Mancano poche ore dalla partenza della terza edizione del Tour de France Femmes griffata ASO che per la prima volta propone la Grand Dèpart dall’estero ed in particolare dai Paesi Bassi, patria della campionessa uscente Vollering.
Ad aprire le ostilità saranno i 123 chilometri in programma tra Rotterdam e l’Aia, una prima tappa pianeggiante che fa gola a tante velociste e che le frecce olandesi Lorena Wiebes e Charlotte Kool hanno certamente messo nel mirino.
Il secondo giorno di gara in terra orange prevede in mattinata una tappa in linea, breve (69,7 km,ndr) e piatta (nessun GPM,ndr), da Dordrecht a Rotterdam e nel pomeriggio una cronometro individuale di 6,3 km a Rotterdam.
Mercoledì lo scenario cambierà totalmente. La quarta tappa porterà le atlete da Valkenburg a Liegi. 122 chilometri col “profumo” da classica, un po’ Amstel Gold Race e un po’ Liegi/Bastogne/Liegi. Diverse le difficoltà altimetriche, dal Bemelerberg alla Côte de la Roche-aux-Faucons passando per Cauberg, Redoute e Côte des Forges.
Il quinto atto della Grande Boucle al femminile strizza l’occhio alle attaccanti. Certamente meno esigente della frazione precedente, la tappa con partenza da Bastogne e arrivo ad Amnéville propone cinque Côtes in 152 chilometri (la più impegnativa Côte Hotte 7% dopo 14 chilometri di gara,ndr) prima dell’arrivo.
Venerdì la carovana gialla ripartirà da Remiremont, risalirà la Valle della Mosella, passerà da Lure - “feudo” di Thibaut Pinot – approccerà il massiccio del Jura per poi affrontare in successione Col de Ferriere, Côte de Laviron, La Roche du Prêtre, salire ai 1046 metri s.l.m. di Côte des Fins e planare verso l’arrivo di Morteau che le atlete raggiungeranno dopo aver pedalato per 159 chilometri.
La Champagnole / Le Grand-Bornand sarà la tappa più lunga di questa edizione del Tour e impegnerà le atlete per 166 chilometri. La prima parte della giornata sarà caratterizzata da un percorso vallonato che diventerà più impegnativo attorno al quarantacinquesimo chilometro di gara, quando la strada comincerà a inerpicarsi verso la cima del Col de la Croix de la Serra, GPM di prima categoria posto al termine di dodici chilometri di salita. A seguire le atlete affronteranno Côte de Bois d'Arlod e Côte de Cercier, rispettivamente quarta e terza categoria ma la vera bagarre esploderà a una quindicina di chilometri dalla conclusione nel momento in cui le atlete saranno chiamate a scalare prima Col de Saint-Jean-de-Sixt e poi, quasi senza rifiatare, la salita conclusiva che terminerà sul traguardo di Le Grand-Bornand.
La tappa numero otto, frazione decisiva e conclusiva dell’edizione 2024 della corsa francese, partirà proprio da Le Grand-Bornand e obbligherà le pretendenti alla vittoria finale a scoprire le proprie carte soprattutto sulla salita che condurrà ai 1924 metri s.l.m del Col du Glandon ma ancor di più lungo i tornanti dell’Alpe d'Huez, dove Leontien van Moorsel nel 1992 ingaggiò un duello con Jeannie Longo e dove domenica verrà incoronata la regina del Tour de France Femmes 2024.
LE POSSIBILI PROTAGONISTE – Citata in apertura Demi Vollering, che spillerà sulla maglia il numero uno e cercherà il bis giallo, tra le pretendenti alla vittoria finale c’è anche Katarzyna Niewiadoma che nelle due edizioni precedenti è sempre salita sul terzo gradino del podio finale e, dopo il piazzamento ai Giochi Olimpici, guida la formazione della Canyon//SRAM Racing potendo contare anche sul supporto di Soraya Paladin.
La Fdj Suez ha costruito la squadra per la corsa a tappe francese dando fiducia a Cecilie Uttrup Ludwig che, assieme Évita Muzic, Loes Adegeest e dalla campionessa olimpica della cronometro Grace Brown, vorrà certamente provare a migliorare il settimo posto ottenuto in classifica generale nel 2023. Ha promesso battaglia anche il Team dsm-firmenich PostNL che ha affidato i gradi di capitana a Juliette Labous (quinta lo scorso anno) ma per le prime tappe punta forte sugli sprint della già citata Charlotte Kool e sul lead-out di Rachele Barbieri.
Rimanendo in tema di volate la Lidl Trek si affida a Elisa Balsamo mentre la coppia Realini / Van Anrooij cercherà di fare il meglio possibile in classifica generale. Obiettivo classifica generale anche per Riejanne Markus pronta a guidare la formazione olandese della Visma Lease a Bike assieme alla vicecampionessa olimpica Marianne Vos che in questa edizione del Tour de France Femmes cercherà di cogliere almeno una vittoria di tappa e portare a 256 il numero delle affermazioni in carriera.
Ane Santesteban, ottava lo scorso anno, sarà la donna di riferimento della Laboral Kutxa - Fundación Euskadi che ha portato nei Paesi Bassi le italiane Tonetti, Tomasi e Silvestri.
Tra le azzurre al via anche Erica Magnaldi e Silvia Persico: le due atlete della UAE Team ADQ nel 2023 finirono il Tour in tredicesima e quattordicesima e certamente vorranno attestarsi a posizioni più alte. Chiudiamo citando un’altra nostra connazionale, Barbara Malcotti. La trentina è alla sua terza partecipazione alla Grande Boucle, lo scorso anno concluse in ventiquattresima posizione, migliore atleta della Human Powered Health che quest’anno può contare anche sulla esperienza di Audrey Cordon-Ragot e sullo spunto veloce della polacca Daria Pikulik.
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