Sei anni senza Michele Scarponi. Ma quella del 22 aprile è solo una ricorrenza, perché Michele in qualche modo è sempre in gruppo, in mezzo ai tifosi, nel suo ciclismo. Non c'è gara nella quale non compaia un cartello che lo ricordi, attorno alla quale qualcuno ne parli. E nel suo nome continuano le battaglie, portate avanti in primis dalla Fondazione Michele Scarponi, per arrivare ad avere anche in Italia una modifica del codice della strada che tuteli chi va in bicicletta e in geere l'utnte più debole della strada.
Così oggi per ricordare Michele vi proponiamo la nota di un senatore, Alberto Losacco, che ha presentato l'ennesimo disegno di legge per colmare questa lacuna. E lo ha fatto nel nome di Michele Scarponi.
“Oggi ricorrono i sei anni dalla scomparsa di Michele Scarponi. Era il 22 aprile 2017. Michele era rientrato la sera prima dal Tour of the Alps, di cui aveva vinto la prima delle cinque tappe in programma e la mattina seguente era già in sella alla sua bicicletta per un allenamento sulle strade di casa. L’ultimo. Un uomo alla guida di un furgone ha causato l'incidente che se l’è portato via.” Inizia così il ricordo del ciclista marchigiano Michele Scarponi che il senatore dem Alberto Losacco affida ai suoi canali social.
“In questi sei anni - prosegue Losacco - il ricordo di Scarponi non si è mai spento né svanito. La sua famiglia ha dato vita ad una Fondazione che, oltre a portare il suo nome, sensibilizza grandi e piccoli sulla sicurezza stradale.”
“Porta il nome di Michele Scarponi il disegno di legge che ho presentato in Senato: la Legge Scarponi è per lui ma è anche per responsabilizzare i conducenti verso tutte le donne, gli uomini e i bambini che quotidianamente percorrono la strada in sella ad una bici. L’introduzione della distanza minima di sorpasso di 1,5 metri è un passo fondamentale per garantire più sicurezza sulle strade. Perché, come ricorda la Fondazione, #LaStradaèDiTutti a partire dal più fragile.”