TIBERI. «GRAZIE BUGNO, GRAZIE POGACAR: ORA STA A ME MOSTRARE DOVE POSSO ARRIVARE»

GIRO D'ITALIA | 14/05/2024 | 08:20
di Francesca Monzone

Per Antonio Tiberi questo Giro d‘Italia è tutto in crescita e dopo aver ricevuto i complimenti sia da Tadej Pogacar che da Gianni Bugno, il corridore della Bahrain Victorious, pieno di orgoglio ha detto che vuole migliorare un po’ ogni giorno. Per il ragazzo di Frosinone, questa è la prima volta al Giro d’Italia dopo che nel 2022 e anche lo scorso anno ha partecipato alla Vuelta di Spagna.


«Posso dire che rispetto ai primi giorni sto migliorando – ha detto Tiberi durante la conferenza stampa nel giorno di riposo –. Rispetto alla Vuelta mi sento sicuramente più preparato e sto anche meglio fisicamente. Penso di essere maturato e di aver raggiunto un livello che mi permette di essere in classifica con i migliori, in questo Giro. Il mio obiettivo resta la classifica generale e spero di poter avanzare ancora».


Gianni Bugno, che il Giro d’Italia lo ha vinto nel 1990 vestendo la maglia rosa dalla prima all’ultima tappa, ha detto che Tiberi è molto pimpante e che con lui potrebbe iniziare il nuovo futuro del ciclismo italiano.

«Gianni è stato un grande corridore e mi sento lusingato dalle sue parole. Questa è una cosa che mi gasa molto e mi rende orgoglioso, mi farà bene pensare alle sue parole quando sarò in bici».

In casa Bahrain-Victorious c’è anche Damiano Caruso, il siciliano che nel 2021 era arrivato secondo alla corsa rosa e che quest’anno, in tanti speravano di vedere in testa sulle strade della corsa rosa. «Damiano in questa prima parte di Giro è stato abbastanza sfortunato con due cadute, però adesso sta meglio e si sta riprendendo e anche il di morale sta bene. Diamogli qualche altro giorno per riprendersi dalle cadute e poi sono convinto che dirà la sua in corsa».

Tiberi si sente bene ed è curioso di vedere come arriverà a Roma. Di anni ne ha 22 e in carriera ha già ottenuto risultati incoraggianti, come un oro a cronometro nei Mondiali del 2019 e alcuni piazzamenti e in questa corsa rosa, è sesto in classifica generale e secondo in quella dedicata ai giovani. «Voglio vedere dove riuscirò ad arrivare in classifica. Per adesso la corsa si sta dimostrando un ottimo test, questo è il  primo grande giro che affronto da capitano di una squadra ed è tutto nuovo per me anche a livello di responsabilità e per il fatto che bisogna essere sempre concentrati al massimo in ogni tappa. Dovrò capire tante cose, per esempio come risponderà il mio fisico in queste tre settimane, considerando anche il forte stress».

Da oggi partirà la seconda settimana di corsa e Tiberi, pensa che nei prossimi giorni ci saranno buone possibilità per lui, in particolare con la cronometro di Desenzano sul Garda.

«Adesso arriverà la parte più bella del Giro d'Italia, con le tappe più interessanti. Questa seconda settimana mi ispira abbastanza, anche perché già la tappa con partenza da Pompei sarà subito esplosiva e dovremo fare attenzione nel finale. C’è poi la tappa con i muri marchigiani, che sarà come una piccola Liegi. La prima tappa dopo il giorno di riposo è sempre un’incognita, perché c’è chi ha recuperato e sarà subito attivo e chi invece dovrà scaldare il motore. Ci sarà anche l'ultima cronometro del Giro e io ci tengo tantissimo a far bene. L'ho provata e so che se tutto andrà nel modo giusto allora potrò guadagnare ancora sui miei avversari».

Anche Pogacar anche ha parlato bene del giovane Antonio: Tiberi, oltre ad essere lusingato, spera di poter parlare presto con il campione sloveno.

«Non ho ancora avuto la possibilità di scambiare quattro chiacchiere con Pogacar. Lui ha la maglia rosa e in corsa è sempre davanti fin dalla partenza e poi a fine gara è sempre impegnato con stampa e premiazioni. Mi è stato detto dei suoi complimenti per me e sono molto contento e fiero di una cosa del genere. Quando un campione come lui ti elogia è sempre bello. Cosa si può dire su Pogacar? E’ sempre scontato parlare di lui, sta dimostrando come sempre di essere un grande campione, lo abbiamo visto in tutte le tappe, ha aiutato Molano nella volata e nelle altre vittorie e riesce sempre a stupire il pubblico con delle azioni straordinarie. E’ un campione vero, c’è poco da aggiungere».

L’italiano durante la tappa con arrivo a Prati di Tivo, è stato l’unico che ha provato ad attaccare la maglia rosa, dimostrando di avere un carattere deciso senza temere un avversario forte. «In Abruzzo si era venuta a creare una situazione particolare dal mio punto di vista. Quella salita la conoscevo solo perché l’avevo fatta in allenamento e mi ha stupito che la UAE avesse fatto tutta l'ascesa a ritmo alto ma non altissimo. Quando eravamo vicino all'arrivo pensavo che Tadej avrebbe fatto qualcosa, ma quando ho visto che nessuno si muoveva ho pensato che era arrivato il momento di smuovere un pochino la situazione. Quando riesci ad attaccare senti sempre una bella sensazione».

Copyright © TBW
COMMENTI
Crescita interessante
14 maggio 2024 09:30 Albertone
Sta facendo bene, senza pressioni. In un Giro con il livello medio/basso almeno puo' fare esperienza. P.s. il Giro di Bugno non serve ricordarlo ogni giorno....

@Albertone
14 maggio 2024 10:36 Frank46
Io non credo che il livello sia medio basso, i corridori che si giocheranno 2° e 3° posto in questo Giro sono corridori che a parità di stato di forma possono giocarsi il 3° posto al Tour. Non vanno più piano di Adam Yates che lo scorso anno arrivò 3° al Tour o di Thomas che fece la stessa cosa due anni fa. Ne tanto meno di Carapaz che pure arrivò terzo recentemente. Pogacar, come Vingeegard hanno un livello stratosferico, gli altri un livello alto.
I vari Hidley, Del Toro, Ayuso, Rodriguez, Tiberi, Bardet, Thomas, Kuss, Martinez, Bernal, Lipowitz ecc ecc al loro top hanno un livello alto ma molto distante dai due fuoriclasse.
Evenepoel è un fuoriclasse ma non si è capito bene quanto valga nei GT.
Roglic è un grande campione ma comunque pur essendo al top lo scorso anno ha fatto fatica a battere Thomas.
Il livello del Giro viene sempre sottovalutato, in primis da noi italiani.
Per anni alcuni corridori fanno sempre classifica al Giro e diciamo che sono scarsi, poi se vanno al Tour a fare alta classifica e non vengono al Giro diciamo che quest' anno il Giro è scadente perché mancano quei corridori che facevano classifica al Giro mentre al Tour non si sa perché diventano corridori di alto livello.
Doumulin, Roglic, Carapaz, Hidley e molti altri prima di fare classifica al Tour venivano al Giro e non venivano considerati. Poi hanno fatto podi o comunque ottime prestazioni al Tour e allora il loro livello era alto.

@ frank
14 maggio 2024 10:59 Albertone
https://www.tuttobiciweb.it/article/2024/05/14/1715068495/giro-italia-2024-giro-statistiche-pofessor-di-trapani

Aspettiamo
14 maggio 2024 11:32 Bullet
C'è ancora molto da dire ma soprattutto da fare, Prati di Tivo sembrava la maestra che ha lasciato un'ora di ricreazione e c'era il timore di muoversi.

Tiberi
14 maggio 2024 11:34 italia
Sta andando benissimo e la top fine e' alla sua portata; importantissimo e' stare calmo non strafare ed evitare i fuori giri; nei GT la selezione si fa sul passo non sugli scatti ( opinione personale)

Considerazione
14 maggio 2024 12:03 italia
Per me il top 5 del giro corrisponde al top 10 del tour; inoltre un prof partecipa al giro con una preparazione buona al tour con una massimale; perché al tour c' è un interesse "calcistico" i mass media ne parlano a profusione, ti fa sentire una star c' è in Presidente che va "nella corsa" : esempio uno che va in fuga al tour il giorno dopo se ne parla sui giornali ..... in Italia per avere qualche notizia tranne una eccezione ..deve andare a ..chi l'ha visto....

@Albertone
14 maggio 2024 12:57 Frank46
Questo è sotto gli occhi di tutti.
Il Tour è la corsa più importante al mondo e se fai prima il Giro rischi di non essere al top per il Tour. Inoltre se fai le classiche monumento hai bisogno di staccare, a meno che non corri solo la Liegi.
Quindi le squadre tendono a mandare maggiormente gli uomini simbolo del momento al Tour.
Però non esistono solo gli uomini del momento e non contano solo le classifiche odierne.
Al Giro nascono i fuoriclasse o i grandi campioni che poi nel giro di pochi anni si giocano i podi al Tour. Sto dicendo che arrivare a podio al Giro non è tanto più facile che farlo al Tour.
È difficile che al Giro vedrai dei super squadroni in cui i gregari potrebbero tranquillamente essere corridori da podio o da top 5 ma devono fare da gregari a qualche fuoriclasse.
Ad esempio la UAE non ha portato Ayuso, Almeida o del Toro.
Ma stai certo che Martinez al top, Thomas ancora in grande condizione, giovani come Tiberi, Ujtdesbroeks nelle stesse condizioni al Tour non sarebbero delle comparse.
Quando Evans o Vinocurov venivano al Giro non è che avevano vita facile.
Quando Andy Shleck, Carapaz, Doumulin, Roglic, Adam Yates si mettevano in mostra al Giro erano già i corridori che poi sono arrivati al podio al Tour.
Tiberi in futuro lotterà per il podio al Tour. Io parlo di prestazioni non di classifiche. Ormai le squadre hanno campioni a volontà, alcuni sono già affermati, altri si affermeranno altri ancora sono a fine carriera e devono centellinare le gare a cui partecipano ma quelle poche corse le fanno ai soliti alti livelli sebbene non sono più trai primi nelle classifiche non potendo andare forte tutto l' anno.
Le classiche non sono tutto, il livello è alto.

Vuelta
14 maggio 2024 13:17 Frank46
Nell' articolo che mi hai linkato si parla anche di Vuelta. In quanto a nomi e classifiche individuali dei vari corridori qualche anno sarà stata persino superiore al Tour la partecipazione ma in che condizioni si presentavano. Alcuni buone ma non certo al top avendo corso il Tour, altri solo per preparare il mondiale. Un conto è andare in una corsa e preparare la come grande obiettivo stagionale un conto è andarci già spompati o in ritardo di condizione per preparare altro. Teniamoci stretto il Giro e riconosciamo il grande valore dei partecipanti perché il Giro non ha nulla da invidiare alla Vuelta e sebbene non è il GT più importante al mondo non è neanche una gara di serie b e tutti i corridori che si giocano il podio al Giro solitamente finiscono anche per giocarselo gli anni a venire al Tour.

Quelli che inseguono Pogi
14 maggio 2024 15:30 JeanRobic
Non valgono un podio al Tour, si è visto alla Tirreno-Adriatico, è la terza fascia e sono quasi tutti senza palmares nei grandi Giri (a parte Thomas): la seconda fascia è rappresentata da i gemelli Yates, Ayuso, Rodriguez, Hindley, Geoghegan-Hart, Kuss... insomma chi ha fatto intravedere di avere le tre settimane al top nelle gambe, onestamente questi qui si stanno scoprendo ora. Poi c'è la prima fascia con Pogi, Vingegaard, Roglic, Evenepoel.

jeanrobic
14 maggio 2024 16:06 fransoli
però è anche vero che di quelli in secondo fascia due sono UAE compagni di squadra di Pogacar, Hindley è compagno di squadra di Roglic e gli farà da gregario al tour, Kuss idem con Vingegaard.... quindi la seconda fascia è per forza di cose quasi inesistente... e la colpa è degli squadroni che preferiscono concentrare tutte le loro risorse al Tour... ad esempio non capisco perché la Bora non abbia portato Hindely al Giro, che cavolo se ne fanno al tour di Hindley, Vlasov e Roglic insieme quando sarnno certamente la UAE e la Visma a rendere dura la corsa? Boh

X Fransoli
14 maggio 2024 18:14 JeanRobic
Sono d'accordo, si molti sono in ottica gregariato al Tour, io li prendevo singolarmente e ne facevo una valutazione indipendente. Si alcuni ottimi corridori come Hindley e Vlasov potevano portarli al Giro, invece di puntare su Lipowitz che è ancora tutto da scoprire (non hanno portato nemmeno Buchmann). E soprattutto Roglic e uno che corre di rimessa, che attacca poco e ancora, se Pogacar e Vingegaard sono al 100% potrà soltanto fare terzo, anche con la fortuna dalla sua.

@fransoli
14 maggio 2024 18:20 Frank46
Si ma infatti è proprio quello che volevo dire. Al Tour è pieno di campioni ma la maggior parte sono gregari quindi poi arrivare al podio al Giro non è molto più semplice che arrivare al podio al Tour, tanto si sa che tolti i due fenomeni gli altri big sono tutti su un livello simile.
In teoria però al Tour le seconde linee se utilizzate bene come seconde punte al Tour può creare varianti tattiche per provare a mettere in difficoltà le squadre avversarie. Qui la Bora in realtà aveva portato anche Lipowitz ma purtroppo sono stati sfortunati. La INEOS ha portato Aresman, la Bahrein ha portato Caruso ma è andata come è andata. La Visma ha portato proprio una squadretta visto il suo potenziale, dopo l'infortunio di Van Aert mi aspettavo che portassero Kuss che lo scorso anno ha dimostrato di poter reggere persino tutti e 3 i GT ad altissimi livelli.
La Decathlon invece ci ha puntato molto sul Giro se si pensa che non ha le stesse capacità delle squadre migliori.

@JeanRobic
14 maggio 2024 18:28 Frank46
Per favore non si può utilizzare come termine di paragone la Tirreno Adriatico, chi va al Giro non deve stare in forma alla Tirreno, deve stare in forma al Tour of Alps. Tiberi era molto indietro di condizione alla Tirreno, già al Catalogna era tutta un altra storia e successivamente ha continuato a migliorare la sua forma. O'Connor ha già lottato per il podio al Tour. Martinez ad inizio stagione batteva Evenepoel e se lo poteva pure risparmiare di stare già così in forma ma comunque ha fatto vedere quello che vale e poi ha un po' staccato per prepararsi al Giro. Al Romandia c'erano tanti corridori che lotteranno per il podio al Tour e Lipowitz in salita li ha suonati tutti.

Si ok Frank46
14 maggio 2024 19:20 JeanRobic
Ma cosa hanno fatto mai Tiberi e Lipowitz nelle tre settimane, paragonarli a Hindley, Vlasov e compagnia al momento è una bestemmia. Poi sicuramente avranno modo di crescere e anche di andare anche più forte dei sopracitati, sono ancora alle prime armi, tu hai detto che sono da top 3 al Tour, ma che stai dicendo è un'eresia.

JeanRobik
14 maggio 2024 22:38 Frank46
Cosa avevano fatto Hidley, Carapaz, Geoghenart prima di palesarsi al Giro?
All' epoca la solita tiritera che al Giro c' erano le pippe, poi appena hanno fatto qualcosa di buono al Tour sono campioni. Ma questo vale per la stragrande maggioranza dei corridori, sono quasi tutti passati dal Giro e ogni volta si diceva che erano corridori che al Tour non sarebbero stati neanche da top 10.
Tiberi al Tour lotterà per il podio. Ma uno che va così forte a cronometro e tiene bene in salita è ovvio che ha le possibilità di farlo.
Alla Vuelta non era in grande condizione ma ha dimostrato di reggere bene le 3 settimane.
Guardate le prestazioni non le classifiche che oltretutto non hanno alcun senso a prescindere. Io in questo Giro vedo diversi giovani promettenti e Tiberi aldilà del risultato finale è già una sicurezza.

Non è uguale
15 maggio 2024 09:36 JeanRobic
Tiberi non lotterà per nessun podio se perde le ruote di O'Connor nella volatina finale, al Giro del 2020 Hindley e Geoghegan Hart sparpagliavano il gruppo ogni volta che acceleravano con i vari Nibali, Fuglsang, Majka, Almeida e Pozzovivo a prendere minuti (tappa di Piancavallo, Stelvio e Sestriere), non c'era nessun gruppetto di uomini di classifica, soltanto loro tre facevano gara (con Kelderman), qui il livello è veramente basso come non si era mai visto prima. Poi Tiberi avrà modo di farsi le ossa al Giro per poi dare l'assalto al Tour in futuro. Non si sa neanche se non crollerà nella terza settimana. Va bene essere tifoso perché é italiano ma bisogna guardare la realtà.

JeanRobik
15 maggio 2024 19:16 Frank46
Certo Kelderman! Quindi secondo te Kelderman è più forte di Tiberi?
Staccavano Nibali? Quale Nibali? Quello che si staccava con il forcing di Ganna e Michael Rogers?
Non conta il nome ti sembra che fosse il Nibali dei tempi d'oro?
Oltretutto corridori diversi, quanti minuti darebbe Tiberi in 70Km di cronometro a Hidley e Geoghenart (che non sono neanche scarsi a crono ma non c'è paragone).
Quante volte abbiamo visto il miglior Nibali perdere secondi nelle volatine dopo aver tentato degli allunghi?

Poi a me tifoso di Tiberi lasciamo stare che come ho già detto che la storia del gatto mi è rimasta qui ma nonostante ciò rimango obiettivo e obiettivamente Tiberi senza la sfiga della 2a tappa sarebbe secondo.
Per me è un corridore granitico.
Se Tiberi fosse stato straniero avrei detto le stesse cose, quando vedo un giovane che ancora non ha avuto modo di farsi un palmares ma riconosco le qualità lo dico.

Hai dimenticato i tuoi dati, clicca qui.
Se non sei registrato clicca qui.
TBRADIO

00:00
00:00
A soli 66 anni, vinto da una malattia muscolare degenerativa, si è spento ieri pomeriggio l’ex professionista olandese Jos Lammertink. Già da giovane si era messo in luce conquistando il titolo nazionale olandese tra i dilettanti ed è stato tra...


Sette trionfi, sette Oscar! Elisa Longo Borghini eguaglia il record di Fabiana Luperini e torna su quel trono di miglior ciclista italiana che aveva ceduto momentaneamente lo scorso anno, al termine di una stagione difficile, conclusa anzitempo a causa di...


La nebbia mattutina avvolge l’ombra del Vigorelli nella tipica atmosfera d’autunno ormai inoltrato. Tutto è silenzio intorno, ma laggiù in lontananza, al bordo della pista umida e sdrucciolevole, si scorgono quattro figure che, leggere, diremmo quasi eteree, fanno capannello intorno...


Ottantatrè anni, fiorentino, campione italiano dilettanti nel 1962 e una settimana dopo già professionista fino al 1978, Roberto Poggiali fa parte della commissione che aggiudica i premi del Giglio d’oro. Questa è la seconda puntata dei suoi ricordi e racconti,...


E’ stata una grande sorpresa per Ivano Fanini l’arrivo di una troupe della televisione tedesca ARD, ovvero la Rai teutonica, per intervistarlo sul tema del doping nel ciclismo professionistico.  Sullo slancio anche dell’interesse sollevato nel mondo del ciclismo per...


Non sono buone le notizie in merito al numero delle gare per élite e under 23 in Toscana per la stagione 2025. Si tratta è vero di una bozza del calendario, e quindi sono possibili variazioni ed inserimenti di...


Una serata speciale per un saluto speciale, quello dell’Uc Trevigiani Energiapura Marchiol al campione italiano under 23 Edoardo Zamperini, passato alla squadra francese Arkea-b&b Hotels Development.All’arrivederci c’erano il presidente Ettore Renato Barzi, il vicepresidente Roberto Zanatta, lo sponsor della ditta...


Sono trentadue, ovvero tre in meno rispetto a quelle di quest’anno, le gare juniores in Toscana per la stagione 2025. La bozza del calendario è stata resa nota durante la riunione svoltasi al circolo di Castelnuovo di Prato e presieduta...


La seconda vittoria del Team MBH Bank Colpack Ballan CSB nel ciclocross arriva da Barletta, in Puglia, dove Lorenzo Masciarelli dimostra di essere in crescita di condizione dopo il successo della settimana scorsa a Valsamoggia (BO).Il pescarese ha battuto Vittorio Carrer con un vantaggio di...


Spettacolo. E’ stata proprio uno spettacolo la 7^ prova del Trofeo Triveneto. E’ stato merito dei più di 400 partecipanti, del numeroso pubblico e dell’ottima organizzazione della Fox Team. Pietro Lucatello e Yari Cisotto dalla cabina di regia hanno diretto...


TBRADIO

-

00:00
00:00





DIGITAL EDITION
Prima Pagina Edizioni s.r.l. - Via Inama 7 - 20133 Milano - P.I. 11980460155




Editoriale Rapporti & Relazioni Gatti & Misfatti I Dubbi Scripta Manent Fisco così per Sport L'Ora del Pasto Le Storie del Figio ZEROSBATTI Capitani Coraggiosi La Vuelta 2024