Niente fughe da lontano e un po’ meno lavoro sporco per i compagni, oggi, per Mirco Maestri, al Giro della Città Metropolitana di Reggio Calabria. Inizialmente indiziato a guidare Vincenzo Albanese nel finale, il corridore emiliano si è invece ritrovato in bagarre per la vittoria finale.
L’atleta della Eolo-Kometa è stato infatti l’unico del suo team a riuscire ad inserirsi nel tentativo degli 11 corridori che poi si è giocato lo sprint sul lungomare Falcomatà. Alla fine, torna a casa con un 3° posto soddisfacente: «Abbiamo fatto corsa dura fin da subito e inizialmente siamo riusciti nel nostro intento - spiega Maestri -. Eravamo rimasti tutti tranne Lonardi, che non è rimasto agganciato per pochissimo. Io ho pure forato in pianura, ma alla fine son riuscito a rientrare. Nella discesa del sant’Elia ha attaccato la Green Project, il gruppo si è spezzato, e sono rimasto davanti solo io. Ho provato a rompere i cambi, a non collaborare, per fare in modo che rientrasse Albanese ma dietro non c’era accordo. Non ho fatto una volata perfetta, ma Restrepo e Tivani sono due corridori molto veloci. Ogni tanto, però, arrivare a giocarsi un risultato come questo fa bene al morale e alle proprie convinzioni».
Questo podio capita a pennello, perché in casa Eolo-Kometa si stanno facendo i conti su chi portare sulla Costa dei Trabocchi per la Grande Partenza del Giro d’Italia. «L’obiettivo è quello di essere al Giro, le convocazioni usciranno dopo il Tour of the Alps. Spero di esserci, come sempre sarò a disposizione per fare il mio consueto lavoro sporco. Con Albanese e Fortunato credo che la squadra abbia buone possibilità di portare a casa qualche bel risultato».
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