Davvero un gran numero quello firmato da Jan Christen, ventenne talento svizzero della UAE Emirates, nella 85a edizione del Giro dell'Appennino. Il suo attacco sulla salita della Madonna della Guardia non ha lasciato scampo ad un esiguo drappello di inseguitori, col cui sprint si completa il podio: secondo Simone Velasco (Astana) e terzo Diego Ulissi davanti a Filippo Baroncini per un trionfo UAE, che rispetta i gradi di top team del lotto mentre in Francia c'è un Pogacar che sogna la doppietta Giro-Tour.
LA CORSA. Dopo l'avvio a Novi Ligure dedicato alla memoria di Flavio Repetto, storico patron della Novi Elah Dufour venuto a mancare lo scorso anno, prova ad avvantaggiarsi un trio tutto straniero Stedman-Walker-Jenner che viene ripreso subito dopo il traguardo volante di Pasturana al km 9. Al km 17 va via invece la fuga buona, che comprende pure i tre avventurieri precedenti: Trevis Stedman (Q36.5 Continental), Samuel Jenner (Bridgelane, squadra australiana diretta per l'occasione in ammiraglia dalla veneta Valentina Scandolara), Zac Walker (Rime Drali) insieme al compagno Simone Lucca (fratello del Riccardo professionista in VF Bardiani), Simone Olivero (Corratec Vini Fantini), Alessandro Motta (Biesse Carrera) e Gabriele Casalini (MBH Colpack Ballan).
Il gruppo, comprendente tra le altre 3 formazioni World Tour e 4 Professional, lascia andare oltre i quattro minuti, divario che si dimezza sui passi di Castagnola e Giovi. Davanti è particolarmente attivo l'ex campione sudafricano Stedman, che fa incetta di sprint intermedi, e si segnala il duello per i GPM tra Walker e Casalini. Proprio loro due sulla picchiata di metà percorso creano il buco, ma quando si sale sulla Crocetta d'Orero il non ancora ventenne Casalini deve cedere il passo al contrattaccante Jenner, che scollina poco dietro a Walker. Quest'ultimo, ex Tudor U23 dell'isola di Man, si gode l'aritmetica conquista della maglia degli scalatori e viene riassorbito, ultimo superstite dell'azione di giornata, a 50 km dall'arrivo.
Non è certo un momento casuale per il ricompattamento del gruppo principale, trainato da una UAE chirurgica. Lì comincia infatti la fase "calda" dell'Appennino, con Paul Double (Polti Kometa) a transitare in testa sulla Bocchetta, poi un effimero allungo di discesa di Alex Tolio (VF Bardiani Csf Faizanè), Andrea Garosio (Polti Kometa), Filippo Conca e Guillermo Martinez (Q36.5 Continental) infine, sull'ascesa alla Madonna della Guardia, il contrattacco decisivo di Jan Christen. Dapprima con Double, insieme al quale acciuffa e sorpassa il quartetto di testa, successivamente in solitaria verso il secondo successo stagionale dopo la seconda frazione del Giro d'Abruzzo ad aprile. Dietro Christen è una decina di uomini a resistere e superare insieme il velocissimo finale, per giocarsi in via XX Settembre le posizioni d'onore. Seconda affermazione UAE consecutiva dopo quella di Hirschi l'anno scorso: marchio elvetico.
ORDINE D'ARRIVO
1. Jan Christen (UAE Emirates) in 4.58’47”, media 39,860 kmh
2. Simone Velasco (Astana Qazaqsan) a 56”
3. Diego Ulissi (UAE Emirates)
4. Filippo Baroncini (UAE Emirates)
5. Jonathan Caicedo (Petrolike Forte Sidermec)
6. Louis Barre (Arkea B&B Hotels)
7. Paul Double (Polti Kometa)
8. Alessandro Verre (Arkea B&B Hotels)
9. Unai Iribar (Equipo Kern Pharma)
10. Finn Fisher-Black (UAE Emirates)
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