Riccardo Galante è campione regionale lombardo della categoria U23 per la stagione 2023: l’alfiere della Arvedi Cycling ha conquistato la maglia bianco-verde grazie al terzo posto ottenuto nello sprint conclusivo nella Medaglia d’Oro Nino Ronco corsa domenica ad Ornago.
Nato a Gavardo, nel Bresciano, il 26 giugno 2004 e residente a Condino, in Trentino, dopo la competizione brianzola, Galante ha affidato le proprie emozioni e qualche riflessione a tuttobiciweb: «Sono molto contento del podio e di aver conquistato la maglia di campione lombardo, anche se devo ammettere che è un risultato un po’ inaspettato. Abbiamo corso in tre e in partenza il piano era quello di lavorare per Michael Cattani ma negli ultimi chilometri abbiamo dovuto cambiare i programmi e quindi ho provato a fare io la volata. È stato uno sprint più di testa che di gambe e anche per questo sono molto contento del risultato».
Campione Italiano a Cronometro della categoria Allievi nel 2020, Riccardo è poi passato tra gli Juniores con l’Ausonia Pescantina ottenendo un paio di vittorie e qualche piazzamento. Nei due anni in categoria, però, ha dovuto fare i conti anche con alcuni guai fisici: «Prima una forte mononucleosi e poi la frattura dell’omero mi hanno condizionato. In questa stagione sono passato Under con l’Arvedi dove ho trovato un buon ambiente per crescere ed imparare, una piccola grande famiglia. Ho la fortuna di poter contare su tecnici esperti e compagni di talento da cui cerco di prendere esempio in ogni cosa per potermi migliorare sia in corsa che fuori» ci racconta Galante.
Fino a qualche settimana fa le giornate di Riccardo erano scandite dallo studio e dalla bicicletta ma ora il Liceo Scientifico di Idro dove ha passato cinque anni è un capitolo chiuso: «Sono deluso da come è finito il mio anno scolastico – ci dice -. Per cinque anni mi sono impegnato, ho fatto sacrifici per conciliare studio e sport, i voti sono sempre stati buoni, non sono mai sceso sotto la media del sette. Ma quest’anno alla Maturità mi hanno bocciato. Il motivo? Non certo il mio rendimento ma principalmente le mie assenze dovute al ciclismo. Credo che queste abbiamo colpito negativamente la commissione».
Galante ha ancora qualche sassolino nelle scarpe: «Non sono uno che ha paura di faticare. In questi giorni d’estate, dopo essere uscito in bici, lavoro nella azienda della mia famiglia, faccio qualche ora aiutando nella produzione di case in legno. La mia esperienza scolastica per quest’anno è andata così, ora mi concentrerò sul ciclismo cercando di realizzare il mio sogno e raggiungere il professionismo. Certo, ripeterò l’anno seguendo dei corsi on-line e poi farò nuovamente la Maturità ma credo che uno studente – atleta debba essere maggiormente tutelato. Non voglio generalizzare, però, se ripenso a ciò che ho vissuto negli ultimi mesi, credo di poter dire che, invece di essere apprezzati, i miei sforzi per conciliare studio e sport mi hanno penalizzato».
Passista veloce, Riccardo si ispira a Van der Poel, pensa al futuro e sogna: «Mi piacerebbe poter correre una Classica del Nord, magari con la pioggia. Amo correre con la pioggia, mi trasformo e riesco a dare sempre qualcosa in più» dice. Intanto si gode il podio e la maglia di campione lombardo e, in vista delle prossime sfide, ci confida: «Il risultato di domenica mi ha dato morale, ho capito che posso provare a togliermi qualche soddisfazione. Devo pensare ed analizzare meno le situazioni, devo essere un po’ più istintivo ed osare di più. Proprio come ho fatto ad Ornago».