Richiesta respinta, si faccia il processo. Il giudice per l'udienza preliminare del tribunale di Vicenza, Roberto Venditti, ha rigettato la richiesta di patteggiamento presentata dalla difesa di Wolfgang Rieke, l'autista tedesco accusato di aver travolto e ucciso Davde Rebellin a Montebello Vicentino il 30 novembre dellio scorso anno.
I difensori di Rieke avevano chiesto un patteggiamento di 3 anni e 11 mesi, ma il gup ritenendo «il fatto di estrema gravità» ha ritenuto che non possa essere accolto il patteggiamento, come ha spiegato l'avvocato di Rieke, Enrico Ambrosetti. Si andrà quindi a processo, con la prima udienza fissata per il 22 aprile.
«Siamo soddisfatti di questa decisione e ringraziamo ancora la magistratura per il lavoro svolto e per l’attenzione riservata al caso di Davide - ha commentato il fratello Carlo al quotidiano Il Giornale di Vicenza -. È un ulteriore segnale dell’ottimo operato della magistratura berica che in questi mesi ha anche sempre respinto con decisione le richieste di arresti domiciliari presentate dall’avvocato dell’imputato. Ora aspettiamo l’udienza del 22 aprile, e confidiamo in una condanna più pesante ed equa rispetto a quella proposta nel patteggiamento. Ho sempre sostenuto che un incidente può succedere, ma il comportamento tenuto da Rieke dopo l’investimento fa troppa rabbia: il video del sinistro, che abbiamo visto più volte, documenta chiaramente come sia rimasto sul posto per diversi minuti accanto al corpo esanime di mio fratello per poi scappare approfittando del fatto che non c’era nessuno a fermarlo. Capisco l’agitazione del momento, ma poi ha avuto tutto il tempo per riflettere su ciò che ha commesso; anche le scuse ce le ha inviate dopo mesi, e presumibilmente sono state dettate dal suo avvocato».
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