Annemiek Van Vleuten non ha perso tempo, ma ha lasciato immediatamente il segno al Giro Donne prendendosi tappa e maglia. Ieri la campionessa del mondo era stata una delle atlete che aveva affrontato il prologo e prima della cancellazione aveva raggiunto un ottimo secondo posto provvisorio alle spalle di Letizia Paternoster, inoltre proprio nella ricognizione della cronometro la fuoriclasse olandese era finita a terra riportando solo delle piccole abrasioni. A Marradi Annemiek Van Vleuten ha tagliato il traguardo con un sorriso enorme, soddisfatta, rilassata, ma soprattutto emozionata come se avesse vinto per la prima volta.
«Questa è la mia prima vittoria World Tour dell’anno, ma la centesima in carriera, sono felicissima- ci dice Annmiek poco prima di salire sul palco delle premiazioni- è emozionante poter raggiungere la mia centesima vittoria proprio qui in Italia nella mia corsa preferita. Prima di venire al Giro mi sono allenata duramente a Livigno. Alla Vuelta non ero ancora al massimo della forma ma ora penso di averla raggiunta. Oggi mi sono letteralmente divertita, c’era tanto pubblico in partenza che arrivo, tutti applaudivano e soprattutto oggi si andava in salita, è stato bellissimo»
Annemiek Van Vleuten ha messo a segno il suo attacco sulla salita del Passo Della Colla che terminava a 16 km dal traguardo. L’olandese ha fatto prima selezione in gruppo e poi ha staccato tutte le avversarie. «Sinceramente quando abbiamo affrontato la salita non credevo che sarebbe stata così selettiva. io ho aumentato il passo per mettere alla prova le mie avversarie, l’obiettivo era creare un piccolo gruppo con tutte le atlete che puntano alla generale, non pensavo di poter fare la differenza. Sono scollinata con un buon margine di vantaggio, ma in discesa ho preferito non rischiare, mi è tornata alla mente la tappa dell’anno scorso in cui, tentando di guadagnare sono caduta e mi sono ritrovata a rincorrere. Oggi ho preferito mantenere la calma e fare le curve per bene, senza rischi» ci racconta portando alla mente la tappa nel giro in cui ci ha fatto veramente venire la pelle d’oca.
Dietro il palco Annemiek scherza e saluta tutto il pubblico che la acclama a gran voce. Insieme alla vittoria di tappa c’è quella maglia rosa che ha già vinto tre volte, è strano ma a Padova l’avevamo ritrovata con il simbolo del primato e nemmeno il tempo di iniziare che se l’è ripreso. A chi le dice che il Giro è chiuso risponde che è solo l’inizio. «Ritorno in rosa, ma è come se fosse la prima volta. Molti la vivono male pensano che sia bella ma che porti anche peso come il lungo cerimoniale, l’antidoping e tutto il resto, per me invece è qualcosa di straordinario. Oggi porto con me la maglia di campionessa del mondo, ma la rosa ha qualcosa in più, è come se fosse magica, è in grado di dare una forza e un potere che invece le altre non riescono a dare» ci dice Annemiek che ha gli occhi lucidi pensando alla sua ennesima maglia rosa. Domani riparte da dominatrice e se qualcuno vuole vincere il giro non rimane altro che batterla.