Matteo Sobrero in questa Milano-Sanremo era la carta vincente della Bora-Hansgrohe, ma il ventiseienne piemontese, nonostante uno splendido attacco nel finale, si è dovuto arrendere alla potenza di Philipsen, che in uno sprint a tutta velocità ha battuto campioni del calibro di Matthews e Pogacar, arrivati rispettivamente al secondo e terzo posto.
Il ragazzo di Alba oggi sulle strade della Sanremo aveva tantissimi sostenitori in particolare sulla Cipressa e sul Poggio, ma si è dovuto accontentare di un dodicesimo posto, che però ha messo in risalto le sue qualità.
«Ho preso il Poggio in ottima posizione e nonostante questa sia la mia terza Sanremo, posso dire che c’è sempre qualcosa da imparare».
Sobrero nel 2021 era arrivato sessantacinquesimo e lo scorso anno si era dovuto accontentare del trentasettesimo posto. Oggi però ha dimostrato di poter competere nelle Classiche e nonostante qualche problema di stomaco accusato in corsa, è riuscito a portare a termine un’ottima gara.
«Ho avuto alcuni problemi di stomaco e in una gara da quasi 300 chilometri può essere un guaio. Per fortuna sono riuscito a reintegrare bene e ho recuperato la condizione».
Tutti si aspettavano un’azione importante da parte della UAE Emirates e Tadej Pogacar, ma sulla Cipressa prima e poi sul Poggio, il gruppo non si è sgretolato e in molti sono riusciti a seguire la ruota dello sloveno e di Van der Poel.
«Sapevamo che la UAE sulla Cipressa e sul Poggio sarebbe andata a tutta, eravamo tutti preparati a questo, ma sapevamo anche che attaccare in quei punti non sarebbe stato facile. Fare azioni decisive sarebbe stato molto difficile perché sono due salite poco ripide e fare la differenza è veramente difficile, però hanno fatto un ritmo veramente importante e dopo la Cipressa non siamo rimasti in tanti».
La strategia di Pogacar e dei suoi compagni di squadra era quella di mettere in difficoltà tutti gli avversari e di eliminare immediatamente tutti quei corridori che avrebbero potuto vincere in volata. Così però non è stato e Sobrero si è fatto coraggio diventando uno dei protagonisti nel finale verso via Roma.
«Avendo fatto ad altissimo ritmo la Cipressa, quando siamo arrivati sul Poggio non c’era più quell’esplosività che di solito si vede alla Sanremo. In tanti si stavano guardando e questo perché la Cipressa ha fatto spendere molte energie a tutti».
Negli ultimi mille metri il piemontese è stato ripreso e tutte le sue ambizioni di salire sul podio della Milano-Sanremo sono svanite in un attimo.
«Nell’ultimo chilometro ero veramente a tutta, alla fine ho voluto provarci perché non avevo nulla da perdere e mi sentivo bene. Speravo di avere più fortuna anche se così non è stato, però sono soddisfatto di quello che ho fatto, perché la Sanremo è sempre una grande scommessa».
Questo è il primo anno che Sobrero corre con la Bora-Hansgrohe e il suo compito sarà quello di supportare Primoz Roglic.
«In questa stagione avevo due carte libere, una alla AIula Tour e poi alla Sanremo, perché il mio ruolo principale è quello di supportare Roglic nelle sue gare, così come per gli altri del team. In tutte e due le corse ho fatto vedere qualcosa e penso che la squadra possa sentirsi soddisfatta della fiducia che mi ha dato».
La stagione del piemontese, dopo un breve periodo di recupero a casa, proseguirà con i Paesi Baschi e poi lo ritroveremo alle Classiche delle Ardenne. Come uomo vicino a Primoz Roglic probabilmente sarà anche al Tour de France, dove la Bora-Hansgrohe correrà con l’intento di vincere la maglia gialla con lo sloveno. «Dovrei essere al Tour de France per aiutare Primoz, ma la squadra ancora non ha deciso in questo senso. Ora penso a godermi qualche giorno di riposo a casa e poi volerò in Spagna per fare i Paesi Baschi, che sarà il mio prossimo impegno vicino a Roglic».