
Bisogna avere carisma e un buon carattere per fare il direttore sportivo nel ciclismo. Si deve avere un grande coraggio ed un pizzico di follia per voler fare il tecnico: gioie e sofferenze sono il pane quotidiano.
L’amore di Leone Malaga per questo sport è concretamente professionale, razionale, saggio e soprattutto vero: un mestiere difficile da fare, impegnativo gestire le nuove generazioni, le sveglie all’alba e le lunghe trasferte, la tensione delle gare, i sacrifici, spesso lontano dagli affetti familiari.
Ma è anche vero, vista la sua intelligente umiltà, che una sola gioia data dai suoi ragazzi è capace di cancellare tutto: il ciclismo di questo eterno Peter Pan è così, lo si ama e lo si odia ed è forse proprio per questo che Leone non potrà mai rinunciarci.
In questo caso il ciclismo offre a Leone Malaga una splendida ricompensa e premia il tecnico che ha sempre dimostrato ai suoi atleti che non basta essere i più forti per diventare campioni, ma servono anche il cuore, il sacrificio, la volontà e la capacità di dare tutto.
Il premio Elso Frediani 2024 è stato attribuito a Leone Malaga non solo per le vittorie ottenute del team F.lli Giorgi Brasilia ISI Service, ma soprattutto per la professionalità dimostrata in un decennio di lavoro con la formnazione orobica e con tutti i suoi ragazzi (che già domenica, all'esordio di una nuova stagione, gli hanno regalato la prima gioia...).
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