Qui di seguito le dichiarazioni della Eolo Kometa nella conferenza stampa pre-Giro d'Italia:
Ivan Basso «Abbiamo avuto un inizio stagione complicato, in cui la squadra non è riuscita a ottenere i risultati per cui aveva lavorato nel corso dell'inverno, abbiamo patito molto l'infortunio di Albanese di cui ben conoscete il valore per la nostra squadra. L'abbiamo recuperato con pazienza e non abbiamo avuto fretta di voler per forza recuperare i risultati che non arrivavano. Nelle ultime tre settimane passate abbiamo finalmente ripreso la nostra identità e i nostri due capitani arrivano a questa Corsa Rosa in uno stato di forma che non hanno mai avuto a questo punto della stagione. E se i capitani vanno forte, va più forte il resto della squadra: per quello che è il nostro livello e le nostre realistiche possibilità, sappiamo di poter dare il massimo e alzare l'asticella di volta in volta. Esclusioni dolorose da questo Giro? Non ce ne sono state, nella nostra idea volevamo provare a far debuttare qualche corridore molto giovane come Tercero o Piganzoli, ma non abbiamo ravvisato tutti i requisiti per poterli schierare e abbiamo preferito puntare sull'esperienza e sulla capacità di gestire situazioni difficili di un Gavazzi. Abbiamo adottato un criterio meritocratico, come dev'essere nel ciclismo. L'emozione che provo e che trasmetto? Quando fai questo mestiere da anni non pensi più a ciò che hai fatto da atleta, non amo parlare troppo del mio passato ai corridori, preferisco dare un contributo concreto per aiutare ragazzi e staff a ottenere i risultati: loro sanno benissimo cosa ho fatto da corridore, ci sono già tanti ex che dispensano consigli. Io non mi associo a loro e preferisco dare consigli e farli dare h24 365 giorni all'anno ai direttori sportivi, i meccanici e tutto il personale.»
Lorenzo Fortunato «Sono stato tre settimane sul Teide, al Tour of the Alps mi sono sentito subito bene, ho vinto le Asturie quindi oltre a stare bene parto col morale alto. Quella vittoria sullo Zoncolan non la scorderò mai, ma ora dopo due anni devo cercare di ripetermi. Durante l'inverno ho pensato sia alla classifica che alle tappe, e devo dire che per ora mi concentro sulle tappe specialmente della seconda e terza settimana: Crans Montana, Bergamo e i tapponi sul finale. Comunque già al lago Laceno e a Campo Imperatore sarà un bel test per la tenuta in salita.»
Vincenzo Albanese «Nella prima settimana ci sono due tappe tra Salerno e Napoli, una delle quali passa pure da Oliveto Citra dove sono nato, che ho provato durante l'inverno e di cui conosco perfettamente le strade: sono gli obiettivi numero uno, insieme già alla terza tappa di lunedì (Vasto-Melfi) dove si prevede una volata di 70-80 uomini. Dopo aver vinto il Trofeo Matteotti nel 2016 vicino ai luoghi della crono dei Trabocchi, e dopo il 3° posto nella tappa di Jesi che partiva da Pescara l'anno scorso, spero davvero che questa città mi porti ancora fortuna. Sono cresciuto rispetto agli anni scorsi, ma in uno scontro diretto in sprint coi big non mi sento all'altezza di una vittoria: per finalizzare penso che dovrò provare ad anticipare e sorprendere gli avversari come ho fatto in passato. Come sto adesso? Dopo l'infortunio d'inizio stagione ho fatto cinque podi e vinto due maglie a punti, direi che sto molto bene e aspetto solo il confronto col parterre di ottimo livello del Giro!»
Erik Fetter «La mia condotta di gara verrà decisa giorno dopo giorno, in base alle condizioni del momento e dei compagni capiremo come dovrò comportarmi e quali tappe siano le più adatte per dei tentativi: generalmente sarò un uomo utile per le fughe, cercando di non sprecare troppe energie nella prima settimana e arrivare alla seconda e alla terza settimana con le forze più fresche possibile. Sono fiero di mostrare la maglia dell'Ungheria nelle tre crono che disputeremo al Giro, in quelle prove contro il tempo darò tutto.»
Diego Pablo Sevilla «Esordire al Giro d'Italia dopo aver fatto tutta la trafila nelle formazioni della Fondazione Contador è un'emozione pazzesca, tante persone qui mi hanno visto crescere e voglio dimostrare che questo era il momento giusto per il debutto alla Corsa Rosa. Mi considero un corridore mediamente completo, darò una mano alla squadra e chissà di non centrare una fuga di quelle giuste...»