentata al via della prova Olimpica condivisa con Elisa Longo Borghini, Elena Cecchini ed Elisa Balsamo, un’esperienza che si porta nel cuore e che le ha dato la forza di andare avanti.
Il buon finale di stagione con il secondo posto alla Tre Valli e l’argento ai campionati europei di gravel hanno dato la spinta giusta a Silvia nella preparazione in vista del 2025. Anche per questo inverno ha deciso di mettere da parte le gare di ciclocross, disciplina che l’ha portata fino a conquistare diversi titoli nazionali. «E’ stata una scelta faticosa, ma ho dovuto farla. Il livello del ciclismo su strada si è alzato tantissimo, le stagioni iniziano prima e finiscono tardi, sono sempre più lunghe. Ho disputato l’ultima gara il 12 ottobre, a novembre già iniziava il cross e questo significava o saltare il mese di gennaio o tirare dritto fino ad aprile o maggio senza un attimo di respiro. Mi dispiace tantissimo perché fa parte della mia vita, ma purtroppo è difficile fare entrambe le cose. Ne sento la mancanza, ma dall’altra parte ne sono uscita più riposata, per adesso è così, poi chissà in futuro..» Eppure il ciclocross non è scomparso completamente dalla sua vita, senza competizioni è rimasta la voglia, circa una volta alla settimana di prendere la bici e andare all’avventura facendo ciò che ha sempre amato. Per l’atleta dell’Uae Adq sono cambiate delle piccole cose nella preparazione, niente più fuoristrada, ma anche un approccio diverso alle gare. Nel 2023 avevamo imparato a fare l’abitudine ad un’atleta che puntava alle corse a tappe e che era andata al Giro per tentare la scalata alla generale, ora però Silvia ha deciso di focalizzarsi su altro, rivedere la sua posizione come atleta e gli obiettivi.
Sicuramente il 2025 sarà una bella rivoluzione per il Team Uae Adq che tra le fila ha accolto Elisa Longo Borghini, una figura forte, una donna squadra che è pronta a traghettare la brigata e tutte le compagne verso grandi traguardi. Si tratta di un decisivo cambio di rotta per una squadra che negli ultimi due anni non ha avuto una leader definita; nel 2022 avevano raggiunto un splendido terzo posto al Giro con Mavi Garcia, ma ora c’è la voglia di puntare ancora più in alto. Silvia conosce Elisa molto bene, ha condiviso con lei i colori della nazionale e come un po’ tutti in squadra ha accolto con piacere il suo arrivo. «Ultimamente io ed Elisa abbiamo passato molto tempo insieme, abbiamo fatto tutto l’avvicinamento alle Olimpiadi a passo san Pellegrino e abbiamo condiviso la camera durante il boot camp negli Emirati. E’ un’atleta fortissima che conosco bene, una campionessa che sicuramente porterà ordine in squadra. Quest’anno abbiamo avuto momenti complicati, lavoravamo tanto ma nessuno riusciva mai a finalizzare, è un arrivo che farà molto bene a tutte, ci spronerà a fare ancora meglio e io mi metto totalmente a disposizione con la speranza di condividere con lei delle vittorie e delle belle emozioni » Ci svela Silvia che ci mostra come la presenza di Elisa può dare sicurezza, unità e sicuramente una spinta in più ad un team che viene costantemente paragonato a quello maschile.
Se sei giá nostro utente esegui il login altrimenti registrati.