Manca solo l’ufficialità, ma ormai è dato per certo: per il secondo anno consecutivo la Milano-Sanremo non partirà da Milano. Niente da fare per il capoluogo lombardo, per la capitale morale del nostro Paese, per il sindaco Sala che reclama spazio alle biciclette ma nulla fa per avere in città l’arrivo del Giro o la partenza della Classica di Primavera.
Per il secondo anno consecutivo, la Milano-Sanremo non partirà da Milano e nemmeno da Abbiategrasso, ma dalla Certosa di Pavia, come tuttobiciweb aveva anticipato tutto lo scorso 25 ottobre. Poco male per le caratteristiche tecniche: dal 1977 la Parigi-Roubaix parte da Compiègne, anziché dalla capitale francese, senza aver perso nulla del suo fascino.
Il tracciato storico della Sanremo, in calendario il prossimo 16 marzo, misura circa 300 km, la distanza più lunga delle cinque Classiche Monumento (oltre alla corsa ligure, Giro delle Fiandre, Parigi-Roubaix Liegi-Bastogne-Liegi e Giro di Lombardia) e ha visto poche varianti nel tempo: nel 1960 fu inserita la salita del Poggio, ultima difficoltà in vista di Sanremo; nel 1982 la Cipressa, che si articola in buona parte nel comune di Costa Rainera. Dal 2008 al 2013 la corsa affrontò anche la salita all'altopiano delle Manie, poi cancellata.
L'edizione del 2020, posticipata da Rcs Sport ad agosto a causa del Covid e vinta da Wout van Aert sul futuro campione del mondo Julien Alaphilippe, nella prima parte si snodò su un tracciato alternativo per via del divieto di transito imposto dai comuni del savonese. La corsa passò dal Piemonte fino al Colle di Nava per poi riprendere il tracciato classico a ridosso di Imperia.
Insomma, tutto è in movimento e tutto è in divenire. L’unica certezza, al momento, è che Milano del ciclismo importa poco più di nulla. Vuole le piste ciclabili, ma visti i caduti della strada, anche dei ciclisti non ha una grande considerazione.