Julian Alaphilippe è la stella del ciclismo francese e a quattro anni esatti dal suo primo titolo mondiale, conquistato a Imola nel 2020, è pronto a combattere e a cercare di ottenere il miglior risultato possibile per la sua Francia. Anche Alaphilippe è rimasto turbato per quello che è successo alla giovane ciclista svizzera Muriel Furrer e ha espresso alcune frasi di vicinanza alla famiglia della giovane tragicamente morta a Zurigo. «Mi ha colpito molto questa notizia: quello che è accaduto alla giovane ciclista svizzera ci fa ricordare fino a che punto il ciclismo sia uno sport magnifico ma crudele e pericoloso».
Alaphilippe ha manifestato il suo cordoglio alla famiglia, con la consapevolezza però che il ciclismo sta andando avanti e che non bisogna a tutti i costi demonizzare questo sport.
«Non possiamo immaginare di essere nei panni dei suoi genitori, soprattutto a casa loro, questo mi ha toccato molto. Per me in questo momento è importante inviare solo le mie condoglianze e pensare a lei e alla sua famiglia. Lo sport si sta rimettendo in carreggiata, domenica correremo e penseremo a lei e alla sua famiglia, ma fa male». Le gare, così come voleva la famiglia si svolgeranno normalmente e Alaphilippe vestirà la maglia blu della sua nazionale ed è molto motivato per la gara che dovrà affrontare e cercherà di stare con i favoriti, Remco Evenepoel, Tadej Pogacar e Mathieu van der Poel.
Il transalpino, già vincitore di due Campionati del Mondo nel 2020 e 2021, nella prossima stagione correrà con la Tudor Pro Cycling di Fabian Cancellara e sarebbe felice di poter indossare con la nuova squadra, la maglia iridata del corridore più forte del mondo. «Mi sento più in forma rispetto alle Olimpiadi. Anche a Parigi non andavo male, ma c’era qualcosa che mi mancava allora e poi mi sono sentito sempre meglio».
Il percorso sarà impegnativo, su una distanza di 273 chilometri. Le impressioni dopo la ricognizione sono state positive e Alaphilippe pensa di poter essere nel gruppo dei migliori, così come aveva fatto anche a Parigi in agosto. «Abbiamo fatto due giri del circuito e posso dire che mi piace, c’è praticamente tutto. Un corridore per fare bene su questo percorso deve avere diverse qualità, ovvero esplosivo, resistente e tecnico. Richiede molta energia e concentrazione e soprattutto gambe. Corrisponde praticamente alle mie caratteristiche. Siamo qui per provare a vincere la gara, questo è certo. Darò il massimo per non avere rimpianti, ma di certo non correrò non sono venuto per il quindicesimo posto».
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