Tom Pidcock non vincerà la classifica finale della Coppa del Mondo e in questo 2024 appena iniziato il Mondiale di Tabor non è tra i suoi obiettivi. Questo per il britannico è un anno speciale perché ci saranno le Olimpiadi a Parigi e lui quasi certamente gareggerà sia nella prova su strada che nella mountain bike. La sua sarà una stagione diversa, dove il ciclocross lo ha visto meno presente in gara, ma nelle volte in cui ha corso il suo intento è sempre stato quello di vincere, anche quando il fisico non reagiva come voleva. Anche a Benidorm vuole arrivare alla vittoria, ma non sarà facile perché oltre a lui ci saranno Van der Poel, campione del mondo in carica e Van Aert.
Il britannico ha saltato le gare di ciclocross di Koksijde, Gullegem e Zonhoven, non ha dato molte spiegazioni, dicendo semplicemente che non era nella giusta condizione e che era stato un po’ malato. «Dopo il training camp di dicembre non mi sentivo benissimo, poi nel periodo natalizio mi sono ripreso e ho dedicato più tempo a me stesso. Ho dovuto combattere una battaglia che non avrei potuto vincere. Non potevo arrivare ai watt che volevo. Durante i blocchi normalmente facciamo cinquanta o sessanta chilometri orari, ma io ne facevo quaranta e non riuscivo ad andare oltre».
Pidcock è sceso dal pullman della Ineos con il suo cappellino in testa e gli occhi cerchiati di blu, un labbro gonfio e un cerotto sopra il naso. Questo lasciava intuire che qualcosa era successo e che il ventiquattrenne britannico poteva essere caduto. Durante l’incontro con la stampa, Pidcock non ha voluto fornire molte informazioni e si è limitato a lasciare ai media il compito di indovinare.
«Lascerò tutto alla vostra immaginazione , provate a indovinare cosa è successo – ha detto Pidcock sorridendo - Non è una storia molto interessante. Mi sento bene in questo momento. Sono di nuovo in salute e mi sento forte in bici. Questo è ciò su cui mi sono concentrato nelle ultime settimane di training camp».
Adesso l’ex iridato è in Spagna e il pubblico, numeroso, lo attendeva al pullman per una foto e un autografo e lui, con gli occhi sorpresi perché non si aspettava tutta quella gente, si è divertito ad accontentare i tifosi, in particolare i più piccoli che nel pomeriggio avevano partecipato ad una gara.
«E’ magnifico essere qui, veramente non mi aspettavo tutta questa gente. L’atmosfera è fantastica e quando ho fatto il giro di ricognizione tutto è andato bene, solo la mia bici aveva il manubrio un po’ storto, è rimasta così come l’avevo lasciata. So però che non potrò aspettarmi troppo anche se sarò sicuramente competitivo. Non posso ignorare ciò che sono e so che mi fa male quando sento di non essere me stesso in gara. Adesso mi sento di nuovo bene e questo rende tutto più facile. Non sono ancora in gran forma e sul percorso posso dire che è leggermente più semplice rispetto allo scorso anno. Mentre correvo e vedevo tutta questa gente ho solo pensato che tutto era fantastico».
Van der Poel ancora una volta sarà il super favorito e anche il britannico lo considera il migliore.
«Mathieu van der Poel fino ad oggi si è dimostrato di un altro livello. Sta dominando dall’inizio, è veramente impressionante quello che riesce a fare e non posso dire altro su di lui».
Pidcock inizierà la sua stagione su strada il 14 febbraio all’Algarve e poi andrà in Belgio per l’Omloop Nieuwsblad. A seguire farà Strade Bianche il 2 marzo e ancora Parigi-Nizza e il 16 marzo lo vedremo alla Milano-Sanremo e poi alla Gent-Wevelgem e Attraverso le Fiandre nell’ultimo fine settimana di marzo. La sua stagione proseguirà con la Freccia Vallone e la Liegi-Bastogne-Liegi. Poi Pidcock si fermerà in attesa di correre il Tour de France e poi le Olimpiadi, che saranno il suo appuntamento principale dell’anno.
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