Il Giro è ripartito dopo il giorno di riposo e la tappa con arrivo a Cusano Mutri (Bocca della Selva) è andata al francese Valentin Paret-Peintre, portacolori della Decathlon AG2R La Mondiale Team. Il transalpino, visibilmente commosso, dopo aver tagliato il traguardo, ha subito abbracciato il fratello maggiore Aurelien, che corre con la sua stessa squadra e ha festeggiato con lui la prima vittoria da professionista..
«Questa vittoria vuol dire tanto per me è la mia prima vittoria da professionista. Vincere in un grande giro è veramente qualcosa di fantastico. E’ veramente una vittoria bellissima. Sapevo quando ho iniziato il Giro di avere le gambe per vincere una tappa, ma tra il dire e il fare c’è veramente tanta differenza».
Valentin Paret-Peintre viene da una famiglia di ciclisti, con una sorella che correva e il fratello Aurelien che veste come lui la maglia della Decathlon AG2R La Mondiale Team e quando sono fuori condividono anche la stessa camera. Lo scorso anno era stato proprio Aurelien a vincere una tappa al Giro e adesso è toccato a Valentin, il più piccolo di casa.
«Con mio fratello non ho parlato molto in fuga, ma sapevo che anche lui aveva delle buone gambe. Entrambi avevamo molta fiducia. Lui ha vinto lo scorso anno e adesso è successo a me. Probabilmente dovremmo tornare ogni anno a correre in Italia».
La vittoria nel finale non era scontata, perché in fuga c’era lo sloveno Tratnik all'attacco. Alla fine però, con l’aiuto del connazionale Bardet, Valentin è riuscito a raggiungere il corridore della Visma-Lease a Bike e poi ad arrivare da solo sul traguardo della nona tappa. «Nel finale, quando sono rimasto con Bardet abbiamo parlato e abbiamo deciso di andare a riprendere Tratnik. Poi ho pensato che se non fossi partito per primo non saremmo mai riusciti a rientrare sullo sloveno, ma alla fine ci siamo riusciti».
La gioia per Valentin Paret-Peintre è veramente tanta e il francese si considera un ragazzo semplice e che ama andare in bicicletta. «Riguardo a me non so che dire veramente, vivo in una regione tranquilla quella di Chambéry e ve la consiglio per la vacanza. Poi non c’è molto altro da dire su di me».
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