La Doyenne oggi chiuderà la stagione delle Classiche di primavera e il ciclismo inizierà a concentrarsi sui grandi giri, con la corsa rosa che ormai è alle porte. Sono tanti i corridori che a Liegi cercheranno la vittoria o un momento per essere importanti e i favoriti non saranno solo Tadej Pogacar e Mathieu van der Poel, ma tanti altri corridori che oggi inseguiranno il loro sogno. Il campione del mondo è tornato dalla Spagna dove era andato per rigenerarsi dopo una deludente Amstel Gold Race, ma sulla carta sembra che non sia lui il favorito numero uno per vincere la Doyenne.
Così i bookmaker puntano il dito sul due volte vincitore del Tour de France Tadej Pogacar, vincitore anche della Liegi-Bastogne-Liegi nel 2021. Lo sloveno è in piena preparazione per il suo primo Giro d'Italia e per questo ha scelto consapevolmente di non partecipare alla maggior parte delle Classiche di primavera. Pogacar ha vinto in un modo straordinario Strade Bianche ed è arrivato terzo alla Milano-Sanremo, poi ha dominato la Volta a Catalunya e oggi potrebbe fare nuovamente uno spettacolo dei suoi, conquistando in solitaria la sua seconda Liegi-Bastogne-Liegi. Lo sloveno lo scorso anno fu costretto al ritiro per una caduta e con questa Classica Monumento tutti sanno che ha un conto in sospeso. Considerando poi l'assenza di Roglic e di Evenepoel, per lo sloveno le possibilità di vittoria si alzano notevolmente.
Van der Poel, alla Liegi ha partecipato solo nel 2020 e ha ottenuto un sesto posto, ma rispetto a Pogacar ha qualche chilo in più che in salita potrebbe fare la differenza con uno scalatore come Pogacar.
Guardando alle ultime corse, dopo il successo all’Amstel Gold Race, Tom Pidcock potrebbe avere le stesse possibilità di successo alla Liegi-Bastogne-Liegi. Alla Doyenne le salite sono leggermente più lunghe, ma questo non deve necessariamente essere uno svantaggio per lui, che vanta un peso leggero. Pidcock è stato bravo a seguire in precedenza un corridore come Evenepoel, ma adesso dovrà concentrarsi su Pogacar, che in salita difficilmente avrà rivali. Per il corridore della Ineos Grenadiers, la corsa di oggi è veramente importante, perché a differenza di Pogacar e van der Poel, per lui potrebbe realizzarsi il sogno di vincere la sua prima Classica Monumento. Il meteo giocherà un ruolo importante e anche se non avremo temperature freddissime e pioggia come alla Freccia Vallone, certamente non avremo il tipico clima mite di primavera e in gara i corridori troveranno una temperatura compresa tra 5 e 10 gradi.
L'Amstel Gold Race è sicuramente il punto di riferimento più importante per chi vuole vincere la Liegi-Bastogne-Liegi e per questo dobbiamo guardare anche Dylan Teuns (Israel-Premier Tech). Il trentaduenne belga al Giro delle Fiandre è arrivato ottavo, poi secondo alla Freccia del Brabante e quindicesimo all’Amstel. Era anche il favorito per la Freccia Vallone, ma il successo è andato al suo compagno di squadra Williams, mentre lui è stato costretto al ritiro.
Naturalmente dopo il successo alla Freccia Vallone, dobbiamo considerare proprio Stephen Williams che, dopo l'exploit sul Muro di Huy, potrebbe sorprendere anche sulle strade della Doyenne.
Un buon risultato potrebbe arrivare anche dal francese Benoît Cosnefroy, che mercoledì scorso è arrivato comunque quarto. Cosnefroy è il leader della Decathlon AG2R La Mondiale e anche se non è mai riuscito ad entrare nella Top ten della Liegi potrebbe comunque ottenere un buon risultato. Sul podio dell’Amstel Gold Race sono saliti con Pidcock anche Marc Hirschi e Tiesj Benoot: non possiamo escludere anche per loro u risultato importante, ma lo svizzero potrebbe avere un ruolo diverso questa volta ed essere al servizio di Pogacar.
Un altro corridore da non sottovalutare è Santiago Buitrago della Bahrain Victorious, che mercoledì è arrivato quinto alla Freccia Vallone. In questa stagione ha ottenuto dei buoni risultati e quindi, anche lui potrebbe fare veramente bene. In squadra con il colombiano c’è anche Wout Poels, vincitore a Liegi nel 2016. L'olandese, sa correre bene anche con pioggia e vento e l’anno in cui conquistò la Doyenne il meteo fu impietoso e tanti corridori si arresero per il freddo e la neve. C’è poi Mattias Skjelmose che fino alla scorsa settimana era uno dei veri favoriti per la vittoria di una Classica, ma alla Freccia Vallone è andato in ipotermia ed è stato costretto al ritiro e non sappiamo quali siano le sue possibilità oggi, ma rimane comunque uno straordinario corridore. C’è anche Maxim Van Gils, il giovane della Lotto-Dstny che sul Muro di Huy ha fatto veramente bene ed è arrivato terzo. Il ventiquattrenne ha tanto talento e corre in casa, per tanto se un giovane deve vincere la Liegi-Bastogne-Liegi, lui è senza dubbio uno dei favoriti.
Se poi vogliamo pensare a degli outsider, allora bisogna guardare Kévin Vauquelin (Arkéa-B&B Hotels, secondo nella Freccia Vallone), Ben Healy e Richard Carapaz (EF Education-EasyPost), Quinten Hermans e Axel Laurance (Alpecin-Deceuninck), Aleksandr Vlasov (BORA-hansgrohe), Guillaume Martin (Cofidis), Alexey Lutsenko (Astana Qazaqstan), Egan Bernal, Michal Kwiatkowski (INEOS Grenadiers), Andreas Kron (Lotto Dstny), Simon Yates e Michael Matthews (Jayco AlUla), Tobias Halland Johannessen (Uno-X Mobility) e Mauri Vansevenant (Soudal Quick-Step).
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