Si è conclusa purtroppo proprio sul più bello la campagna di Ciclocross di Giacomo Serangeli. Lo scorso 27 gennaio, alla vigilia della tappa olandese di Coppa del Mondo di Hoogerheide, lo Juniores ternano è rimasto vittima di una caduta durante le prove del percorso, nella quale ha rimediato una frattura composta al corpo dello sterno e la frattura dell’arco medio della VII costola destra.
Un risveglio oltremodo brusco dal sogno azzurro che Serangeli stava vivendo con il gruppo della nazionale guidata dal CT Daniele Pontoni. La trasferta neerlandese rappresentava infatti l’ultimo step di preparazione in vista della rassegna iridata di Tabor del 3-4 febbraio, per la quale l’atleta umbro avrebbe con tutta probabilità strappato la convocazione. La caduta, avvenuta durante il classico warm-up del sabato, si è consumata inoltre con una dinamica quantomai particolare, che ha visto Giacomo impattare bruscamente con il torace contro una delle due tavole poste come ostacoli artificiali, da lui già saltate agevolmente in bici nei passaggi precedenti. Superato lo shock e lo spavento iniziale l’alfiere della nazionale ha ricevuto le prime cure presso l’ospedale pediatrico di Rotterdam, dal quale è stato poi dimesso circa 24 ore dopo l’incidente. Al rientro in Italia gli ulteriori accertamenti, svolti presso il Santa Maria di Terni, hanno confermato la prima diagnosi della frattura allo sterno, evidenziando inoltre pure quella al costato. Il responso del professor Mark Ragusa, responsabile della SSD di chirurgia toracica del nosocomio ternano, parla dunque di uno stop completo di un mese, al termine del quale, previe ulteriori valutazioni, potranno essere stabiliti le esatte tempistiche per la piena ripresa dell’attività sportiva.
La doccia fredda di Hoogerheide non cancella comunque una stagione invernale in cui Serangeli si è imposto tra i migliori crossisti della categoria. Oltre ai 6 successi individuali spicca anche la conquista della maglia rosa al Giro d’Italia Ciclocross, nonché le 7 presenze complessive con la maglia della nazionale, che il ternano avrebbe senza dubbio onorato al meglio anche in occasione del mondiale in Repubblica Ceca. Il focus adesso va giocoforza all’attività su strada, con la speranza che Giacomo possa tornare ad aggregarsi ai compagni dell’UC Foligno al termine della primavera. Nel frattempo la società del presidente Moreno Petrini non farà di certo mancare appoggio e vicinanza al proprio corridore, come del resto accaduto anche in questi mesi di prestito temporaneo con la compagine friulana della ASD DP66.
I familiari di Serangeli ci tengono infine a ringraziare la formazione della FAS Airport Services-Guerciotti e tutto il suo staff, per essersi messi a disposizione ai fini del non agevole rientro, via terra, dall’Olanda di Giacomo.
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