A inizio mese condividevamo qui su Tuttobiciweb il risultato degli studi commissionati da ANCMA (Associazione Nazionale Ciclo Motociclo Accessori) sulla mobilità urbana, che registrano il boom delle due ruote motorizzate ed elettriche.
Ma per quanto riguarda il mercato della bicicletta nel 2023?
La situazione è stata fotografata stamattina nella moderna area CityLife a Milano, in una conferenza stampa nell'ambito degli Emovin Days, nella quale il primo dato emerso è un "segno meno"
Con 1,3 milioni di bici vendute lo scorso anno, infatti, con un milione di muscolari e quasi 300mila e-bike, si è registrato un calo vendite del -23% che costituisce il punto d'arrivo di un processo seguito al boom del lustro precedente e all'onda lunga della pandemia. C'è però pure un dato positivo: la bilancia commerciale, un +21 mln € che conferma l'eccellenza manifatturiera dell'Italia, in grado di esportare la propria qualità.
I numeri precisi li potete leggere nelle slide fotografate nella gallery in cima all'articolo, qui di seguito gli interventi dei relatori:
Piero Nigrelli, direttore settore Ciclo di Ancma - «Non avere una targa e un'immatricolazione, per fortuna, rende piuttosto complesso questo lavoro di ricerca che non sarebbe possibile senza l'aiuto di società specializzate. Oltre ai dati complessivi delle vendite, analizziamo e segmentiamo per singoli settori e tipologie di negozi. Quelli specializzati, in particolare, continuano a rivestire un ruolo fondamentale e maggioritario. Venendo ai dati, che ci sia una fase di discesa in un pur straordinario ciclo economico, bisogna solo capire le ragioni della battuta d'arresto e capire quando e come potrà avvenire la risalita. Allargando la visione all'oggi rispetto al 2019, notiamo che le vendite delle bici muscolari sono diminuite del 28% ma quelle delle e-bike sono aumentate del 40%. Probabilmente il 2023 è stato un anno di assestamento, il 2024 si comporterà in maniera simile e potremo tornare a crescere a partire dall'anno prossimo. Ci vuole però coesione all'interno del settore, occorrono azioni che possano innescare l'auspicata crescita. Forse manca ancora un prodotto realmente di massa all'interno del nuovo trend che è quello della pedalata assistita...»
Mariano Roman, neo-presidente di Confindustria Ancma - «Trattasi di una flessione assolutamente naturale, il periodo 2025-2028 ce lo aspettiamo di assoluta ripresa e vanno incoraggiati gli investimenti per supportare questo previsto trend positivo dei prossimi anni. Certo, ci vuole un esame di coscienza da parte di tutte le aziende, per adattarci a mercati e mondi sempre più flessibili. Noi di Ancma abbiamo tante idee per sviluppare questo mercato, abbiamo il Paese più bello del mondo ma vendiamo pochissime bici a pedalata assistita rispetto a una Germania. Qualcosa deve cambiare a livello di comunicazione e Iva, alcuni Paesi la stanno già diminuendo come Irlanda e Portogallo. L'Italia, che purtroppo ha anche uno dei luoghi più inquinati al mondo come la zona del milanese, segua i suggerimenti della Comunità europea e le aziende supportino i dipendenti che si recano al lavoro in bici: oltre all'acquisto, va incentivato l'utilizzo!»
Cristiano De Rosa (sì, quel De Rosa) vicepresidente Ancma - «Ormai percepisco ovunque voglia di pedalare, e di pedalare su bici da corsa. Stiamo scoprendo nuovi segmenti come la gravel, oltretutto. Il lockdown ha portato a una riscoperta straordinaria di questo mezzo di locomozione e i dati degli ultimi anni lo confermano. Con la mia azienda produciamo bici da 70 anni e nel mondo è apprezzata, oltre alla nostra qualità, la personalizzazione: non a caso esportiamo in 55 Paesi. Dobbiamo rendere l'uso della bicicletta più "sexy" e al contempo sicuro, dovremo essere bravi a proporre prodotti attraenti e, come associazione, garantire una coesione di pensieri e strategie per essere competitivi insieme a livello internazionale. Il know-how all'Italia non manca, occorre sempre più consapevolezza e azione coordinata. Pedalare fa bene a tutti, concentriamoci sulle forze e competenze italiane!»
Paolo Magri, amministratore delegato della fiera Eicma - «In un momento di difficoltà è essenziale unirci e non frammentarci, Ancma sta portando avanti attività di lobby e di sistema per sostenere questo mercato che è sinonimo pure di stile di vita sano. Purtroppo non abbiamo potere d'intervento sul nuovo codice della Strada che sta portando con sé alcune polemiche da parte di associazioni ciclistiche.»
A proposito di iniziative, al termine dell'evento è stata lanciata ufficialmente la nuova campagna di Ancma ORA PEDALA. realizzata dall'agenzia YES! per Ancma, in collaborazione col Ministero per le Imprese: con lo slogan "Hai voluto la bicicletta?" sarà portata avanti una comunicazione meno votata all'impatto grafico ma più al testo, senza testimonial e influencer ma basandosi sui concetti puri e semplici. Saranno rivolte all'utenza alcune domande: Vuoi vivere l'emozione di tagliare il traguardo? Vuoi respirare l'essenza della natura? Vuoi esplorare la città da un altro punto di vista? Vuoi raggiungere ogni tua meta? Vuoi sentirti davvero libero? Il momento è adesso.
Ad essa è connessa un'iniziativa commerciale che consentirà a tutti gli operatori del settore di implementare scontistiche e promozioni da oggi fino al 30 aprile. L'invito, di Ancma ma anche di noi che il ciclismo lo raccontiamo, è di informarsi sui canali social e raccogliere le nuove sfide su pedali e due ruote.
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