Il Giro d’Italia Women è pronto ad animare la penisola per 8 giorni di gara e sicuramente a regalare emozioni. Otto tappe per un totale di 877 km tutt’altro che semplici, il gruppo pedalerà da Brescia a L’Aquila dove verrà consegnata la maglia rosa finale e si conoscerà il nome di chi succederà ad Annemiek Van Vleuten. 22 le squadre iscritte per un totale di 154 partenti tra cui spicca la maglia di campionessa del mondo di Lotte Kopecky. Le atlete italiane al via saranno in tutto 49.
Le ultime 7 edizioni del Giro d’Italia femminili sono state di firma olandese, ma quest’anno il dominio orange potrebbe terminare. Annemiek Van Vleuten, la vincitrice delle ultime 2 maglie rosa, ha appeso la bici al chiodo e Demi Vollering, recentemente vincitrice del Tour de Suisse, è già concentrata sulle Olimpiadi: le avversarie hanno campo libero e magari potrebbe arrivare anche un successo italiano che manca dal 2008.
A differenza delle edizioni passate è veramente difficile fare grandi pronostici, sono tante le atlete che possono ambire alla vittoria finale e vista la temibile scalata al Blockhaus della penultima giornata di gara, non si può che pensare alle scalatrici. Sicuramente l’atleta più attesa è Juliette Labous (Team Dsm) già vincitrice nel 2022 della tappa con arrivo a Passo Maniva, l’anno scorso aveva chiuso in seconda posizione, risultato che vorrà assolutamente migliorare. Ad impensierire i sogni della francese ci saranno prima di tutto Elisa Longo Borghini e Gaia Realini, ancora non sono chiari i piani in casa Lidl Trek, molto probabilmente l’abruzzese punterà alla generale e la campionessa italiana ad una tappa, ma sicuramente questa doppia possibilità potrà mettere le avversarie in difficoltà. Tra le pretendenti al podio ci sono anche Silvia Persico (UAE Team Adq) , la scalatrice neozelandese del Team Sd Worx Niamh Fisher Black, la spagnola Mavi Garcia (Liv Alula Jayco) terza nel 2022 e la danese Cecilie Ludwig Uttrup (Fdj Suez) che però quest’anno non è mai riuscita a trovare il giusto colpo di pedale.
Si fa invece molto più interessante la battaglia per la maglia bianca che sulla carta potrebbe essere la più agguerrita degli ultimi anni. La favorita è senza ombra di dubbio Neve Bradbury (Canyon Sram Racing), recentemente seconda al Tour de Suisse dietro a Demi Vollering e che potrebbe anche puntare alla rosa e che dovrà condividere i gradi di capitana con la compagna di squadra Antonia Niedermaier che l’anno scorso aveva vinto la tappa di Ceres, Nel panorama giovani occhi puntati anche su Ella Wyllie (Liv Alula Jaico), sull’olandese della Visma Lease a Bike Fem Van Empel e sulla campionessa del mondo junior Julie Bego (Cofidis Women).
Se le scalatrici avranno molto terreno a disposizione, lo stesso non si può dire delle velociste per cui la seconda tappa con arrivo a Volta Mantovana potrebbe essere l’unica a disposizione. A sfidare la favoritissima Lotte Kopecky troviamo le italiane Elisa Balsamo (Lidl Trek), Chiara Consonni e Eleonora Camilla Gasparrini (UAE Team Adq). La campionessa del mondo è sicuramente una delle pretendenti anche per le tappe intermedie del Giro adattissime ad attaccanti e passiste del calibro di Elise Chabbey (Canyon), Grace Brown (Fdj Suez), Urska Zygart (Liv Alula Jayco), Ane Santesteban (Laboral Kutxa) Arleinis Sierra e Liane Lippert (Movistar Team)
Tra i nomi che potrebbero regalare delle soprese segnaliamo la fuoriclasse del ciclocross Ceylin Alvarado (Fenix Deceuninck) e le italiane Monica Trinca Clonel (Bepink Bongioanni) e Giada Borghesi (Human Powered Health), entrambe due grandi rivelazioni del 2024.
Per la prima tappa a cronometro che assegnerà la prima maglia rosa la sfida potrebbe avere due grandi favorite: le italiane Vittoria Guazzini (Fdj Suez) ed Elisa Longo Borghini.
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