Jasper Philipsen in questo tour de France non riesce proprio a vincere. L’8a frazione della Boucle ne è la dimostrazione. Sentiamo cosa ne pensa Re Leone Cipollini.
Mario, che mi dici della volata?
«Che questa come le altre è stata strana. Non c’è una squadra che riesca e mettere in fila il gruppo. Comunque bravo Girmay che si dimostra il più esplosivo. Appena la strada tira un po’ all’insù, lui tac. Però come ti dicevo non sono volate "vere". Fino ai 6-700 metri il gruppo è tutto appallato».
Cosa mi dici di Philipsen e la sua Alpecin?
«Che si meritano una bella zampata. Non puoi arrivare ai due chilometri e mezzo in quella posizione e poi sperare di vincere. Le volate vanno costruite, lavorate. Poi quando scatta Philipsen, facci caso, sulla destra scatta anche un suo compagno. Boh».
Finora sono la delusione di questo Tour.
«Certo! Sono in Francia senza un uomo di classifica, puntano tutto sulle tappe e non ne hanno ancora vinta una. E in squadra c’è anche Van der Poel che oggi avrebbe potuto fare lo sprint anche lui. Sono corridori superlativi. Ma nel team sembra non ci sia tensione, concentrazione. Forse il fatto che lui corra solo per allenarsi, perché ha in testa l’Olimpiade, condiziona il rendimento di tutti. L’uomo faro è in stand-by, di conseguenza è come se gli altri si adeguassero».
Pogacar, Evenepoel e Vingegaard stanno facendo fuoco e fiamme mentre finora mancano le sfide di quello che potremmo chiamare l’altro Tour: Van der Poel contro Van Aert.
«Vero. Però chissà, magari domani attaccano sui tratti sterrati. Vedremo. Però il belga non mi pare molto tirato».
Hai visto altro?
«Ho visto che De Lie, campione belga, ha fatto lo sprint con le mani sulle leve. In più quasi tampona Girmay e Philipsen. Sono incredibili questi errori. Forse in gruppo mancano i maestri o forse questi corridori sono poco attenti, poco lucidi. Distratti».