SPAGNA. «AL TRAGUARDO CI SONO I CONTROLLI!» E... SPARISCONO IN 130

DOPING | 07/03/2024 | 16:32
di Paolo Broggi

In principio la storia ricorda molto la Coppa Cobram, almeno per numero di corridori non arrivati al traguardo. A pensarci bene, invece, ha del clamoroso e qui ci fermiamo lasciando ad ognuno libertà di giudizio.


Accade in Spagna e a raccontarlo è stato il collega Fernando Ferrari di Ciclo 21 (se volete, c'è anche il video riassunto della corsa, dura oltree un'ora), portale iberico dedicato alle due ruote. Il fattaccio va in scena sabato 2 marzo a Villena di Alicante, dove è in programma la sesta prova dell’Interclub Vinalopó, un circuito regionale per amatori che in questo 2024 festeggia le sue quaranta edizioni.


Partenti 182 (dai più giovani ai master), arrivati al traguardo 52. Una vera e propria moria di atleti: ma attenzione, nessuna nevicata improvvisa, nessuna Trattoria al Curvone dove piombare nel bel mezzo di un matrimonio, nessun evento straordinario.

A meno che tale non si voglia considerare la presenza al traguardo degli agenti della CELAD (Commissione spagnola per la lotta contro il doping nello sport).

Le cronache riportano sì di una caduta a pochi chilometri dal traguardo che ha coinvolto alcuni corridori, ma non tale da giustificare la fuga di massa a tutta velocità verso le auto, per caricare la bicicletta e guadagnare la strada di casa.

Ovviamente c’è chi ha il coraggio di parklare, come Alvaro Marzà, secondo al traguardo e regolarmente sottoposto ai controlli antidoping. «Sappiamio tutti chi corre lealmente e chi no. Per esempio, c’era un corridore nel quartetto di testa che poi è sparito. Quando ci sono i controlli, curiosamente sono gli stessi di sempre: ovviamente senza prove non possiamo accusare, ma è tutto molto evidente, è sotto gli occhi di tutti».

Al termine della giornata, di fronte all’evidenza dei fatti, gli organizzatori hanno emesso una nota nella quale sottolineano come il Circuito Interclub Vinalopó aderisca alle rigide regole antidoping dell'UCI, con controlli a sopresa organizzati e volti dalla CELAD (Commissione spagnola per la lotta contro il doping nello sport): «Vogliamo inviare un messaggio chiaro a tutti i partecipanti e agli appassionati di ciclismo: il doping non ha posto nel nostro sport. Sosteniamo i ciclisti che competono in modo corretto e onesto e sono determinati a proteggere l'integrità del movimento».

Chissà cosa ne pensano quelli che sono scappati alla chetichella...

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COMMENTI
Ordine e regole
7 marzo 2024 19:41 pagnonce
Per fare ordine bisogna fare un gran disordine.Le regole sono già scritte.Chi non si presenta al controllo è ritenuto positivo.Comunque i nomi li hanno tramite tessera.PROCEDERE.

Eh
7 marzo 2024 21:44 Bullet
Anche noi non abbiamo molto da ridere va...

Ovviamente
8 marzo 2024 01:06 pickett
Questa fantomatica CELAD se la prende con gli amatori ma si guarda ben bene dal rompere le scatole ai professionisti iberici.

campioni
8 marzo 2024 08:32 pasticca
non importa fare i controlli basta vedere le medie chi se ne intende un pochino di ciclismo capisce subito

Controllo, ma non antidoping
8 marzo 2024 09:09 GianEnri
Per curiosità sono andato a verificare, la gara era molto impegnativa, 90 km con 2240 metri di dislivello, partenza unica alle 15.00. Classificati solo 52 su 182 iscritti. Il 52mo classificato a 2 minuti dal primo. Possibile che nessuno dei 130 non classificati non sia arrivato al traguardo? a 5, 10 30 minuti? Probabilmente si, ma come succede nelle gare amatoriali (non le gran fondo) dopo pochi minuti sono considerati fuori gara e non classificati. Mah notizia tutta da verificare

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