Fausto Pinarello sta pensando di tornare ad avere la maggioranza azionaria dell'azienda che porta il suo nome? Sembrerebbe qualcosa più di un'ipotesi e lo stesso presidente ha affermato di essere impegnato in una serie di riflessioni importanti in tal senso.
Il fondo L Catterton, che sette anni fa ha acquisito l'80% della Pinarello, ha comunicato ad inizio gennaio a Fausto Pinarello, che detiene il 19% ed occupa la carica di presidente, l'intenzione di procedere alla cosiddetta "exit". Pinarello, come previsto dallo statuto, ha a disposizione 90 giorni per avanzare la sua proposta: all'industriale trevigiano resta quindi poco più di un mese e mezzo di tempo per realizzare un sogno: formulare un'offerta al fondo L Catterton per tornare in possesso della propria creatura.
Non si tratta di un'impresa da poco: da quando è entrata a far parte della galassia Lvmh, la Pinarello è cresciuta in pochi anni fino ad arrivare quasi a raddoppiare quello che era il suo giro d'affari nel 2015.
Quello che è certo è che Fausto non ha alcuna intenzione di andare in pensione. «È normale che un fondo voglia uscire dopo sei anni», spiega, «io ci sto facendo un pensierino e, con un partner che crede nel progetto, sono convinto che potremmo fare molta strada. Il settore funziona e siamo felici. E io sono più che disposto a continuare a tramandare la tradizione».
Qualora non dovesse arrivare la proposta di Pinarello o se questa non fosse consderata adeguata, il fondo potrà aprire un'asta e cedere le quote a un terzo soggetto, ma solo se quest'ultimo formulerà una proposta più ricca rispetto a quella di Pinarello.