Ci sono alte probabilità che il Giro d'Italia del 2020 (vedi foto) resti ad oggi l'ultima volta in cui la Corsa Rosa è transitata sul passo dello Stelvio. Manca la decisione ufficiale di RCS Sport, va detto, quindi per la "sentenza definitiva" aspettiamo la prossima settimana, ma sono forti e autorevoli i segnali che vanno verso il mancato passaggio (e conseguente cambio di percorso) in questa edizione. Come ben sappiamo, la scalata alla Cima Coppi per antonomasia sarebbe prevista per martedì 21 maggio, frazione numero 16 nonché apertura dell'ultima settimana: partenza da Livigno (dove la gara sarà nel frattempo giunta domenica 19) e via subito verso quei tremendi e leggendari 2758 metri d'altitudine.
E invece no. Come riportano diverse testate come Rai News e l'ANSA, l'ufficio valanghe della Provincia di Bolzano, nonostante l'ottimo lavoro svolto fin qui per spalare la neve, ritiene troppo pericoloso il passaggio di corridori e carovana. A spiegare nel dettaglio il perché è stato all'Ansa Olaf Reinstadler, capo del Soccorso Alpino di Solda e presidente della sopracitata commissione valanghe altoatesina: «Il problema non è la strada in sé e per sé, ma lo sono i pendii sovrastanti che sono ancora pieni di neve e, con le temperature elevate di questi giorni, si possono verificare distacchi spontanei».
Vedremo dunque cosa decideranno Mauro Vegni e il suo team. Ricordiamo che la tappa in questione, dopo lo Stelvio o chi per esso, procederà poi alla volta della Val Gardena fino a Ortisei, Santa Cristina e l'arrivo in salita sul monte Pana.