La sentenza della Commissione Etica dell'Uci era stata chiara: Patrick Lefevere deve scusarsi pubblicamente per le sue parole o rischia una multa di 20.000 franchi svizzeri per quelli che la commissione stessa ha definito commenti “denigratori nei confronti delle donne".
In particolare, in due occasioni il manager della Soudal Quick Step era andato oltre i mlimiti: la commissione ha puntato l'indice su un articolo del 3 luglio 2021 su “Het Nieuwsblad” - la rubrica settimanale Lefevere firma - e sul contenuto di un’intervista televisiva dell’8 marzo 2023 rilasciata al programma “De Afspraak”.
Sul sito ufficiale della squadra è arrivata ora la lettera di scuse di Lefevere: eccola.
Giovedì 14 marzo 2024 sono stato informato che la Commissione Etica dell’UCI ha deciso che due dichiarazioni da me fatte violavano il codice etico dell’UCI.
Con questa dichiarazione voglio chiarire che accetto la decisione della Commissione Etica dell'UCI. Riconosco che le frasi richiamate possono essere percepite in modo dubbio. Non è mai stata mia intenzione fare del male a nessuno e quindi mi scuso. Mi scuso esplicitamente con l'UCI, con la Commissione Etica dell'UCI e con tutte le persone interessate o che hanno percepito queste affermazioni in modo dannoso.
Il modo in cui lavorano i nostri team può offrire la prova che non è mai stata mia intenzione offendere o danneggiare nessuno: oggi impieghiamo 74 corridori e 106 membri dello staff a tempo pieno, sia uomini che donne, in un ambiente di lavoro diversificato e inclusivo, senza distinzioni in termini di origine, sesso o background. In questo modo continueremo il nostro viaggio.
Patrick Lefevere