CADUTE E SICUREZZA. SONO GIA' PIU' DI 50 LE FRATTURE PER CORRIDORI DEI TEAM WORLDTOUR

PROFESSIONISTI | 06/04/2024 | 08:20
di Francesca Monzone

Il bilancio dei ciclisti finiti a terra nelle ultime settimane e costretti a fermarsi fa rabbrividire: utilizzando i dati medici forniti dalle squadre, è possibile dire che  dall’inizio dell’anno si sono fermati per infortunio 38 corridori appartenenti a squadre del World Tour. Si tratta di una vera e propria mattanza, se si considera che le ossa fratturate in totale sono oltre 50, alle quali vanno aggiunte commozioni celebrali, polmoni collassati, tagli con necessità di sutura e abrasioni varie.


Van Aert, Vingegaard ed Evenepoel sono solo i nomi più famosi all’interno di un gruppo formato da molte squadre e purtroppo questa lista è costretta a salire, considerando che siamo all’inizio di aprile. Se torniamo a giovedì scorso, alla quarta tappa del Giro dei Paesi Baschi, siamo stati costretti a vedere scene che nessun appassionato di ciclismo dovrebbe vedere, con Vingegaard, Cras e Vine che hanno subito i danni più pesanti. Evenepoel tutto sommato se l’è cavata relativamente bene con fratture alla clavicola e alla scapola.


Vingegaard è in ospedale con la frattura alla clavicola e diverse costole e un polmone collassato. Il neozelandese della UAE si è rotto quattro vertebre, per fortuna senza interessamenti neurologici. Mentre il belga Steff Cras deve affrontare una lunga riabilitazione a causa della frattura di vertebre e costole e del collasso polmonare. Poi c'è stato Mikel Landa, che ieri ha abbandonato la corsa spagnola con una clavicola e due costole rotte.

La settimana prima in Belgio, alla Dwars door Vlaanderen, Wout van Aert era stato la vittima più grave nella caduta durante la discesa al Kanarieberg. Il fiammingo ha riportato la  frattura della clavicola e dello sterno e  diverse costole rotte, poi c’è stata la frattura della clavicola per Jasper Stuyven e quella di una mano per Kirsch.

Riportando i dati forniti dai bollettini medici delle squadre, ci troviamo di fronte ad una situazione preoccupante, non tanto per il numero delle cadute, perché nel ciclismo ci sono sempre state, ma per la gravità dei danni riportati.

In casa Visma-Lease a Bike, la situazione è abbastanza preoccupante, perché oltre a Van Aert e Vingegaard, sono fermi anche Wilco Kelderman e Bart Lemmen entrambi per frattura della clavicola. Alla Groupama-FdJ David Gaudu ha subito un infortunio alla mano, Rudy Molard è fermo per commozione cerebrale, Kevin Geniets ha il polso rotto e Lars van den Berg con danni multipli.

Nella Lidl Trek Alex Kirsch ha una mano rotta, Jasper Stuyven frattura della clavicola, Natnael Tesfatsion ha riportato contusioni e abrasioni.

Nella Intermarché-Wanty, lesioni per Gerben Thijssen (rottura parziale del legamento), Arne Marit  (frattura dell'astragalo) e Boy van Poppel (fratture multiple). Nella Ineos – Grenadiers si registrano invece le commozioni cerebrali di Jhonatan Narvaez e Luke Rowe, mentre Kim Heiduk ha riportato la frattura della clavicola e del gomito. Nella Movistar clavicola rotta per Aranburu, nella Arkea B&B Hotels clavicola out per Amaury Capiot e mano rotta in avvio di stagione per Alessandro Verre.

Nella BORA hansgrohe fermi Lennard Kämna per fratture multipli e Primoz Roglic con contusioni e abrasioni. Mentre la EF EasyPost deve fare a meno di Rui Costa con scapola e clavicola rotte e Sean Quinn con sterno rotto e commozione cerebrale.

Il nostro Filippo Baroncini, con la maglia della UAE, ha riportato la frattura del gomito e Jay Vine ha vertebre rotte tra cui quelle cervicali.

Nella Soudal-Quick Step danni per Remco con clavicola e scapola fratturate e Landa con tripla frattura. La Bahrain – Victorious ha fermato Matej Mohoric per una ferita al gomito. Nel Team  DSM-firmenich Max Poole ha un gomito rotto e nella Movistar Javier Romo ha riportato frattura dell’avambraccio e della mano. In casa l’Astana si registrano le costole fratturate di Michele Gazzoli e la clavicola rotta di Mulurbhan, mentre nell’ Alpecin-Deceuninck Jonas Rickaert è stato fermato per frattura di costole e clavicola. Tutto sommato bene nella Uno – X, con Magnus Cort che ha fatto riportato la frattura di un dito.

Questi non sono dati completi, perché le squadre potrebbero non aver comunicato gli infortuni accaduti a tutti i corridori, non solo in gara ma anche in allenamento.

Domani ci sarà la Parigi-Roubaix maschile e tutti sperano che questi numeri non siano destinati a salire. In fatto di sicurezza si fa molto, ma considerando questi dati probabilmente non basta. Ci sono corridori che vorrebbero vedere un sistema come nella Formula 1, quando con l’ennesima vittima in gara, le squadre hanno messo da parte per un attimo quella velocità che era la cosa più sacra nell’automobilismo, costruendo  macchine un po’ meno aggressive e lente ma sicuramente più sicure.

Se si pensa agli anni in cui nel ciclismo i caschi non erano obbligatori, bisogna dire che di passi in avanti ne sono stati fatti tanti. Oggi ci sono lampeggiatori meccanici con appositi apparati acustici per segnalare un pericolo, materassi e altre forme di copertura per attutire eventuali cadute, e reti di protezione ma se guardiamo a come sono fatte le bici e il vestiario dei corridori, sicuramente si può fare di più e uno sforzo deve essere fatto da parte di tutti.

Intanto domani si correrà la Parigi-Roubaix e si potrà capire anche se la famosa chicane voluta prima della Foresta di Arenberg, sarà in grado veramente di aumentare la sicurezza in gara.

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COMMENTI
Il manubrio
6 aprile 2024 09:37 bendibike
Non si può intervenire sulle altissime velocità che si raggiungono oggi, nemmeno sui materiali supertecnici e bici leggerissime, ma che almeno si torni ad usare manubri come una volta, per capirsi, ce lo ricordiamo Michele Bartoli quando si alzava sui pedali ? Con quella larghezza di manubrio c'è maggiore controllo, sia in discesa che nelle volate. Ah, dimenticavo le leve dei freni come le tengono oggi 😅Già ma oggi si deve limare su tutto, anche sulla sicurezza.

sicurezza
6 aprile 2024 12:23 Ciclismo onesto
Le velocità sono elevate , troppe cadute e infortuni,bisogna pensare a delle protezioni maggiori studiate per il nostro amato ciclismo

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