L’Xterra è una gara di triathlon off road, vale a dire non su strada ma su percorsi e sentieri sterrati. Naturalmente il fuoristrada è relativo al percorso in bici e di corsa, nel primo si percorrono tracciati equivalenti a quelli tipici delle gare di mountain bike, nella corsa i sentieri sono sterrati e presentano dislivelli (a differenza di una campestre).
L’Xterra ha regalato un nuovo titolo europeo all’Italia grazie alla diciassettenne Anna Gazzeri che si è imposta nella rassegna continentale disputata a Namur, in Belgio.
«Sono nata il 6 maggio 2006 a VittorioVeneto , ho iniziato a fare sport a circa 4 anni praticando nuoto con la società Nottoli Nuoto fino all’età di 13 anni. Quando ho deciso di smettere ho iniziato subito con il triathlon. Per due anni ho sempre fatto il classico triathlon con la bici da corsa, ma l’anno scorso ho deciso di cominciare a fare anche cross triathlon perché mi piacciono tanto la mtb e la corsa in montagna. Inoltre ho scoperto anche il mondo delle gare Xterra e tutta la grande famiglia che le anima, e me ne sono innamorata, soprattutto per l’ambiente che c’è prima, durante e dopo la gara».
Il racconto di Anna continua: «L’anno scorso ho vinto il campionato europeo di Xterra in Repubblica Ceca, dove poi ho avuto l’onore di gareggiare anche nella gara short track del giorno dopo con le atlete professioniste, piazzandomi decima. Dopo questa gara ho deciso di puntare con decisione sul cross triathlon, ma senza abbandonare le gare di triathlon normali, dove peraltro mi difendo. Quest anno sono tesserata con la squadra delle Frecce Bianche di Alessandria e il mio allenatore è Stefano Davite, coordinatore nazionale dell’attività del cross. Siccome la mia squadra è lontana da casa, per la mtb ho trovato un bel gruppo di allenamento grazie alla squadra del Cube Crazy Victoria Bike, per la quale sono tesserata e faccio qualche gara in mtb. A nuoto mi alleno con papà Diego e una volta a settimana con la squadra agonistica della Nottoli Nuoto che ha come allenatore Luca Zanin. Per la corsa a piedi esco sempre con papà e un ringraziamento in particolare va a Piero Faganello che, piano piano, sta riuscendo a farmi migliorare nella tecnica di corsa. Mi alleno quasi sempre due volte al giorno quando vado a scuola e durante l’estate faccio ogni giorno il doppio allenamento».
Che scuola frequenti?
«Frequento il terzo anno del LIceo Flaminio di Vittorio Veneto e ho scelto l’indirizzo delle scienze applicate: permettetemi di fare un ringraziamento alla mia professoressa di ginnastica Serena Chiavaroli, anche lei tiene molto alla mia crescita sportiva nel triathlon. Quando mi diplomerò non so ancora bene cosa voglio fare, ma sicuramente il triathlon farà parte della mia vita».
Soddisfatta della tua stagione, finora?
«Direi di sì. Quest'anno mi sono classificata quinta ai campionati italiani di duathlon cross, sesta ai campionati italiani di triathlon cross, dove per un banale errore ho perso la gara, terza all’Xterra Garda e prima all’Xterra Belgio. La mia categoria è quella delle Youth B e quindi non sono ancora una junior e le mia gare nel cross si articolano in 750 m di nuoto, 15/20 km in mtb e 5 km di corsa».
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