Remco Evenepoel si gode il suo ultimo giorno di riposo prima della battaglia finale. In gruppo c’è la paura del Covid-19 e anche il belga è preoccupato, ma dall’altra parte c’è la soddisfazione di essere andato anche lui più veloce di Marco Pantani sulla salita verso il traguardo di Plateau de Beille. Remco veste la maglia bianca di miglior giovane e per l’ultima settimana pensa solo a difendere il terzo gradino del podio e a conquistare la cronometro finale di Nizza. «Sono soddisfatto di quello che ho fatto e mi piacerebbe conquistare un’altra tappa, ma se non dovessi riuscirci, sarei comunque contento di salire sul podio finale a Nizza».
Pogacar è il corridore inarrivabile e il belga lo stima molto, con la convinzione che nessuno oggi può andare veloce come lui. «Tadej Pogacar ha corso come un extraterrestre. È stato veloce e abbiamo corso ad un ritmo molto alto tutto il giorno. È stata dura. Penso di aver fatto bene anche sull'ultima salita. È stato incredibile vederlo battere il record di Pantani in quel modo. Ma sono orgoglioso di me stesso perché anche io sono stato più veloce del Pirata».
Il belga appare sereno e quel carattere orgoglioso che talvolta lo ha messo in difficoltà sembra essere scomparso e anche con i suoi avversari, ha un rapporto amichevole. «Vado d'accordo con tutti in gruppo anche con Vingegaard. Forse come carattere sono un po' più vicino a Pogacar e per questo con lui ho più facilità a parlare».
La cronometro a Nizza sarà sicuramente una buona possibilità per Evenepoel di vincere ancora. Il belga campione del mondo in carica di specialità, ancora una volta è il favorito per il successo. «Conosco quasi tutta l'ultima settimana. Ho fatto la ricognizione di diverse tappe due o tre volte e questo mi da una certa tranquillità. Sappiamo cosa ci aspetta e sono molto motivato. Sto cercando di guardare avanti verso la cronometro e non vedo l’ora che arrivi, anche se assomiglia più a una tappa di montagna».
Remco è sicuro e se guarda alle tappe precedenti, sa di aver fatto un buon lavoro. «Penso principalmente a difendere la mia posizione in classifica generale. Come squadra ci siamo comportati molto bene e lo abbiamo dimostrato nei momenti in cui le tappe erano particolarmente nervose, come ad esempio sugli sterrati. Sono pienamente soddisfatto di quello che abbiamo fatto».
La Soudal Quick-Step fin dal primo giorno di gara ha deciso di prendere precauzioni contro il Covid-19. Remco Evenepoel già in Italia si era presentato con la mascherina sul viso e adesso le misure di sicurezza sono state estese a tutto il personale. «Facciamo test personali ogni giorno. Ci sono stati già diversi casi in corsa e corridori che hanno dovuto abbandonare il Tour. Il nostro staff effettua test quotidiani e per il momento tutti sono negativi. All'arrivo tutti gli uomini indossano una mascherina, perché è lì che si trova la folla più numerosa ed è più facile contagiarsi. Vogliamo essere sicuri per la nostra salute, perché il Covid c’è e io già lo scorso anno sono stato costretto a lasciare una corsa perché ero positivo».