Doveva essere il primo banco di prova del Giro, la prima tappa con arrivo in salita e l’occasione buona per mettere un po’ in subbuglio la classifica generale, ma Elisa Longo Borghini ha tenuto perfettamente il controllo della situazione. Nei 13 km di salita verso Toano, caratterizzati da un sole cocente e un caldo praticamente infernale, la maglia rosa è arrivata accanto a tutte le sue dirette sfidanti e pagando solo 6” da Niamh Fisher Black, la grande protagonista di giornata.
«E’ stata una giornata molto difficile soprattutto per le alte temperature che hanno fortemente condizionato la tappa, sapevamo che bisognava idratarsi bene e non farsi cogliere alla sprovvista. La tappa è andata esattamente come mi immaginavo, in salita mi sono trovata bene, ho avuto ottime sensazioni anche se nel chilometro finale ammetto di aver patito un po’ il caldo, ma credo sia stato lo stesso per tutte. Forse l’unica del gruppo che con questo clima ha una marcia in più è Mavi Garcia che anche oggi ha dimostrato questa sua particolare attitudine» ci ha spiegato Elisa Longo Borghini che purtroppo in diverse occasioni abbiamo visto patire il caldo, ma sempre anche riprendersi prontamente. «Di solito c’è sempre un giorno al Giro che prendo il mio classico colpo di calore – riprende anche un po’ scherzando– questa volta incrociamo le dita e vediamo di non fare brutti scherzi »
Sulla salita verso Toano abbiamo visto una Gaia Realini mettersi a totale disposizione di Elisa Longo Borghini facendo un perfetto lavoro di squadra. Sulla carta sono entrambe con il ruolo di capitana, ma ora viene necessariamente da chiedersi se quel 1’37” a separare le due nella generale di fatto non debba definire meglio i ruoli. «Gaia è con me la leader della squadra, entrambe siamo qui per fare classifica, ma lei a differenza mia è una scalatrice pura e sicuramente le ultime due tappe sono più adatte a lei - prosegue Elisa analizzando con noi tutte le possibili favorite – oggi Juliette Labous ha dimostrato ancora una volta di essere molto forte in salita, Fisher Black invece ha vinto con una bella azione. Lotte Kopecky non va assolutamente sottovalutata, va forte dappertutto e non mi stupirei di vederla lottare per la maglia rosa».
Sicuramente la tappa del Blockhaus potrebbe stravolgere completamente la classifica e i giochi devono essere considerati ipoteticamente aperti fino all’ultima frazione in programma domenica prossima, anche quella altrettanto dura. La Lidl Trek può contare su una doppia carta da giocare, due atlete fortissime che si rispettano e che lavorano bene insieme, e che sicuramente potrebbero onrare al meglio la maglia rosa.
Intanto la carovana rosa è pronta ad affrontare due tappe intermedie e relativamente più semplici rispetto al dittico infernale del fine settimana. Sarà l’occasione buona per una fuga? Per toglierci ogni dubbio lo chiediamo direttamente alla maglia rosa. «La tappa di domani è insidiosa, spero sia una giornata buona per la fuga. Anche oggi ho visto molti tentativi di attacco da parte di squadre minore e sarebbe bello vedere qualcuna di loro ottenere un buon risultato. Logicamente bisognerà sempre tenere la situazione sotto controllo» risponde prontamente Elisa. La squadra della campionessa italiana è indubbiamente la più forte eppure mentre ragioniamo su domani la nostra mente è già proiettata sul Blockhaus. Una domanda diretta è impossibile perché effettivamente nessuno può sapere cosa succederà, in qualche modo cerchiamo di capire da Elisa in che modo verrà gestita la tattica in squadra. «Sarebbe bello lasciare questa maglia rosa a Gaia» ci dice sottovoce e con un po’ di emozione. E a noi come risposta basta.