Il comunicato emesso da Nado Italia è datato 17 luglio 2023 e nella sua stringatezza non aiuta a comprendere bene: «Il Tribunale Nazionale Antidoping, in accoglimento dell’istanza proposta dalla Procura Nazionale Antidoping, ha provveduto a sospendere in via cautelare l’atleta Tania Campelli (tesserata CSI), per la violazione degli artt. 2.1, 2.2 (Sostanze riscontrate: Eritropoietina Ricombinante, Oxycodone e suo metabolita Oxymorphone). Il controllo è stato effettuato da NADO Italia».
Non aiuta a comprendere il fatto che l'atleta in questione sia tesserata per il CSI - Centro Sportivo Italiano - che segue diverse discipline e non solo il ciclismo. Non aiuta a comprendere il fatto che non balzi subito alla memoria che quel nome, Tania Campelli, lo avevamo già incontrato. Aiuta di più, invece, il nome delle sostanze che, tradotte in gergo poplare, altro non sono che l'Epo e i principi attivi di oppioidi utlizzati in farmaci destinati ai malati cronici.
Ma la notizia comincia a rimbalzare sulle pagine facebook dei ciclisti marchigiani e come un'onda inarrestabile finisce per arrivare sulle pagine di corriere.it. Perché Tania Campelli non si trova per la prina ma volta a dover fare i conti con il doping: nel 2009 è stata squalificata per due anni dopo essere risultata positiva ad un controllo effettuato alla Granfonfo Nove Colli.
Fino a pochi mesi fa, Campelli - classe 1979 - non poteva gareggiare perché era in vigore il cosiddetto "requisito etico" che vietava la partecipazione anche alle prove amatoriali a chiunque avesse subito una squalifica superiore a sei mesi.
In questi anni Campelli è diventata mamma di due ragazze e ha anche partecipato anche a concorsi di bellezza, conquistando nel 2019 la fascia di "Miss Mamma Italia Sorriso".
Poi ha ripreso a pedalare ed eccola qui, di nuovo all'onore delle cronache. Con una sospensione che è immediatamente scattata e con la spada di Damocle di una squalifica a vita che scatterebbe in caso di seconda sanzione.
Sono tante le domande e le considerazioni che si inseguono nell'apprendere e nel valutare questa notizia ma tutte si riassumono in pochissime parole accompagnate da due punti interrogativi: perché? ne valeva la pena?