L'ORA DEL PASTO. TIZIANO CHE HA FATTO VINCERE MALABROCCA. GALLERY

NEWS | 19/11/2023 | 08:20
di Marco Pastonesi

Ha vinto Malabrocca: l’ultimo ha scalato il podio, il ritardatario ha battuto primo secondo e terzo, il più lento si è trasformato nel più veloce, la maglia nera si è impadronito di quella rosa. Ha vinto Malabrocca: e la storia è stata ribaltata, rovesciata, riscritta. Ha vinto Malabrocca: ma a ciclotappo.


E’ stato Tiziano Bordoni a far vincere Malabrocca. Sessant’anni (“Il compleanno nel giorno meno indicato per i festeggiamenti, il 25 dicembre, così da fare un tutt’uno per i regali”), romagnolo di Lugo (“La patria della Società ciclistica Francesco Baracca e del Giro di Romagna: io abbasso la media”), ragioniere sociologo (“La laurea conquistata strada facendo, cioè mentre già lavoravo”), Bordoni ha praticato qualche sport giovanile (“Minibasket, arti marziali… ma senza essere portato fisicamente né agonisticamente”) prontamente abbandonandoli (“Passavo per quello intellettuale”), ma sempre affascinato dalla bici (“Le corse con, anzi, contro gli amici lungo gli argini del canale”) e sempre ispirato dal ciclismo anche per un’eredità familiare (“I miei genitori tenevano a Gimondi, così io, per ribellione, sostenevo Merckx”), insomma Bordoni è sempre stato uno sportivo più da divano che da campo, più da giornali e libri che da palloni e palline (“Però seguivo tutto, avevo una squadra per ogni sport”). E il ciclismo non lo ha mai più abbandonato (“Da Merckx passai a Baronchelli. Risultato: meno soddisfazioni e più sofferenze”), invertendo la rotta (“Fu così che cominciai ad appassionarmi a chi non sempre ce la faceva e a specializzarmi in chi non ce la faceva mai”).


Qualche anno fa la folgorazione. “Seguivo un torneo di carrom, un gioco da tavolo, il biliardo con le dita. Ugo Maestrelli, campione italiano, specialità regolarità, mi rivelò il ciclotappo. Non ne sapevo nulla. La cosa m’incuriosì, approfondii e scoprii un mondo”. Al primo torneo, per una fatale forma di nemesi, gli toccò il tappo di Gimondi. “Finché, consapevole dei miei limiti tecnici, sapendo che non avrei potuto aspirare ad altro che ad abitare i bassifondi delle classifiche, scelsi Luigi Malabrocca. Ma per onestà, per trasparenza, per prudenza, prima chiesi l’autorizzazione a Serena Malabrocca, la nipote della storica maglia nera del Giro d’Italia. Ottenuta la dispensa… papale, cominciai a collezionare, con un certo orgoglio, gli ultimi posti degli ordini di arrivo. Ero veramente il giocatore ideale per rappresentare quello che, ai tempi di Bartali e Coppi, correva per arrivare dopo tutti gli altri. Con la differenza che lui doveva impegnarsi a rallentare e invece a me veniva così naturale”. Finché nel Trofeo Adriatico, allestito per divulgare il ciclotappo, Bordoni/Malabrocca ha vinto una tappa e, grazie agli altri piazzamenti, guadagnare anche la vittoria finale. “Un colpo di scena che mi ha confuso, disorientato, imbarazzato e infine – ma sì – regalato attimi di enorme felicità”.

Intanto Bordoni si è guadagnato la maglia della Fiab di Tortona dedicata a Malabrocca, è diventato uno dei personaggi protagonisti al Festival del ciclista lento a Ferrara, ha avuto addirittura l’onore di articoli e interviste (anche questa). Ma non si è montato la testa: “Mi è successo di vincere, ma difficilmente mi succederà ancora. I fuoriclasse sono di ben altro livello. Come Michele Pardini, il Cannibale del ciclotappo. Quella volta nella Gran Fondo di Asti, Pardini secondo lontanissimo dal primo, con un ultimo spettacolare e straordinario tiro è riuscito a vincere, un po’ come accadde ai Mondiali di Gap nel 1972 quando Basso beffò Bitossi”. Il massimo del capovolgimento di fronte, del testacoda, è stato al recente Festival del ciclista lento quando Bordoni ha conosciuto Gianni Bugno. “E vincendo timidezza e pudore, gli ho regalato un ciclotappo, il tollino della Birra Peroni e, dentro, la sua immagine iridata”. Non ci crederete, ma in quel momento il tenebroso Bugno si è illuminato d’immenso.

 

Copyright © TBW
COMMENTI
Hai dimenticato i tuoi dati, clicca qui.
Se non sei registrato clicca qui.
TBRADIO

00:00
00:00
E sono trenta. Trenta edizioni dell’Oscar tuttoBICI, trenta serate organizzate, trenta liste di campioni da invitare, applaudire, coccolare e premiare. Campioni, una parola che non è scelta a caso: tutti coloro che hanno vinto l’Oscar sono dei campioni, indipendentemente dal...


Quel numero che aveva attaccato per l'ultima volta sulla maglia il primo giorno di settembre nella Elfdorpen, resterà l'ultimo della sua brevissima carriera: lunedì è morto improvvisamente, proprio nel giorno del suo diciannovesimo compleanno, il dilettante belga Tuur Hancke. A...


Era solo venerdì quando Maxim Van Gils dichiarava che le trattative con la Lotto-Dstny stavano procedendo in modo positivo. Il ciclista belga, aveva rilasciato alcune dichiarazioni durante il torneo di padel organizzato dalla A&J All Sports, la società dei fratelli...


Moto e bici in Italia. Due anime di un settore fatto di eccellenze, passione, innovazione e trionfi sportivi: quella a motore, con un mercato trainante (+42% dal 2020 al 2023), che non smette di crescere; e quella delle due ruote...


La Parigi-Dakar in bici elettrica. Sei tappe in otto giorni, dagli 80 ai 120 km al giorno, dal 30 novembre al 7 dicembre. E’ il Tembaine Desert Rally. Una prova estrema ma sicura. Della Parigi-Dakar ha l’ispirazione, e c’è il...


Il Gran Premio Mamma e Papà Guerciotti della stagione crossistica 2024-25 sta per andare in scena. Normalmente la corsa della Fas Airport Services – Guerciotti – Premac fa parte del calendario internazionale. Tra le gare internazionali nel territorio italiano con...


Il Museo del Ghisallo cresce nell’indice di gradimento di anno in anno. Dal 2022 i numeri salgono,   anche il 2023 è stato un anno in positivo, sono sempre di più i visitatori che hanno staccato un biglietto al Museo...


Anche quest’anno, il binomio tra il ciclocross e il borgo di Barbara ha funzionato a meraviglia con lo svolgimento del Memorial Americo Severini, abbinato all’Adriatico Cross Tour e valevole per l’assegnazione dei titoli regionali FCI Marche e provinciali FCI Ancona.Con...


Si è svolta nei giorni scorsi in Viale Porta Adige, a Rovigo, l’Assemblea Elettiva del nuovo Comitato Provinciale della Federazione Ciclistica Italiana di Rovigo. Per l'occasione è stato riconfermato all'unanimità e per il secondo mandato il presidente uscente, Mirvano Mazzetto....


Con la stessa passione con cui in sella alla sua bici ha girato il mondo, Mattia De Marchi ci presenta la sua ultima creatura. Un evento mai visto prima in Italia e che ha già meritato di essere inserito nel...


TBRADIO

-

00:00
00:00





DIGITAL EDITION
Prima Pagina Edizioni s.r.l. - Via Inama 7 - 20133 Milano - P.I. 11980460155




Editoriale Rapporti & Relazioni Gatti & Misfatti I Dubbi Scripta Manent Fisco così per Sport L'Ora del Pasto Le Storie del Figio ZEROSBATTI Capitani Coraggiosi La Vuelta 2024